Il progetto
(a cura degli ingegneri Riccardo Aceti e Nicola Magistretti)
Il piano di fattibilità Aceti – Magistretti si pregia di rigenerare il monumento storico di San Siro, chiaro esempio della genialità costruttiva italiana, mediante la creazione di una galleria panoramica unica al mondo, collocata in sostituzione totale (o anche solo parziale) delle tribune del terzo anello esistente.
L’operazione di riqualificazione, che comprenderebbe altresì le aree e i sotto tribuna del primo e del secondo anello, ha innanzitutto il pregio di salvaguardare l’impianto esistente, icona riconosciuta a livello internazionale e già dotato di tribune poste a ridosso del campo di gioco, senza interrompere le partite durante i lavori di ammodernamento, garantendo inoltre la sostenibilità ambientale e l’assenza di consumo di suolo.
Nel piano di fattibilità sono inclusi interventi migliorativi delle strutture esistenti anche attraverso il riciclo del calcestruzzo delle opere decostruite. Inoltre, particolare attenzione è posta all’efficientamento e miglioramento energetico – tecnologico – funzionale dell’impianto.
I costi prospettati (circa 300/350 milioni di Euro) risultano pari alla metà di quelli previsti per la realizzazione del nuovo stadio ipotizzato dalle squadre, con caratteristiche prestazionali equivalenti, se non addirittura superiori al nuovo (ad esempio mantenendo una capienza di almeno 70.000 spettatori, in funzione della quantità di decostruzione del terzo anello), sia in termini di redditività che di ricavi. Il tutto risulta compatibile e rispettoso di eventuali vincoli che potranno essere apposti al secondo anello da parte della Soprintendenza.
I lavori di ammodernamento possono essere ultimati prima di quelli necessari per la realizzazione di un nuovo impianto, anche in sinergia con quelli previsti per la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi Invernali 2026, potendo eseguire lotti funzionali scelti ad hoc.
In linea con la concezione dei nuovi stadi moderni, gli interventi previsti per la riqualificazione possono prevedere aperture 7 giorni su 7, spazi commerciali, spazi multimediali, punti di ristoro e permanenza, musei, con il pregio di offrire una nuova prospettiva da cui seguire le partite e i concerti nella nuova galleria panoramica, con possibilità di integrare e ampliare significativamente i servizi e le aree hospitality anche al primo e al secondo anello.
E’ inoltre in corso di approfondimento la possibile esecuzione di una copertura mobile integrativa dello stadio (che lo renderebbe totalmente coperto all’occorrenza), oltre al brevetto di un sistema di sottopavimentazione del prato che permetta l’installazione rapida di porzioni di palco per attività ed eventi extracalcistici.
Risulterà in ogni caso possibile eseguire interventi esterni allo stadio, nel rispetto dell’indice di P.G.T. vigente, ad esempio anche per riqualificare le aree a parcheggio oggi già cementate e le limitrofe aree già urbanizzate, con un vantaggio fondamentale: libertà di decidere dove e come realizzare gli interventi extra stadio, salvaguardando le attuali aree verdi. A tal proposito, potrebbe essere introdotta la riqualificazione del “quarto lato” dello stadio (Via Piccolomini), anche ai fini di mitigazione acustica verso l’ex-trotto. Inoltre, ad esempio, nel rispetto dei principi dello studio d’area “MOSAICO SAN SIRO”, presentato recentemente alla stampa dall’assessore comunale Tancredi, ad integrazione dell’ammodernamento dello stadio potrebbero essere realizzate soluzioni plano-altimetriche che possono razionalizzare e riqualificare le aree esterne pubbliche esistenti, con totale salvaguardia del verde profondo esistente e con esecuzione di volumi polifunzionali dotati di tetto verde, edificati sopra le aree attualmente cementate a copertura dei parcheggi. Potrebbe dunque nascere un distretto polifunzionale e polisportivo in un parco verde, anche su più livelli.