La compagnia Lombardi/Tiezzi, che consacra il pluriennale sodalizio fra il grande interprete e il celebre regista, porta in scena (in questi giorni a Milano al Piccolo Teatro Studio) “Il ritorno di Casanova”, tratto da uno dei più noti racconti di Schnitzler.
La riduzione teatrale immagina che il vecchio Casanova, ormai ultracinquantenne, sveli in un monologante sfogo la propria tragicommedia, quella di un uomo incapace di invecchiare, condannato a un’implacabile coazione a ripetere, nel tentativo di sottrarsi alla morte.
Ed è così che Casanova, mentre è ospite in una casa mantovana, si invaghisce di una delle figlie adolescenti di un suo amico e, sostituendosi con l’inganno al suo giovane amante, riesce a possederla.
Ma lo sguardo di sprezzante compatimento che la giovane gli rivolge all’alba, quando scopre chi le dorme accanto, trapassa il cuore del vecchio e incorreggibile avventuriero.
La figura tratteggata da Schnitzler, trasferita sulla scena con maestria da Federico Tiezzi e sapientemete incarnata da Sandro Lombardi è il simbolo di una società in necrosi inarrestabile, appesa ai propri sorpassati valori nello sforzo vano di sopravvivere a oltranza.
Sandro Lombardi è stato ospite della trasmissione Cult di Radio Popolare
Ascolta l’intervista a Sandro Lombardi