Robert Reich, economista, ex ministro del lavoro dell’amministrazione Clinton dal 1992 al 1996, ha appena pubblicato un libro, uscito in Italia con il titolo Come salvare il capitalismo (Fazi Editore). Il sottotitolo dell’edizione americana (“for the many, not the few”) specifica che l’obiettivo di Reich è un salvataggio del capitalismo orientato a favore di quel 99% della popolazione che oggi subisce la concentrazione delle ricchezze, l’influenza schiacciante dell’élite finanziaria sulla politica. Salvare il capitalismo per Robert Reich è una questione di democrazia.
Qual è la terapia contro la disuguaglianza? Reich – ospite a Memos – propone di mettere le mani laddove le disuguaglianze si generano, e cioè nei meccanismi fondamentali del capitalismo: si tratta delle leggi che regolano i contratti, la proprietà intellettuale, i fallimenti e che assicurano rendimenti crescenti alla grandi corporation e a Wall Street. Sono leggi che l’establishment finanziario riesce ad imporre ad una politica fin troppo “sensibile” a quegli interessi particolari. Per Reich soltanto la forza di un movimento politico capace di contrapporsi all’establishment finanziario permetterà di riscrivere quelle leggi “for the many and not for the few”. Ospite della puntata di oggi di Memos anche l’economista internazionale Salvatore Biasco.
Ascolta la puntata di Memos