Un natale di lotta per gli operai della Saeco di Gaggio Montano, in provincia di Bologna. L’azienda vuole licenziare 243 lavoratori su un totale di 558, in pratica uno su due. Il 26 novembre scorso la multinazionale Philips, che si è comprata il marchio italiano nel 2009, ha annunciato che la metà del personale che oggi lavora a Gaggio, dove si assemblano le macchine per il caffè a uso domestico, sarà lasciata a casa. La motivazione? Il crollo delle vendite. E poi la manodopera costa meno nell’est Europa, e da anni la multinazionale sta spostando la produzione in Romania, dove ci sono meno diritti sindacali per i lavoratori e i costi sono molto minori. Così si rischia di perdere l’ennesimo stabilimento made in Italy. Ma il ridimensionamento dell’azienda rischia di avere ripercussioni pesanti anche sull’economia di tutta la zona, dove Saeco è la più grande realtà occupazionale. Per questo tutto il paese è sceso in piazza a fianco dei lavoratori in lotta.
Qui potete ascoltare l’intervista a Stefano Zoli della Fiom di Bologna stefano zoli fiom bologna
Dal 26 novembre, il giorno dell’annuncio degli esuberi, gli operai sono in presidio permanente davanti alla fabbrica, e anche in questi giorni di festa sono lì, 24 ore su 24.
Qui potete ascoltare l’intervista a Barbara, operaia del presidio barbara presidio saeco