Alla vigilia del via del suo undicesimo giro d’Italia si era capito che per Vincenzo Nibali la gara di quest’anno sarebbe stata l’ultima. Ma lui, alle domande dei giornalisti, cercava sempre di svicolare e non confermava né smentiva.
Al termine della quinta tappa nella sua Messina dove è nato e dove è partita la sua passione per le due ruote ha dato l’annuncio ufficiale: al temine della stagione Vincenzo Nibali si ritirerà dalle corse. La scelta, come ha detto lui stesso, ovviamente non è stata casuale. Per quanto lui viva a Lugano, per quanto abbia dovuto abbandonare la sua città a 15 anni per seguire la sua voglia di correre in bicicletta Nibali, 37 anni, è sempre rimasto molto legato a Messina e, sapendo che quest’anno ci sarebbe stato un arrivo di tappa, ha scelto questo momento per fare l’annuncio.
Chiude la carriera il più grande ciclista italiano dell’ultimo decennio. Ha vinto due giri d’Italia (e in altri 4 è arrivato sul podio), un Tour de France e una Vuelta di Spagna. E, grazie a questo, è uno dei 7 corridori della storia ad aver conquistato almeno una volta tutti e tre i giri in compagnia di gente come Merckx, Gimondi o Hinault. Inoltre ha conquistato una Milano-Sanremo, due Tirreno-Adriatico, due campionati italiani e due Giri di Lombardia, gara in cui chiuderà la carriera a ottobre di quest’anno. Di carattere è tranquillo ma in gara si scatena tanto è vero che è soprannominato “lo squalo”. Lascia sicuramente un vuoto gigantesco nel ciclismo italiano perché alle sue spalle non si vedono atleti che possano competere ad alto livello nelle corse a tappe. È la prima volta che succede. C’è proprio un salto di generazione in attesa che arrivi un nuovo campione. Basti dire che oggi il primo italiano in classifica al giro è 19°. Insomma Nibali non si è ancora formalmente ritirato e già manca.