“Parliamone sabato” è stata chiusa dai vertici della Rai dopo lo scoppio delle polemiche sull’ultima puntata della trasmissione.
“Sono sempre sexy, niente tute né pigiamoni”. “Non frignano, non si appiccicano”. “Fanno comandare il loro uomo”. E via così. Non è uno stralcio di un discorsaccio da bar. Razzismo e sessismo sono andati in onda su Rai 1, a “Parliamone sabato”. All’interno della trasmissione è andato in scena un dibattito sul tema: perché i maschi italiani apprezzano le donne dell’Est Europa. Conduce Paola Perego. Ospiti, “vip” di terza fila, tipo Fabio Testi e Marta Flavi. Fra un ammiccamento e una battutaccia, a un certo punto compare una grafica, una schermata proposta dalla regia (quella che vedete pubblicata qui). Sei punti, un distillato di razzismo e sessimo. Che puntualmente rilancia il dibattito in studio. “Proviene da Internet”, mette le mani avanti la conduttrice.
Il tutto sarebbe passato inosservato se sui social non avesse cominciato a circolare l’indignazione. Il caso è montato. Il direttore di Rai 1 Andrea Fabiano è stato costretto a scusarsi con un tweet.
Noi abbiamo raggiunto la consigliera di amministrazione di Viale Mazzini Rita Borioni. Anche per capire se ci saranno delle conseguenze.
“Innanzitutto, come membro del Consiglio di amministrazione mi scuso per quanto è accaduto. Il fatto che come Cda non abbiamo controllo sui programmi che vanno in onda, tantomeno ex ante, non è una giustificazione”.
Cosa ha pensato quando ha visto la trasmissione?
Ho rivisto la puntata e mi sono venute le palpitazioni. Sono scandalizzata da quella roba. Sono letteralmente scandalizzata. Il problema non è che si parli di quelle cose, il problema è come se ne parla. Con allusioni, sguardi ammiccanti, superficialità. Ho visto proprio una sottocultura maschilista e razzista. Sono scandalizzata e dispiaciuta. Il servizio pubblico è un’altra cosa.
Chi ha voluto quella puntata?
Immagino gli autori della trasmissione.
Le polemiche sono montate fino all’intervento del Direttore Generale Antonio Campo Dall’Orto di chiudere il programma. ”Gli errori si fanno, e le scuse sono doverose, ma non bastano” – ha dichiarato – ”Occorre agire ed evolversi. La decisione di chiudere Parliamone Sabato non è infatti solo la semplice e necessaria reazione ai contenuti andati in onda lo scorso sabato, contenuti che contraddicono in maniera indiscutibile sia la mission del Servizio Pubblico che la linea editoriale che abbiamo indicato sindall’inizio del mandato. E’ anche – prosegue il DG – una decisione che accelera la revisione del daytime di Rai1 sulla quale peraltro stavamo già lavorando da tempo”.