L’occasione è l’uscita al cinema, per soli due giorni (1 e 2 febbraio) del documentario Ridendo e scherzando, diretto da Silvia e Paola Scola con la collaborazione, inevitabile, del padre Ettore Scola. In effetti non sarebbe stato possibile senza di lui, visto che il film è un viaggio nel suo cinema, con spezzoni di film e immagini che lo ritraggono in diverse epoche, sollecitato dalle domande di Pif in un piccolo cinema situato all’interno di un parco di Roma.
Ed è così che sullo schermo scorrono momenti di C’eravamo tanto amati, Brutti sporchi e cattivi, La famiglia, Una giornata particolare, etc. etc…. Ognuno di questi film ha una storia, un contesto, un senso sociale e spesso anche politico. È il cinema di Ettore Scola raccontato da Ettore Scola.
“L’intento è stato quello di fare un documentario da ridere – spiega la figlia Silvia – cercando di usare la sua chiave, quello del suo cinema. Parlare quindi di cose serie senza farsene accorgere, facendo ridere.”
Inizialmente la richiesta di Ettore era che fossero Silvia e Paola a fronteggiarlo in scena, ma le due donne non se la sono sentita e d’accordo con il padre hanno chiamato Pierfrancesco Diliberto Pif, suo emozionatissimo fan.
Il risultato è stato ancora più divertente del previsto, perché alla fine era Ettore a prendere in giro Pif, che racconta così la sua esperienza accanto al maestro: “Quando lo sentivo parlare pensavo quanto sarebbe stato bello se lo avessi conosciuto prima, in piena attività. Penso che Scola appartenga a una generazione che ha fatto resistenza a tutto lo schifo che questo paese abbia mai prodotto. E quindi in qualche modo ci abbia salvato”.
Con Silvia Scola abbiamo parlato anche di questo. Ascolta l’intervista.