Ancora una morte assurda, una vita spezzata mentre cerca un destino migliore. Una giovane migrante africana, che stava camminando con altre persone sull’autostrada A10, è stata investita e uccisa da un tir spagnolo in una galleria, subito dopo la barriera autostradale di Ventimiglia, poco prima dell’ingresso in territorio francese. Il tir è stato fermato in territorio spagnolo. La ragazza era eritrea e aveva 17 anni.
La giovane si trovava assieme ad altre sette persone dello stesso nucleo familiare: quattro ricoverate sotto choc all’ospedale di Bordighera, due ferme sull’A10 assieme alla polizia. L’autotrasportatore, uno spagnolo risultato negativo all’alcoltest, ha riferito di aver visto il gruppo di migranti attraversare la carreggiata: sei ce l’hanno fatta, la ragazza è stata travolta e uccisa.
Accertamenti sono in corso anche con la polizia di frontiera di Ventimiglia per risalire alla provenienza del gruppo. Potrebbe essere stato ospite della parrocchia di Sant’Antonio alle Gianchette di Ventimiglia, dove alloggia una cinquantina di migranti, in larga parte famiglie eritree: “Stiamo attendendo notizie – dice il parroco don Rito Alvarez-. C’è molta tristezza nel vedere che queste persone che compiono un viaggio così lungo per lasciare la guerra trovano la morte in Europa“. Le segnalazioni di migranti che cercano di attraversare il confine camminando lungo l’autostrada sono sempre più frequenti.
Andrea Monti ha intervistato Maurizio Marmo, direttore della Caritas di Ventimiglia.
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