A Pavia sabato sera un quartiere è diventato in pochi minuti zona rossa. Chiusi tutti gli accessi, ammessi solo i residenti e i manifestanti. Manifestanti di estrema destra, che avevano organizzato un corteo per ricordare un militante missino ucciso negli anni Settanta. Questura e prefettura hanno dato il permesso a quella parata e hanno invece vietato il presidio della rete antifascista. Ma l’Anpi ha invitato alla disobbedienza civile e il presidio si è fatto lo stesso, fuori dalla zona rossa, in centro a Pavia. A quel punto le cariche della polizia. Diversi i manifestanti contusi, uno – ferito alla testa – ha avuto otto giorni di prognosi. Al presidio antifascista c’erano anche il sindaco di Pavia, Massimo De Paoli e alcuni assessori.
Questa la ricostruzione dei fatti di Mauro Vanetti, del Comitato antifascista pavese
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A rendere ancora più clamoroso quanto accaduto, il fatto che in piazza ci fosse il sindaco della città MAssimo De Paoli e alcuni esponenti della giunta comunale.
Luca Casarotti, dell’Anpi di Pavia
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