Quante volte i governi hanno giustificato la chiusura contro i migranti dicendo che la maggioranza dei cittadini era d’accordo? Questa affermazione generica è smentita da un sondaggio di GlobeScan, agenzia internazionale di consulenza strategica. La ricerca ha coinvolto 27mila persone in 27 Paesi del mondo: otto in Europa, altrettanti in Asia, sei in America, quattro in Africa e uno in Oceania.
L’80 per cento dei partecipanti dice che accetterebbe rifugiati nel suo Paese, il 47% nella sua città, il 32% nel suo quartiere. Una persona su dieci ne accoglierebbe uno in casa. I cittadini cinesi emergono come i più disponibili, seguiti da tedeschi e britannici. All’ultimo posto la Russia, l’unica nazione in cui oltre un terzo del campione si è espresso contro l’apertura dei confini. Il sondaggio non ha coinvolto l’Italia.
I risultati sono stati diffusi da Amnesty International, che li sintetizza così: “Le persone sono estremamente disposte a dare il benvenuto ai rifugiati e la retorica dei governi contrasta con gli orientamenti dell’opinione pubblica”. Secondo il portavoce dell’organizzazione per l’Italia, Riccardo Noury, “da questo sondaggio emerge una maggioranza silenziosa, ma inconfutabile. Persino i Paesi più provati dall’accoglienza dimostrano una sorprendente propensione all’apertura. I governi che si barricano dietro la propaganda anti-migranti dovrebbero rendersi conto che le loro popolazioni la pensano diversamente”.
Ascolta l’intervista a Riccardo Noury