È Natale ma di Erode, non di Gesù. All’aggressione di Putin a Kiev s’è aggiunta la guerra Israele-Palestina. Ai bambini uccisi o feriti da missili russi in 18 mesi (quasi 1700) o tolti alle famiglie (20mila) son da aggiungere i decapitati dai boia di Hamas nei kibbutz (40), i sepolti a Gaza dalle bombe di Netanyahu (6mila), le vittime di esercito e coloni in Cisgiordania (41). Natale di guerra alle porte d’un’Europa affetta da cupio dissolvi (si pensa a come vincere le elezioni, non per cosa: non politica e intese per pace, giustizia, bambini, futuro). Strage degli Innocenti, dunque, e anche Natale di guerra sporca, cattiva, contro civiltà, umanità, cultura dei governi che impediscono a ong di soccorrere migranti lasciandoli di fatto morire o restituendoli ai libici torturatori; si prendon iniziative di dubbia costituzionalità e di barbarie per deportare i colpevoli di non essere annegati coi bambini e il sogno d’Europa. Il pudore è poco: sui bambini a Natale c’è pure guerra di propaganda cinica per una demografia bianca controllata. FdI chiama Elon Musk a invocare il “fate figli”, ma tace che il miliardario figli li ha fatti anche con la maternità surrogata che Giorgia Meloni, donna, madre, cristiana vuol reato universale; il neo idolo di destra poi può di mantenerli, non come milioni di italiani in soglia di povertà, affitti alle stelle, sanità al collasso, senza nidi (soprattutto al Sud). «Ho tanta / stanchezza / sulle spalle / Lasciatemi così / come una / cosa / posata / in un / angolo / e dimenticata» scrisse nel 1916 Ungaretti in licenza dalle trincee del Carso. Siamo provati, abbiam tanta stanchezza sulle spalle; oltre alla nostra portiamo quella che infligge al Paese l’irresponsabilità di chi lavora contro Mattarella (e tiene Mussolini in salotto), insegue l’Europa di Orban, Le Pen, neonazisti, ignora i sindacati, occupa la Rai, irride i poveri. Ma dopo 100 anni d’inutili stragi siamo ancora con la schiena abbastanza dritta da non darla vinta a Erode. Già 2000 anni fa un neonato è sfuggito alla strage. Il 25 si aspetta che quel Bambino torni a Betlemme (i Servizi hanno avvertito Bibi e coloni?), il macellaio Erode sia di nuovo beffato, la Sacra Famiglia dell’Umanità rientri dall’Egitto su un asino in pace! Fino a quando?
Il Natale di Erode
-
Marco Garzonio
Giornalista e psicoanalista, ha seguito Martini per il Corriere della Sera, di cui è editorialista, lavoro culminato ne Il profeta (2012) e in Vedete, sono uno di voi (2017), film sul Cardinale di cui firma con Olmi soggetto e sceneggiatura. Ha scritto Le donne, Gesù, il cambiamento. Contributo della psicoanalisi alla lettura dei vangeli (2005). In Beato è chi non si arrende (2020) ha reso poeticamente la capacità dell’uomo di rialzarsi dopo ogni caduta. Ultimo libro: La città che sale. Past president del CIPA, presiede la Fondazione culturale Ambrosianeum.