
Ha resistito quasi un anno per poter uscire al cinema e finalmente ora che Rifkin’s Festival esce nelle sale di tutta Italia, Woody Allen sta già lavorando a un nuovo progetto.
Rifiutato ancora una volta dagli Stati Uniti, ma con la certezza che il film prima o poi uscirà anche nel paese che non gli perdona le accuse di abuso nei confronti della figlia Dylan, Rifkin’s Festival è un omaggio al cinema europeo degli anni ’60, quello preferito da Woody Allen e che lo ha influenzato nella sua cinematografia. Il film si svolge a San Sebastian durante il festival di cinema in cui il suo alter ego Wallace Shawn, nei panni di Rifkin scrittore e docente di cinema, ha accompagnato la moglie, ufficio stampa di un sopravvalutato regista francese. Durante il soggiorno Rifkin rivive alcune scene memorabili tratte dai film di Godard, Truffaut, Bergman in una ricostruzione di immagini in bianco e nero adattate alle vite dei personaggi del film. Malinconico e divertente, Woody Allen descrive vizi, clichè e superficialità del cinema di oggi, in continuo contrasto con quello più ricercato e profondo di ieri.
Foto- Wikimedia Commons