E’ in corso il tentativo di far candidare alle primarie di Milano il commissario unico ad Expo Giuseppe Sala, ma crescono le possibilità che ci partecipi la vicesindaco Francesca Balzani. E’ quanto emerso alla seconda giornata di Milano Domani, momento di confronto del partito democratico con l’associazionismo sociale e di impresa cittadino.
E’ dal rientro dalle vacanze che la distanza tra il Pd e gli alleati del centrosinistra cresce sullo svolgimento delle primarie. Non a caso i dirigenti dem stanno facendo slittare le riunioni che dovrebbero stabilire le regole per le primarie, quindi la partenza della campagna elettorale. In questo vanno perfettamente d’accordo con gli amministratori di Palazzo Marino, quindi anche con il sindaco Giuliano Pisapia, che preferiscono date più avanzate per le primarie rispetto al 7 febbraio, per evitare di alimentare tensioni nella giunta tra eventuali candidati.
A rafforzare questo slittamento c’è l’indiscrezione uscita da Palazzo Chigi, che la data delle elezioni potrebbe essere fissata in giugno e in maggio. Questo spostamento aiuterebbe la candidatura di Giuseppe Sala, che vorrebbe attendere fino a gennaio, per poter gestire l’inizio del delicato post Expo, e, probabilmente, verificare chi lo sosterrebbe nella primarie.La vicesindaco Francesca Balzani continua a rispondere che per ora non ci sono le condizioni per una sua candidatura, perché questo toglierebbe serenità al lavoro di giunta, ma non esclude di farlo in futuro. In questo c’è una perfetta sintonia con il sindaco Giuliano Pisapia.
Rimane l’incognita primarie, per le quali hanno già annunciato di concorrere Emanuele Fiano, Pierfrancesco Majorino e Roberto Caputo, mentre sono in attesa Umberto Ambrosoli e Stefano Boeri, anche se quest’ultimo sembra ormai più orientato alla rinuncia.Il segretario del Pd, e presidente del consiglio, Matteo Renzi preferirebbe evitarle se ci fosse una convergenza su un nome condiviso, appoggiato dal sindaco Giuliano Pisapia.
Sul nome di Sala ci sono più veti, soprattutto da parte di Sel e della lista di sinistra che sta aggregando dopo la convenzione Peer Milano. La Balzani avrebbe invece il via libera, magari con l’appoggio dei civici, che sabato faranno la prima iniziativa verso le elezioni di primavera alle ex Stelline di corso Magenta.
Questo scenario ha ancora parecchie incognite e mal di pancia da far digerire, ai candidati in pectore innanzitutto, e anche alla base dei partiti, che sono ancora legati alle emozioni delle primarie 2010. Sta però prendendo forma settimana dopo settimana.