Una volta erano pellegrini. Ancora oggi, ma solo in parte. Adesso sono “camminanti laici”. Gente che, zaino in spalla e voglia di macinare chilometri, affrontano la via Francigena, molto spesso senza motivazioni religiose, ma ispirati dalla voglia di provare un modo di viaggiare diverso, di stare da soli con loro stessi, di conoscere persone nuove. Oppure di sperimentare il “vivere lento”. Un cammino millenario, quello della via Francigena, che è sinonimo di ricerca interiore e spiritualità ma che rappresenta anche un modo di conoscere, capire, e avvicinarsi a un’idea di comunità ampia. Una ricerca che ha portato, dal 2005 ad oggi, a un aumento del 20% annuo di camminanti. E per il 2016, anche per il giubileo straordinario e l’anno internazionale dei cammini, l’aumento previsto è dell’80%. Ma per essere pronti al cammino, servono motivazioni, esercizio fisico e, soprattutto, il giusto armamentario. “Portatevi le cose indispensabili e tanta voglia di stare vicini a voi stessi e alla natura”, dice Roberta Ferraris, autrice della Guida alla via Francigena in bicicletta (edizione Terre di Mezzo) e della prima guida ufficiale sulla via Francigena.
Ascolta l’intervista integrale a Roberta Ferraris