Approfondimenti

Ucraina, Kyiv aspetta i carri armati occidentali

Kyiv aspetta i carri armati occidentali ANSA

Volodymyr Zelensky continua a dire che la guerra finirà quando gli ucraini avranno ripreso tutto il territorio occupato dalla Russia. Al momento non sembra uno sviluppo immediato.
Potrebbe succedere nei prossimi mesi? O nei prossimi anni? Una prima risposta arriverà in questi giorni. Venerdì a Ramstein, in Germania, si riunirà il gruppo di contatto per l’Ucraina, una specie di NATO allargata che raccoglie tutti i paesi che stanno dando supporto militare a Kyiv. In quell’occasione, o ancora prima, potremmo conoscere il nome dei paesi che forniranno carri armati all’esercito ucraino.

L’Occidente non ha intenzione di fornire forze aeree. L’unico modo di permettere una nuova e importante contro-offensiva per respingere le truppe di Mosca è quindi quello di aumentare i mezzi che operano a terra. Alcuni paesi hanno già promesso veicoli da combattimento, ma per mandare indietro i russi ci vorrebbero i carri armati. Ovviamente da utilizzare in un piano coordinato che tenga conto anche delle armi di artiglieria, degli uomini impiegati sul terreno e dei sistemi di difesa anti-aerea.

Volodymyr Zelensky ha chiesto trecento carri armati e la notte scorsa ha detto che bisogna fare in fretta. Stesso messaggio dai vertici militari. La Gran Bretagna – primo paese occidentale – ha già detto che ne manderà quattordici. Altri paesi europei vorrebbero fare lo stesso, ma i loro mezzi sono di produzione tedesca e per poterli esportare in un paese terzo – in questo caso l’Ucraina – hanno bisogno del permesso di Berlino. Stanno facendo particolare pressione, tra gli altri, Polonia e Finlandia.

I carri armati britannici da soli non avranno alcun impatto. Saranno quindi necessarie altre consegne. Secondo alcuni analisti – per esempio quelli dell’Istituto Internazionale per gli Studi Strategici di Londra – per poter lanciare una nuova contro-offensiva nel sud-est gli ucraini avrebbero bisogno di almeno cento carri armati. Il ministro della difesa di Londra, Ben Wallace, ha detto che la decisione britannica cambierà il corso della guerra. Probabile dia per scontato l’invio di altri mezzi.

Anche i tempi sono importanti. Il Pentagono ha annunciato un piano sofisticato per addestrare circa cinquecento soldati ucraini per i nuovi armamenti. Piano che dovrebbe durare dalle cinque alle otto settimane, quindi al massimo due mesi. A Kyiv sanno che non deve passare troppo tempo, in modo da tenere alta l’attenzione occidentale e soprattutto la volontà di mandare continuamente armi. Mettendo insieme tutti questi elementi potremmo prevedere una nuova contro-offensiva tra marzo e aprile. E attenzione, nelle prossime settimane anche i russi potrebbero aumentare l’impiego di uomini e mezzi.

Ma torniamo al fronte ucraino e al supporto occidentale. Ci saranno degli intoppi sul percorso? Come abbiamo detto capiremo qualcosa di più nei prossimi giorni. Il paese da osservare con attenzione è la Germania.

A Berlino non è tutto lineare. A pochi giorni dalla riunione dei ministri della difesa occidentali a Ramstein si è dimessa la ministra della difesa, Christine Lambrecht.
Da tempo era criticata per i ritardi nel piano di modernizzazione dell’esercito tedesco – per il quale lo scorso settembre erano stati stanziati 100 miliardi di euro – e per una serie di uscite pubbliche non proprio studiate, come il messaggio di capodanno sull’Ucraina dalle strade di Berlino con in sottofondo i fuochi d’artificio.

La Lambrecht però aveva messo in dubbio anche la possibilità di mandare in Ucraina altri veicoli da combattimento – non carri armati – quando in realtà Olaf Scholz si era già accordato su questo con Joe Biden. Il cancelliere tedesco deve ora nominare un nuovo ministro della difesa prima della riunione di venerdì. Alcuni media tedeschi dicono lo farà oggi.

  • Autore articolo
    Emanuele Valenti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Edizione di sabato 23/11 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 23-11-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 23/11/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 23-11-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 22/11/2024 delle 19:50

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 22-11-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Riverberi di sabato 23/11/2024

    Il Riverbero è un effetto sonoro che è creato dalla riflessione/interazione tra un suono e ambiente. Nello stesso modo si generano pratiche musicali quando persone di seconda generazione interagiscono con il loro ambiente. Riverberi è uno sguardo sui dj che stanno plasmando la scena notturna italiana portando con se suoni lontani che riverberano nella loro musica.

    Riverberi - 23-11-2024

  • PlayStop

    Snippet di sabato 23/11/2024

    Un viaggio musicale, a cura di missinred, attraverso remix, campioni, sample, cover, edit, mash up. Sabato dalle 22:45 alle 23.45 (tranne il primo sabato di ogni mese)

    Snippet - 23-11-2024

  • PlayStop

    News della notte di sabato 23/11/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 23-11-2024

  • PlayStop

    Radio Romance di sabato 23/11/2024

    Canzoni d'amore, di desiderio, di malinconia, di emozioni, di batticuore. Il sabato dalle 21.30 con Elisa Graci

    Radio Romance - 23-11-2024

  • PlayStop

    Il sabato del villaggio di sabato 23/11/2024

    Il sabato del villaggio... una trasmissione totalmente improvvisata ed emozionale. Musica a 360°, viva, legata e slegata dagli accadimenti. Come recita la famosa canzone del fu Giacomo: Questo di sette è il più grandioso giorno, pien di speme e di gioia: di man tristezza e noia recheran l'ore, ed il travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.

    Il sabato del villaggio - 23-11-2024

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 23/11 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 23-11-2024

  • PlayStop

    Senti un po’ di sabato 23/11/2024

    Senti un po’ è un programma della redazione musicale di Radio Popolare, curata e condotta da Niccolò Vecchia, che da vent’anni si occupa di novità musicali su queste frequenze. Ospiti, interviste, minilive, ma anche tanta tanta musica nuova. 50 minuti (circa…) con cui orientarsi tra le ultime uscite italiane e internazionali. Da ascoltare anche in Podcast (e su Spotify con le playlist della settimana). Senti un po’. Una trasmissione di Niccolò Vecchia In onda il sabato dalle 18.30 alle 19.30.

    Senti un po’ - 23-11-2024

  • PlayStop

    Stay human di sabato 23/11/2024

    Ogni sabato, dalle 17.35 alle 18.30, musica, libri e spettacoli che ci aiutano a 'restare umani'. Guida spirituale della trasmissione: Fela.

    Stay human - 23-11-2024

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 23/11 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 23-11-2024

  • PlayStop

    Soulshine di sabato 23/11/2024

    Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll. L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).

    Soulshine - 23-11-2024

  • PlayStop

    Sapore Indie di sabato 23/11/2024

    Sapore Indie è la trasmissione per connettersi al presente e scoprire le novità più rilevanti della musica alternative internazionale. Tutti i sabati alle 15.35, con Dario Grande, un'ora di esplorazione tra le ultime uscite di artisti grandi e piccoli, storie di musica e vite underground. Per uscire dalla bolla dei soliti ascolti e sfuggire l’algoritmo, per orientarsi nel presente e scoprire il suono più rigenerante di oggi. ig: https://www.instagram.com/dar.grande/

    Sapore Indie - 23-11-2024

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 23/11 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 23-11-2024

  • PlayStop

    Il raid israeliano su Beiru

    Aveva come obiettivo un alto comandante di Hezbollah il raid che l’esercito israeliano ha compiuto stanotte sulla capitale Beirut. Un palazzo di 8 piani è stato centrato con diversi razzi ed è collassato. Si scava ancora sotto le macerie, si contano per ora 11 morti e decine di feriti. Secondo l’emittente televisiva Al Arabya, il comandante di Hezbollah, si chiama, o si chiamava (non si sa se sia stato ucciso ancora) Muhammad Haidar: stretto collaboratore di Nasrallah, era stato nominato capo di stato maggiore ad interim di Hezbollah negli ultimi due mesi. Nella mattinata Israele ha poi riferito di avere compiuto una seconda ondata di attacchi sulla capitale libanese. A Beirut abbiamo raggiunto mauro Pompili, giornalista freelance.

    Clip - 23-11-2024

  • PlayStop

    Chassis di sabato 23/11/2024

    "Chassis - Il contenitore di pellicole di Radio Popolare" è un programma radiofonico in onda dal 2002, dedicato al cinema. Ogni domenica mattina, offre un'ora di interviste con registi, attori, autori, e critici, alternando parole e musica per evocare emozioni e riflessioni cinematografiche. Include notizie sulle uscite settimanali, cronache dai festival e novità editoriali. La puntata si conclude con una canzone tratta da colonne sonore. In onda ogni sabato dalle 14:00 alle 15:00.

    Chassis - 23-11-2024

  • PlayStop

    Disabilità e lavoro

    Nella scorsa puntata abbiamo parlato degli inserimenti lavorativi per le persone disabili, un percorso tutt'altro che semplice. Con noi Valentina Altamura, un'ascoltatrice che ci ha raccontato il suo iter lavorativo, e Elena Garbelli, dell'Agenzia per la Formazione, l'Orientamento e il Lavoro AFOL Metropolitana.

    37 e 2 - 23-11-2024

  • PlayStop

    Invalidità civile e previdenziale: terza puntata

    Nella terza puntata della nostra rubrica affrontiamo il tema dell'invalidità per le persone in età lavorativa, dai 18 ai 67 anni.

    37 e 2 - 23-11-2024

  • PlayStop

    Gli speciali di sabato 23/11/2024 - ore 13:20

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 23-11-2024

Adesso in diretta