“Non abbiamo nessuna notizia del rientro delle salme di Salvatore Failla e Fausto Piano, non si sa nemmeno dove siano né se verrà fatta quell’autopsia alla quale tanto ci siamo opposti”.
A quasi una settimana dalla morte dei due tecnici della Bonatti a Sabratha, in Libia, l’avvocato della vedova di Failla, Franceso Caroleo Grimaldi, racconta l’incredibile odissea che le famiglie stanno attraversando per riavere i corpi dei propri cari. “Credo sia in corso un braccio di ferro per accreditare questa parte della Libia come interlocutore della comunità internazionale”, spiega il legale. “Altrimenti è tutto talmente grottesco che non si riesce a darsi una spiegazione”.
Nei giorni scorsi lo stesso avvocato Caroleo Grimaldi ci aveva detto che sarebbe stato fondamentale capire la dinamica dell’uccisione dei due tecnici, perché se fosse stata un’esecuzione si sarebbero aperti scenari inquietanti sulla diversa sorte toccata a Failla e Piano e a Calcagno e Pollicardo. Perché due uccisi e due liberati, nel giro di sole 24 ore? Abbiamo chiesto al legale di tornare su questo aspetto della vicenda alla luce del racconto dei due superstiti, che hanno detto di essere stati abbandonati e di essersi liberati da soli.
“Certo, si allontana l’ipotesi dell’esecuzione e prende corpo quella della tragedia assolutamente inaspettata. Ritengo che Failla e Piano siano morti in un conflitto a fuoco imprevedibile e imprevisto”.
Chiediamo poi all’avvocato Caroleo Grimaldi della scelta della Bonatti, la ditta per cui i quattro tecnici lavoravano, di farli viaggiare via terra, lo scorso luglio, dalla Tunisia verso l’impianto petrolifero di Mellitah, dove lavoravano. Su quella strada, su quella macchina, hanno subìto l’attacco dei loro sequestratori. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha ricordato che le autorità italiane in quei mesi avevano fortemente sconsigliato i viaggi via terra su quelle rotte, proprio per ragioni di sicurezza dei connazionali presenti in Libia.
“Per adesso la Bonatti tace – spiega il legale – non abbiamo nessuna notizia ufficiale. In questo momento la priorità della signora Failla è il rientro della salma del marito, ma sulle responsabilità dell’azienda si dovranno fare tutte le indagini del caso. Quello che è successo mi pare una follia”.
Ascolta l’intervista integrale di Lorenza Ghidini e Gianmarco Bachi all’avv. Caroleo Grimaldi