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Vaccari, PD: “Mettiamo in ordine i cimiteri”

Infiltrazioni mafiose, sciacallaggio, evasione fiscale: a descriverlo così, il mondo delle agenzie funebri sembra fuori dal controllo delle leggi. In effetti a regolare il settore è ancora un regio decreto del 1934 (solo parzialmente integrato da leggi regionali), che non impone formazione agli addetti alle pompe funebri, permette di aprire un’agenzia con una semplice iscrizione alla Camera di Commercio, e chiaramente non inquadra attività più recenti, come le case della memoria o i luoghi del commiato.

Troppo poco per fermare le infiltrazioni mafiose: dalla Sicilia al Piemonte si registrano sempre più spesso sequestri di agenzie funebri legate a grandi e piccoli clan. Come quelle sequestrate a Palermo e legate al boss Alessandro D’Ambrogio, capo del mandamento mafioso di Porta Nuova.

D’altra parte stiamo parlando di un settore che vale 3 miliardi di euro, di cui viene fatturato però solo il 10%. A gestirlo sono poco più di 6mila imprese, quasi tutte a gestione individuale. Spesso il cliente non viene messo nelle condizioni di sapere quanto costerà il servizio alla fine, e questo agevola il pagamento in nero.

A mettere un po’ di ordine nei cimiteri potrebbe arrivare presto un disegno di legge, attualmente incardinato in commissione Sanità del Senato, presentato nell’ottobre 2014 dal senatore del Pd Stefano Vaccari.

“La mia proposta introduce la formazione del personale dipendente; mira a consentire allo stato di avere chiari i prezzi e i servizi che queste imprese propongono, e per i cittadini aumenta l’importo massimo di spesa detraibile”. Oggi il tetto è di 1.549 euro, ma il disegno di legge di Vaccari lo alza a 7.500, con un rimborso massimo di 712 euro. L’obiettivo chiaro di questa operazione è abbattere l’evasione fiscale.

I tempi forse sono maturi: “L’interesse a discutere di questa legge c’è: sono d’accordo con il Pd anche Sel, e la Lega. Credo che il lavoro che sta facendo la commissione sanità del Senato di audire tutti i soggetti coinvolti potrà portare entro l’anno ad un testo definitivo da presentare alle Camere”.

Stefano Vaccari è stato ospite della puntata di Periferie di giovedì 29 ottobre, questo un estratto dell’intervista.

Stefano Vaccari – senatore Pd

  • Autore articolo
    Sara Milanese
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    La repubblica maltrattata, dalla guerra fredda e dalla strategia della tensione. E’ la repubblica italiana. L’ex magistrato, giurista, Giuliano Turone l’ha raccontata nel libro: «Crimini inconfessabili. Il ventennio dell'Antistato che ha voluto e coperto le stragi (1973-1993)», pubblicato da Fuoriscena. I fatti di questa storia vanno dal golpe cileno, dall'attentato di Sofia contro Berlinguer (entrambi del 1973) alle stragi terroristico-mafiose del 1993 (Firenze, Milano e Roma) e all'assassinio di Falcone e Borsellino del ‘92, passando per l'uccisione di Moro e di Piersanti Mattarella (presidente della regione Sicilia, democristiano della corrente di Moro) e la strage alla stazione di Bologna. «Crimini inconfessabili», perchè l'obiettivo è illegittimo: fermare con le trame, gli omicidi, le stragi, il pieno sviluppo della democrazia in Italia, impedire l’alternanza e il progresso sociale che una stagione di lotte e di riforme aveva reso possibile. Il fattore K (comunisti) è stato determinante. «Crimini imprescrittibili», perchè sono delitti contro l'umanità.

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