Sul lago d’Iseo fervono i lavori, la data è vicina: il 18 giugno verrà aperta al pubblico la passeggiata sulle acque The Floating Piers. L’opera ambientale di Christo, artista bulgaro che ha sempre firmato le sue opere Christo e Jeanne Claude, l’amatissima moglie con cui ha lavorato per più di cinquant’anni e che è scomparsa nel 2009. Lui però quando racconta il suo lavoro parla al plurale e al presente, perché il progetto è di entrambi.
Incontro Christo nei capannoni dell’ex-fabbrica Caproni che è diventata il quartier generale dei lavori. Un elicottero vola continuamente da lì a Montisola per trasportare il materiale, in particolare il telo bianco che coprirà tutti i 200.000 cubi galleggianti in polietilene ad alta densità che sono già stati sistemati e che saranno coperti oltre che dal telo bianco da 70.000 metri quadrati di tessuto giallo-arancione sensibile alla luce. La passerella è larga 16 metri con i bordi laterali che scivolano in acqua, e se passa un gommone si muovono come onde.
L’opera, oltre che alla visionarietà di Christo, si è potuta realizzare grazie all’ingegneria e tecnologia avanzatissima canadese e tedesca e grazie al lavoro incessante di quaranta giovani che Christo ha fatto venire dall’Accademia dello Sport di Sofia. Giovani atletici e muscolosi che guidano imbarcazioni, sommozzatori che lavorano sotto la passerella e anche sopra, instancabili con tante altre persone del posto coinvolte nel progetto.
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E i costi altissimi di tutta l’operazione? Si parla di una cifra che va dai 14 ai 16 milioni di euro, si vedrà alla fine. Christo non ha mai voluto sponsor, la vendita delle sue opere dalle più vecchie alle più recenti finanziano tutto ciò che fa. Me lo ha raccontato anche nell’intervista che abbiamo fatto. C’era stata qualche insinuazione riguardo al coinvolgimento nell’operazione della fabbrica Beretta, quella delle armi. Semplicemente la famiglia Beretta è proprietaria dell’isola di San Paolo e ha dato il permesso all’artista di circondare l’isola con la sua passerella galleggiante, ma non ha finanziato nulla. Dall’isoletta di San Paolo la passerella attraversando il lago collega poi Peschiera Maraglio a Montisola con Sulzano in terraferma.
Ascolta l’intervista con Christo
Christo intervista 1
Siamo con Christo sulla passerella che ha un’impercettibile oscillazione, abbiamo il vento nei capelli e lui cammina spedito, il 13 giugno compirà 81 anni e ha l’energia e l’entusiasmo di un ragazzino. E’ felice al pensiero che la gente passeggerà sull’acqua e si godrà questo stupendo panorama del lago da un punto di vista eccezionale.
“Durerà pochi giorni – dice – ma sarà davvero speciale”. Quello che conta per lui non è davvero il significato simbolico, ma l’esperienza, le sensazioni che si provano: l’acqua sotto i piedi, il vento, la fisicità, insomma la percezione della natura completamente cambiata e un ricordo che resta nel cuore e nella mente.
Ed è questo il motivo che ha ispirato lui e Jeanne Claude a impacchettare prima l’architettura e poi la natura. C’è qualcosa di eccitante, di elettrizzante in lui che è contagioso.
Ascolta il sonoro
Si potrà passeggiare anche di notte, la passerella sarà illuminata da speciali lampade e lungo tutto il percorso ci saranno gommoni che per qualsiasi evenienza potranno trasportare chi volesse interrompere la promenade.
Dal 18 giugno al 3 luglio si potrà percorrere tutta la passeggiata nei due sensi, un percorso di 5 km che unirà i paesi di Sulzano e Peschiera Maraglio a Montisola con l’isoletta privata di San Paolo, snodandosi per 2 km lungo la strada pedonale e per i restanti 3 km sulle acque del lago, sui pontili galleggianti.
Christo ha voluto che fosse tutto gratuito e aperto a tutti e che non ci fosse nemmeno una cerimonia di inaugurazione, ma ovviamente ci si aspetta un gran numero di visitatori da tutto il mondo e il flusso verrà regolato: del resto a Sulzano l’amministrazione ha provveduto a organizzare infopoint, parcheggi e navette, poiché in quei giorni la località sarà chiusa al traffico e ovviamente anche il percorso dei battelli verrà momentaneamente modificato. Sul luogo sono già arrivati molti stranieri.
Abbiamo anche sentito le impressione della gente che abita questi luoghi
Alla fine di quello che possiamo definire un grande evento che farà entrare il lago d’Iseo nella storia dell’arte, tutto il materiale che è stato usato per realizzare l’opera verrà riciclato e venduto, lasciando intatta la natura e probabilmente un bel ricordo in chi ha partecipato a questa esperienza eccezionale.