Taiyo Matsumoto è un mangaka giapponese che ha ricevuto diversi premi internazionali e che in patria e all’estero viene apprezzato anche perché i temi che tratta, e lo stile con cui lavora, sono molto diversi da quelli dei manga commerciali. Matsumoto ama sperimentare. Con la costruzione delle pagine, con le inquadrature, con le prospettive, spesso inattese o leggermente deformate come se stessimo osservando la scena attraverso una lente di vetro. Il suo stile è realistico ma allo stesso tempo il disegno a mano libera, il tratto definito ma tremolante, l’uso di tecniche miste, danno alle sue storie un tocco molto particolare e affascinante. Lui stesso ha dichiarato che si ispira ad autori come Moebuis o Enki Bilal ma anche al filone della Nouvelle Vague del fumetto francese. Delle influenze che mescola sapientemente con quello che ha imparato dai grandi autori giapponesi come Katsuhiro Otomo (Akira) o Tsuchida Seiki. Creando così uno stile unico in continua evoluzione.
Nella sua opera più recente, Tokyo Higoro – Giorno per giorno, edito in Italia da J-Pop, il lavoro sulla grafica riesce a creare una tensione tra realismo e poesia che è perfetta per rendere conto di momenti banali e triviali, quotidiani, a cui si mescolano riflessioni profonde e attimi quasi onirici. Prima citavo Tsuchida Seiki, che un po’ per scherzare si era autodefinito “il fangoso” perché aveva uno stile un po’ anacronistico, amava disegnare personaggi che andavano controcorrente a modo loro e riusciva a dare loro consistenza grazie a un disegno che si alleggeriva e si appesantiva con le loro emozioni. Ecco, questi sono tutti aspetti che si ritrovano anche in Tokyo Higoro. Intanto perché il personaggio principale, l’editor di lungo corso Kazuo Shiozawa, sembra destinato al fallimento.
La rivista di manga su cui aveva puntato tutto non ha avuto successo e lui si è dimesso. Proprio nel momento in cui, nel 2019, l’ascesa al trono dell’imperatore Naruhito segna l’ingresso del Giappone in una nuova era, l’era Reiwa, e il paese è travolto da una ventata di cambiamento. Per lui, e per gli autori di manga che ama, sembra non ci sia più posto. Eppure il placido editor non intende mollare: ora che non deve più rendere conto a nessuno è determinato a pubblicare la sua rivista ideale, andando a pescare gli artisti in cui crede e che sono stati masticati e digeriti da un sistema editoriale che vive di performance per poi essere sputati, ma non completamente dimenticati. Almeno non da lui, che li va a scovare ai quattro angoli del Giappone per cercare di convincerli a riprendere in mano le matite.
Placido e delicato, ma intenso e un po’ folle, proprio come il suo protagonista, Tokyo Higoro è un manga raccolto in tre volumi che riesce a raccontare sia l’avventura di un uomo integro, che vuole realizzare il suo sogno, che il dietro le quinte dell’editoria dei manga, dando largo spazio all’effetto che la mentalità giapponese del lavoro, anche nell’industria culturale, ha sulla salute psicofisica e sulla vita familiare di chi ne fa parte. E che, più ampiamente, offre uno scorcio sulla vita quotidiana in Giappone. A Tokyo e non solo.
Tokyo Higoro – Tokyo giorno per giorno. Di Taiyo Matsumoto. Traduzione di Valentina Vignola. Tre volumi in bianco e nero e colori. Edizioni BD J-Pop. 36 euro.