Adriano Viterbini è certamente uno dei migliori chitarristi italiani in circolazione. Lo abbiamo apprezzato in tutte le sue uscite con i BSBE, fondati nel 2007 con il batterista Cesare Petulicchio e con cui ha pubblicato quattro album. Ma il chitarrista romano ha anche pubblicato nel 2013 il proprio esordio come solista, Goldfoil, e torna ora con un secondo capitolo, intitolato Film O Sound.
Un disco ricchissimo e molto divertente, in cui Viterbini declina, tra le altre cose, la sua grande passione per il blues e per la musica africana. Di questo nuovo disco ne abbiamo parlato in onda a MiniSonica, avendo anche il piacere di ascoltare Adriano suonare dal vivo tre pezzi, accompagnato da Ramon Caraballo alle percussioni e alla tromba.
Ma da dove viene questo titolo per l’album, Film O Sound? “E’ il nome dell’amplificatore che ho usato per registrare il disco – ci spiega Adriano Viterbini – e che ho ottenuto modificando un vecchio proiettore degli anni ’50, ottenendo un suono molto rotondo e blues, che ricorda quello dei vecchi Gibson, che per noi nerd della chitarra significa qualità assoluta. Per costruire questo amplificatore mi sono ispirato a esperimenti analoghi fatti con vecchi proiettori, mi sono affidato all’esperienza di mio papà, che di valvole e circuiti ne capisce più di me, e sono riuscito a ottenere il risultato che cercavo”.
La musica africana è certamente un elemento cruciale di questo album, e di nuovo il padre di Adriano ha avuto un suo ruolo: “Una quindicina di anni fa mio padre tornò da un viaggio di lavoro in Niger portandomi una cassetta di musica locale, senza nessuna etichetta, non seppi mai chi era l’autore o l’interprete di quelle canzoni, ma rimasi totalmente affascinato. Fu un’illuminazione immediata, che poi mi portò ad approfondire e a scoprire un mondo musicale ricchissimo”.
E’ del Niger anche Bombino, chitarrista e cantautore di etnia touareg che troviamo tra gli ospiti dell’album di Viterbini: “E’ un caro amico, lui mi aveva invitato a lavorare su delle cose sue e io ho fatto lo stesso. E’ venuto un pomeriggio in studio a registrare e ci siamo divertiti tantissimo”.
Notevole anche la collaborazione con Alberto Ferrari dei Verdena, protagonista dell’unico brano cantato dell’album, una cover di “Bring It On Home To Me”, originalmente interpretata dall’immenso Sam Cooke: “I Verdena sono probabilmente la band italiana che ammiro di più, e anche per questo sono molto felice di poter aprire alcuni dei concerti del tour di Endkadenz Vol.2. Trovo che il modo di cantare di Alberto sia davvero interessante e sincero. Non è mai l’imitazione di qualcosa di già sentito e mi piaceva molto metterla al servizio di un brano soul, anche perché Alberto è un artista pieno di anima“.
Abbiamo parlato di questo e di altro con Adriano Viterbini: per ascoltare l’intervista e i tre brani live cliccate sul play qui sotto
Adriano Viterbini minilive e intervista