
Certo, oggi la musica africana pullula di tanti nuovi protagonisti e di tanti nuovi generi, in un panorama che in questo millennio ha conosciuto una profonda trasformazione e alla cui continua evoluzione è difficile tenere dietro, fra un’infinità di giovani star, maschili e femminili, molte senza dubbio di talento. Poi però partono le immagini di Noflaay, pescatori senegalesi che a Dakar, all’imbrunire, attaccano i motori e spingono in mare le loro piroghe colorate: e appena Youssou N’Dour comincia a cantare, le cose ritrovano le loro giuste proporzioni. Ecco la magia della voce, il pathos, il carisma, l’unicità di uno di quei rari artisti che sono una categoria a parte, e di fronte a cui tanti successi e personaggi di oggi appaiono più modesti. Il clip di Noflaay, pubblicato in gennaio, ha anticipato il nuovo album del cantante senegalese, doppio titolo in francese e in inglese, Éclairer le Monde – Light the World, che uscirà il 4 aprile: se si deve giudicare da Noflaay, in cui la voce di Youssou N’Dour si staglia su una musica rarefatta e di grande gusto, il disco – dopo alcuni anni di assenza discografica del cantante – non deluderà le attese. L’uscita era prevista per il 21 febbraio, ma è stata posticipata per lutto, per la morte a 67 anni del chitarrista Jimi Mbaye, che aveva esordito in Étoile de Dakar, il gruppo formato nel ‘78 di cui faceva parte anche il giovane Youssou N’Dour, e che come il cantante nel ‘79 aveva proseguito in Super Étoile de Dakar, che diventò poi la band di Youssou N’Dour, e in cui Mbaye, musicista molto amato e ammirato, ha continuato per quarant’anni la sua carriera, dando con la sua personalità alla chitarra un importante contributo alla definizione stilistica del mbalax di cui Youssou N’Dour è stato l’alfiere. Alla perdita dell’amico, per Youssou N’Dour si è aggiunto ultimamente un altro lutto molto pesante, quello per la morte del padre, mancato a 98 anni. Il disco è coprodotto da Michael League, noto in particolare come leader del popolare gruppo newyorkese di jazz Snarky Puppy; per trovare la concentrazione necessaria per lavorare al nuovo album è stato scelto un piccolo villaggio della catalogna, El Prats de Rei. Intorno a Youssou N’Dour è stato creato un assortimento di musicisti studiato con cura: League ha anche suonato basso, chitarre e altri strumenti, della partita inoltre sono stati il ghanese Weedie Braimah, specialista di percussioni dell’Africa occidentale e docente negli Stati Uniti, il batterista di Atlanta Mounir Zakee, il pianista newyorkese Frank Locrasto, il suonatore di kora, di stanza a Madrid, Momi Maiga, e alcuni fidati collaboratori di lunga data di Youssou N’Dour, Mbaye Dieye Faye e Thio Mbaye alle percussioni, Assane Thiam al tama, il tamburo parlante, e il chitarrista Tapha Gaye; alcune sedute di registrazione riguardanti le voci si sono tenute a Dakar, sotto la direzione di Youssou N’Dour e del musicista nigeriano Spotless: l’album mette in evidenza Rema Diop, una giovane cantante e danzatrice che è una star emergente in Senegal e che da poco è entrata ufficialmente a far parte della formazione di Youssou N’Dour. Molti contenuti dell’album sono prettamente senegalesi: un brano rende omaggio a Cheikh Amadou Bamba, fondatore della confraternita dei mourid, un altro alla branca del muridismo costituita dai Baye Fall; un altro brano critica la pratica dei matrimoni forzati. Il clip di Noflaay può vantare la partecipazione di Omar Sy, attore francese di origine senegalese oggi famosissimo come protagonista della serie Lupin: nel video di Noflaay, Sy conversa con Youssou N’Dour indossando un abito tradizionale, un magnifico boubou viola.