Approfondimenti

Verso il 21 novembre: “In piazza contro i terroristi”

Non scendere in piazza in questo momento vuol dire fare il gioco dei terroristi “.

Per Maurizio Landini, segretario generale dei metalmeccanici della Cgil, la manifestazione di sabato 21 novembre a Roma, organizzata dalla Fiom , deve essere anche una forte di risposta di massa agli attentati di Parigi , ai terroristi , alla paura, in difesa della democrazia e della pace. “ La guerra – ha detto Landini – non è un modo di risolvere i problemi , per questo apprezzo le parole dette da Monsignor Nuncio Galantino della Conferenza episcopale italiano e da Gino Strada di Emergency. E ricordo che la nostra Costituzione ripudia la guerra “.

“ Sì darei anche la tessera della Fiom a Bergoglio – ha aggiunto Landini– ma lui non la accetterebbe e a ragione, perche il Papa è di tutti “

La manifestazione in un primo tempo era stata convocata con lo slogan: Unions, per giuste cause”. Un mobilitazione contro l’austerità europea, la politica economica del governo, il Jobs act (Landini sostiene il Referendum per abrogarlo, ndr) , la legge Fornero sulle pensioni , per il diritto alla scuola pubblica, per la difesa del contratto nazionale, per il diritto al reddito , per riaffermare la Costituzione.

“Ora la manifestazione di sabato – ha detto Landini – si allarga alla battaglia contro il terrorismo “. L’appuntamento è alle 9, 30 in piazza Esedra , da dove partirà il corteo per raggiungere piazza del Popolo. Quella di Roma si preannuncia la prima grande mobilitazione di piazza della Coalizione Sociale, e anche “ oltre la Coalizione “ ha detto il leader della Fiom.

La Coalizione Sociale raccoglie, accanto alla Fiom, associazioni di base che lottano per i beni comuni come l’acqua e la casa, sigle ambientaliste, organizzazioni studentesche e culturali. In tutto oltre un’ottantina di realtà.

unions

Landini, perchè scendere in piazza, soprattutto ora, dopo gli attentati di Parigi?

Faremmo il gioco dei terroristi a chiuderci in casa, a non manifestare. Il terrorismo gioca sulla paura delle persone, sulla riduzione della democrazia, mentre io penso che questa logica vada respinta, bisogna manifestare, stare insieme , parlarsi, capire…

Quindi per lei qual è il punto?

Il punto è bloccare la guerra in Siria e non farne altre. Occorre, anche se è difficile, togliere armi e soldi ai terroristi. Allora bisogna che nessuno venda loro armi, o compri il loro petrolio. Quindi ci vuole un accordo politico tra tutti gli Stati e serve che anche dal nostro Paese arrivi questo segnale di lotta senza quartiere al terrorismo, ma senza nuove guerre.

Lei apprezza due persone molto diverse tra loro: Monsignor Nunzio Galantino della Cei e Gino Strada di Emergency. Perchè?

Perchè entrambi sostengono una cosa giusta: la forza aberrante dell’ Isis è frutto anche delle scelte sbagliate fatte dai paesi occidentali con le guerre degli ultimi 15 anni, che non hanno affatto indebolito i terroristi.

Quella di sabato a Roma è la prima grande manifestazione della Coalizione sociale ?

Credo che vada anche oltre la Coalizione Sociale visto quello che è accaduto. Sarà un’occasione che offriamo a tutti di partecipazione, per rafforzare la democrazia, i diritti e per costruire un altro modello sociale.

Landini, lei sta parlando anche da leader politico…

Da sempre il sindacato ha fatto sindacato e politica, ma c’è una politica buona e una cattiva. Io voglio essere giudicato per quello che dico e faccio.

Allora una domanda al sindacalista Landini: in questi anni le mobilitazioni sindacali hanno portato a casa ben poco, come se lo spiega?

Innanzitutto ci sono i vincoli europei e l’austerità che ha portato al taglio delle pensioni, la messa in discussione dell’Articolo 18, le privatizzazioni dei servizi e il superamento dei contratti nazionali. Sono tutte politiche contenute nella lettera della Banca centrale europea al Governo Berlusconi. L’ultima è il vincolo del pareggio di bilancio nella Costituzione. Accanto a questo abbiamo il Governo Renzi che considera inutili i corpi intermedi, come il sindacato.

E il sindacato dove ha sbagliato?

La debolezza nostra in questi anni è stata di non rappresentare tutto il mondo del lavoro , compreso quello autonomo.

Lei dice che Renzi non ha il consenso degli italiani, ma il consenso del Presidente del Consiglio resta stabile, mentre quello dei sindacati non cresce.

Stiamo parlando di sondaggi, ma se io guardo ai voti nelle aziende metalmeccaniche la Fiom ha avuto più del 60 per cento dei consensi.

Landini, lei sostiene la necessità di un referendum abrogativo del Jobs Act, ma non crede che rischiate di essere sconfitti?

Intanto se il Jobs Act va avanti così abbiamo già perso: partiamo dal fatto che una legge cosi schifosa non l’aveva mai fatta nessuno.

L’Inps però sostiene che il Jobs act e la decontribuzione hanno stabilizzato, nei primi nove mesi dell’anno, 317 mila posti di lavoro.

I numeri bisogna leggerli bene. Poi anche l’ Inps ha cambiato il sistema di rilevazione, mentre se andiamo a vedere la realtà sono cresciute altre forme di precariato, dai milioni di voucher ai contratti a termine.

Parliamo di Fiat. “Landini ha perso, Marchionne ha vinto”, ha detto Renzi. In effetti vende piu’ auto, a Melfi sono tornate le assunzioni, Fca (Fiat Chrysler Automobiles, ndr) punta a nuove alleanze. Cosa dice Landini?

In questi giorni si sta votando per i delegati alla sicurezza alla Fiat. E nonostante abbiano, in questi 5 anni, tentato di fare fuori la Fiom, ora con il voto libero il nostro sindacato è il primo. Suggerirei poi gl Governo di occuparsi del settore auto e di politica industriale invece che della Fiom.

Ascolta l’intervista integrale al leader della Fiom Maurizio Landini

Intervista a Maurizio Landini

  • Autore articolo
    Piero Bosio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 14/03 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 14-03-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 14/03 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 14-03-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 13/03/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 13-03-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 14/03/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 14-03-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 15/03/2025

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 14-03-2025

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 14/03/2025

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 14-03-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 14/03/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 14-03-2025

  • PlayStop

    Psicoradio di venerdì 14/03/2025

    Psicoradio, avviata nel 2006 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna e Arte e Salute Onlus, è una testata radiofonica dedicata alla salute mentale. Include un corso triennale per utenti psichiatrici, guidato dalla prof. Cristina Lasagni, e una programmazione che esplora temi psicologici attraverso vari registri: poetico, informativo, ironico e autobiografico. Psicoradio ha realizzato oltre 220 trasmissioni nazionali, campagne di sensibilizzazione e convegni su temi di salute mentale.

    Psicoradio - 14-03-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 14/03/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 14-03-2025

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 14/03/2025

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 14-03-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 14/03/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 14-03-2025

  • PlayStop

    Ucraina: scambio di dichiarazioni di apertura e cordialità tra Trump e Putin

    E’ stata una giornata di scambi di dichiarazioni all’insegna dell’apertura e della cordialità tra Trump e Putin, sull’Ucraina. Ha iniziato il presidente Usa: “abbiamo avuto delle discussioni molto buone e produttive ieri con Vladimir Putin e ci sono ottime possibilità che questa orribile e sanguinosa guerra possa finalmente giungere alla fine". Gli ha risposto Putin: “Trump sta facendo di tutto per ripristinare i rapporti con noi anche se è un processo non facile per non dire complicato”. Trump poi ha chiesto a Putin di non massacrare i soldati ucraini nel Kursk e Putin ha risposto che gli ucraini nel Kursk devono deporre le armi. Kiev si è fatta sentire affermando che le sue truppe nel Kursk non sono accerchiate. E Zelensky ha accusato Putin di voler boicottare la tregua. Una giornata di parole insomma, in attesa degli sviluppi reali. Gianluca Pastori, professore di relazioni internazionali alla Cattolica di Milano.

    Clip - 14-03-2025

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 14/03/2025

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.

    Esteri - 14-03-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 14/03/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 14-03-2025

  • PlayStop

    “Vogliamo uscire in pace”. A Milano manifestazione in metropolitana di Non Una Di Meno contro le aggressioni in strada e sui mezzi

    “Vogliamo uscire in pace”. A Milano venerdì sera c’è stata una manifestazione organizzata dalle attiviste di Non Una Di Meno. L’hanno chiamata “passeggiata arrabbiata” contro aggressioni e molestie di genere in strada e nei mezzi pubblici milanesi. Questa iniziativa si è svolta proprio su un mezzo del trasporto pubblico, la metropolitana rossa. Le attiviste sono partite dalla fermata di Cadorna. Il servizio dalla manifestazione di Chiara Manetti.

    Clip - 14-03-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di venerdì 14/03/2025

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

    Vieni con me - 14-03-2025

  • PlayStop

    Radio Popolare Minilive - Olden

    Olden, cantautore perugino trapiantato da anni a Barcellona, sta portando in giro "La Fretta e la Pazienza", il suo ultimo disco uscito qualche mese fa. Di passaggio a Jack intervistato da Matteo Villaci, ha parlato di questo lavoro, ce ne ha regalato tre brani dal vivo e ha anche dedicato un commosso ricordo a Paolo Benvegnù, unico ospite dell'album.

    Clip - 14-03-2025

Adesso in diretta