Matteo Renzi ha invitato ancora una volta l’elettorato ad astenersi nel referendum sulle trivellazioni.
“Ogni scelta è legittima”, ha detto il presidente del Consiglio. “Come ha magistralmente spiegato Giorgio Napolitano in una intervista a Repubblica, se un referendum prevede il quorum la posizione di chi si astiene è costituzionalmente legittima al pari delle altre. Nel caso di un referendum con quorum sostenere le ragioni di chi non vuole andare a votare ha la stessa identica dignità di chi dice sì o no”.
Fin qui, la spiegazione di Matteo Renzi. Contestata dal costituzionalista Paolo Caretti, giurista dell’Univeristà di Firenze in questa intervista a Radio Popolare.
Giorgio Napolitano ha definito “pretestuosa” la consultazione. Un intervento politico contro il referendum sulle trivelle. “Un’uscita legittima”, secondo Caretti. Napolitano non è più presidente della Repubblica, ma un senatore a vita e quindi non ha più i vincoli istituzionali del passato.
Ben diverso è invece il giudizio che Paolo Caretti riserva agli inviti all’astensione fatti da membri del governo e del Pd. Ricordano “l’andate al mare” di vent’anni fa di Bettino Craxi, quando l’allora segretario del Psi invitò gli elettori a disertare le urne del referendum sulla preferenza unica. Era il 1991 e fu il primo passo verso la fine della Prima Repubblica.
“Questa propaganda anti-voto promossa dal governo in carica è profondamente scorretta”.
Ascolta qui l’intervista a Paolo Caretti