Condannata per una tesi di laurea.
Roberta Chiroli, studendessa di antropologia all’Università Ca’ Foscari di Venezia, è stata condannata a due mesi di carcere (l’accusa ne aveva chiesti nove) a causa della sua attività di ricerca sui No Tav della Valsusa.
Roberta ha scritto una tesi in antropologia sul movimento No Tav e per realizzare il suo studio ha partecipato alla vita dei militanti che si battono contro la costruzione della linea ad alta velocità Torino-Lione. “Ho applicato la metodologia dell’osservazione partecipante – ha spiegato a Radio Popolare Roberta Chiroli – e questo mi è costato un processo e una condanna”.
Roberta era presente durante alcune azioni per cui diversi No Tav sono stati messi sotto accusa. I fatti contestati sono relativi all’occupazione di un cantiere e a un blocco della circolazione. E nella rete è finita pure lei, nonostante fosse lì per ragioni di studio.
Dettaglio importante: la tesi di laurea è stata usata come atto di accusa nei suoi confronti. Nel testo infatti si usa il pronome “noi” e questo, per i magistrati, sarebbe stata una prova di colpevolezza.
Ascolta l’intervista a Roberta Chiroli a cura di Lorenza Ghidini e Luigi Ambrosio