Renzi ieri era molto contento dopo l’esito del blitz al Senato che ha aperto una crepa nella maggioranza e ha messo al tempo stesso in difficoltà il PD. Oggi, se possibile, i renziani sono ancora più contenti.
“Ci infileremo in tutte le loro contraddizioni” dice uno di loro.
La strategia della guerriglia. In aula e nelle commissioni, soprattutto al Senato dove in alcuni casi la maggioranza potrebbe avere un vantaggio di due, o anche di un solo senatore.
E i renziani confidano in una sponda interna alla maggioranza: Forza Italia.
“Vedrai col voto segreto cosa succederà” dice il parlamentare pensando alle nomine della prossima settimana, le vicepresidenza del Senato e della Camera, e quelle future, il Copasir e la commissione di Vigilanza Rai, le cui presidenze spettano alle opposizioni.
La nuova tensione di oggi tra Forza Italia e La Russa con i giornali che pubblicano gli appunti di Berlusconi dove si dà della supponente, arrogante e offensiva a Meloni e con La Russa che gli chiede di dire che si tratta di un fake, fanno già prefigurare nuove rotture.
Obiettivo numero uno dei renziani: le vicepresidenze, boicottando un possibile accordo tra maggioranza, PD e 5 Stelle.
Obiettivo numero due: far saltare la maggioranza facendo leva su Forza Italia, sui draghiani che stanno più o meno nascosti negli altri partiti e in questo senso Giorgetti all’economia è una soluzione per cui fanno il tifo. E intanto disarticolare il PD.
“Durano pochi mesi” dice un renziano particolarmente ottimista.
Nel frattempo? “Nel frattempo li incalzeremo su tre direttrici: guerra. Crisi economica, a partire dalla legge di bilancio. E COVID. Ci sono i contagi in rialzo, questi non vogliono più le restrizioni, coi numeri che torneranno a crescere li vogliamo vedere”.