Approfondimenti

Vienna, capitale dell’antifascismo

proteste a Vienna

“Basti Ciao” cantavano sulle note di “Bella Ciao” i manifestanti che a Vienna anche questo giovedì sono scesi in piazza per la settimanale “Donnerstagsdemo” contro il governo, in carica da fine 2017, del premier conservatore Sebastian Kurz – “Basti” appunto, il diminutivo – alleato con il partito di destra nazionalista FPOe.
Governo le cui politiche vengono viste con preoccupazione, come minimo, da chi era al corteo, come questa ragazza:

“Questo governo significa peggioramento. Per tutti: profughi, donne, disoccupati, studenti… insomma semplicemente per tutti. E contro ciò bisogna creare una forte resistenza. Io sono molto attiva nell’ambito dell’aiuto ai rifugiati e le nuove leggi, razziste, che tramite questo governo entreranno in vigore, e che in parte già sono in vigore, per i profughi rappresentano un autentico disastro”.

La recente ondata di proteste si rifà alle manifestazioni, il giovedì, dei primi anni 2000, contro l’esecutivo in cui i popolari erano alleati con la FPOe. Anche se sono passati tanti anni, quei cortei sono ancora ben presenti nella memoria di parecchi austriaci.

Ed è a quella tradizione che i manifestanti di oggi si sono riallacciati. Da inizio ottobre sono tornati a sfilare ogni settimana per le strade della capitale. Con migliaia di partecipanti – ieri sera erano circa 5000.

Can, uno degli organizzatori, spiega così i motivi della protesta:

“Da una parte vogliamo portare in strada tante persone, con le loro critiche a questo governo e al suo razzismo, sessismo, politiche che producono povertà. Ma vogliamo anche rendere possibile a chi non sa come esprimere il proprio malcontento di entrare in contatto con altri, scambiare idee, ragionare su che tipo di mondo vogliamo.
Non siamo così naive da pensare che con le manifestazioni faremo cadere il governo – a quelli non importa nulla. Dall’altra parte però, molti credono che contro questo governo non ci sia niente, nessuno. E invece noi vogliamo mostrare che è diverso, dire: ‘Ehi, siamo qui e siamo uniti’. E che un’opposizione esiste”.

Un cartello diceva: “L’asilo è un diritto umano. La vostra politica uccide”.

C’era chi manifestava oggi per la prima volta – spesso per motivi anagrafici – e chi invece era già presente ormai quasi 20 anni fa. Un nutrito gruppo di signore portava scritto “Nonne contro la destra”. Una di loro spiegava:

“Ho 59 anni e voglio che i miei figli e nipoti abbiano la vita per la quale io ho lottato negli anni passati, manifestando nelle strade. Non voglio che il mondo diventi più piccolo, bensì più grande. E che ci si impegni, assieme, per una società solidale. Ho partecipato alle proteste anche nel 2000. Credo che rispetto ad allora questo governo sia peggiore, perché riesce di più a dividere la società. Ai tempi poi avevamo ancora l’Europa dalla nostra parte. Oggi invece è più difficile, perché in Europa molti sono andati a destra”.

“Resistenza” scandivano i manifestanti camminando e ballando a ritmo della musica verso il Prater.

Andremo avanti finché voi [il governo] non ve ne andrete” diceva un cartello.

E tra meno di una settimana è di nuovo giovedì.

proteste a Vienna

  • Autore articolo
    Flavia Mosca Goretta
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 24/01 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 24-01-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 24/01 10:32

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 24-01-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 24/01/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 24-01-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 24/01/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-01-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Musica leggerissima di venerdì 24/01/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 24-01-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di venerdì 24/01/2025

    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali che ha ospitato Monica Blasi di @Filicudi Wildlife Conservation per parlare del Centro, di Tartarughe, di delfini, di Eolie, di Vulcano. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 24-01-2025

  • PlayStop

    Cult di venerdì 24/01/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 24-01-2025

  • PlayStop

    37e2 di venerdì 24/01/2025

    Se non è febbre, quasi. 37 e 2 è la trasmissione dedicata ai temi della sanità, dell’invalidità e della non autosufficienza. Dalle storie di vita reale ai suggerimenti su come sopravvivere nei meandri della burocrazia. Conducono Vittorio Agnoletto e Elena Mordiglia.

    37 e 2 - 24-01-2025

  • PlayStop

    GIULIO MARCON - L'AIUOLA CHE CI FA TANTO FEROCI

    GIULIO MARCON - L'AIUOLA CHE CI FA TANTO FEROCI - presentato da Massimo Alberti

    Note dell’autore - 24-01-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di venerdì 24/01/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi ai microfoni di Radio Popolare. Condotta da Massimo Bacchetta, a cura di Massimo Alberti

    Tutto scorre - 24-01-2025

  • PlayStop

    Il giorno delle locuste di venerdì 24/01/2025

    Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Gianmarco Bachi e Andrea Di Stefano si addentrano nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

    Il giorno delle locuste - 24-01-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di venerdì 24/01/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 24-01-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di venerdì 24/01/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 24-01-2025

Adesso in diretta