C’è un dato in controtendenza, nel disastro della sinistra.
E’ il voto per la Regione Lazio.
Nicola Zingaretti ha vinto, conquistando un secondo mandato, e questa è la prima notizia.
La seconda notizia è che Zingaretti ha vinto alla guida di una coalizione di centrosinistra unita.
La terza notizia sono i numeri: alle regionali, nel Lazio, il centrosinistra ha preso 342mila voti in più rispetto alle politiche.
Dati importanti, che fanno di Zingaretti e della sua coalizione il solo faro acceso nella notte per la sinistra che dalle elezioni politiche è uscita devastata.
Già in passato il nome di Nicola Zingaretti era stato fatto come possibile leader del Partito Democratico, oppure come possibile candidato a livello nazionale.
In queste ore, dopo che il renzismo ha subito la sconfitta definitiva, il Pd è alla ricerca di una alternativa.
Un nome che circola, nei desideri di diversi militanti, è quello di Carlo Calenda, cultura liberale, ex Confindustria, vicino al premier uscente Gentiloni.
L’altro nome per la segretaria del Pd potrebbe essere proprio quello di Nicola Zingaretti.
Ancoraggio a sinistra, Zingaretti ha dimostrato di saper governare una regione difficile come il Lazio, riuscendo a farsi rieleggere nelle condizioni peggiori che potessero verificarsi: a livello nazionale la sinistra è terremotata mentre destra e 5 Stelle volano.
“Il principale artefice di Zingaretti è Zingaretti” commentano gli analisti politici, riferendosi ai risultati del governo regionale degli scorsi 5 anni e alla capacità politica di tenere unita tutta la sinistra attorno al Pd.
E se in queste ore nei Palazzi della politica nazionale tiene banco il Movimento 5 Stelle che detta le condizioni per una alleanza, a Roma, per il voto regionale, le cose sono andate in senso contrario: il Pd ha guadagnato 55mila voti tornando il primo partito della Capitale e sconfiggendo il Movimento 5 Stelle che ha perso 260mila voti.
Quando è terminato lo scrutinio delle regionali, Zingaretti ha chiamato la sindaca Virginia Raggi per offrirle collaborazione. Lei non ha risposto al telefono. Le agenzie di stampa hanno riportato la notizia e mezz’ora dopo Raggi ha richiamato il presidente del Lazio. Nel frattempo, lo staff di Di Maio le aveva fatto sapere che le cose sono cambiate, e che il rapporto con Zingaretti adesso è importante.