Saranno rinnovati nei prossimi mesi i vertici delle Agenzie di bacino del Trasporto Pubblico Locale in Lombardia. La Regione ha vinto il contenzioso con il governo davanti alla Corte Costituzionale, nato per la penalizzazione della Città Metropolitana nell’agenzia Milano-Monza-Lodi-Pavia.
È stata riapprovata definitivamente dalla giunta regionale la riforma del sistema delle quote delle Agenzie di Bacino del Trasporto Pubblico Locale. Era stata impugnata dal governo nel 2020. La Corte
Costituzionale ha invece dato ragione alla Lombardia. Il contenzioso era nato sul riassetto, che penalizzava Milano e la città metropolitana. La nuova suddivisione, voluta dall’amministrazione del presidente Attilio Fontana, prevede infatti che, nell’Agenzia di Milano-Monza-Lodi e Pavia, il capoluogo, e le altre istituzioni milanesi, non superino il cinquanta per cento delle quote. L’anomalia è che gli abitanti della città metropolitana, invece, superino abbondantemente la metà, quindi il rischio è che nella distribuzione dei fondi Milano possa essere penalizzata.
Tra Regione e Comune in questi anni ci sono state parecchie discussioni per la riduzione nel trasferimento di fondi per il trasporto pubblico di Milano. Palazzo Lombardia più volte ha ipotizzato una fusione Trenord-Atm. Questo scenario sembra tramontato, giacché l’Agenzia di Bacino ha pubblicato la preinformativa per il bando di gara per l’affidamento del servizio di trasporto di Città Metropolitana di Milano, e province di Monza e Lodi, si concluderà nel 2024. Pavia attenderà ancora un anno. La Regione ha invece preferito affidare direttamente, fino al 2030, l’appalto ferroviario al gestore unico Trenord, società controllata a metà tra le regionali Ferrovie Nord e la statale Trenitalia. Nei prossimi mesi i vertici di tutte le agenzia di bacino, Bergamo, Brescia, Cremona-Mantova, Como-Lecco-Varese, Sondrio, oltre a Milano-Monza-Lodi e Pavia, dovranno essere rinnovati.