Virginia Raggi conserva il consenso nei quartieri che l’hanno votata in massa, a cominciare dalle periferie.
Ma ha perso lo slancio iniziale, attorno a lei non c’è più l’entusiasmo che l’aveva portata al Campidoglio.
Colpa della crisi dei rifuti e dei trasporti, colpa dei pasticci sulle nomine e sulla giunta.
La reazione della città al no alle Olimpiadi conferma la fotografia emersa dal responso delle urne. Il centro, ricco, integrato, ben amministrato, le rimpiangerà perché ne avrebbe beneficiato. Le periferie, degradate, impoverite dalla crisi, sono indifferenti all’argomento. Ne è convinto lo scrittore Christian Raimo, intervistato questa mattina nella trasmissione di Radio Popolare Il Demone del Tardi
“Roma è due città – spiega Raimo – il centro e il Municipio 2, una città di 700mila persone che ha votato Pd, dove si vive bene e che avrebbe goduto delle ricadute positive delle Olimpiadi, pensiamo alla ristrutturazione dello Stadio Flaminio. E poi c’è il resto della città, con oltre due milioni di persone, dove non ci sono piscine comunali, palestre popolari, dove il traffico fa perdere ogni giorno due ore e mezza. Questa città ha votato Raggi ed è completamente indifferente alle Olimpiadi”.
Il ritardo nella nomina dell’assessore al Bilancio è un problema secondario, secondo Raimo. Più criticabile, afferma, il ritardo politico, o la discrepanza tra assessorati che lavorano bene, come quello alla cultura o ai servizi sociali, e casi eclatanti di mancanze come la gestione deficitaria del centro per richiedeni asilo Baobab.
Raggi, affonda Raimo, mantiene il consenso ma è una delusione.
Ascolta Christian Raimo
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Molto più duro il bilancio di Danilo Chirico dell’associazione A Sud. Chirico parla di un sindaco in stato confusionale. Una mancanza di visione che, però, affligge tutta la classe dirigente, opposizione del Pd compresa.
“Si puo dire no alle Olimpiadi avendo una idea di cosa succede dopo, o si ma senza consegnare tutte le proprie speranze a quel risultato. E’ una crisi di idee molto forte”.
Anche secondo Chirico, Virginia Raggi mantiene il consenso. Ma si è mostrata priva ha un progetto.
Il risultato è la città abbandonata a se stessa, con lo sfascio dei trasporti pubblici che si assomma all’emergenza dei rifiuti.
Ascolta Danilo Chirico
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Le interviste sono a cura di Luigi Ambrosio e Lorenza Ghidini