Approfondimenti

Draghi promette azioni tempestive contro la pandemia, l’Italia supera le 100mila vittime e le altre notizie della giornata

Mario Draghi

Il racconto della giornata di lunedì 8 marzo 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. L’Italia ha superato le 100mila vittime per COVID e il premier Mario Draghi ha rotto il silenzio con un videomessaggio in cui assicura che il governo agirà tempestivamente. Manifestazioni in tutto il Mondo per la Giornata Internazionale delle Donne, mentre in Italia due notizie ci portano ad altrettante realtà che hanno a che fare con la condizione della donna. Infine, i dati di oggi sull’andamento dell’epidemia da COVID in Italia.

Draghi rompe il silenzio e promette azioni tempestive

Nel giorno in cui l’Italia supera i 100mila morti per COVID, Mario Draghi rompe il suo silenzio sulla pandemia. In un video-messaggio ha detto che l’emergenza sta peggiorando, ma che con il potenziamento del piano vaccini la via d’uscita non è lontana.
A proposito di questo, oggi il Ministero della Salute ha autorizzato l’uso del siero di AstraZeneca anche per chi ha più di 65 anni. L’azienda farmaceutica resta al centro delle critiche per i tagli alle forniture. Oggi è stata nuovamente ripresa dalla Commissione europea. Secondo la presidente Von der Leyen sta infatti distribuendo meno del 10% delle dosi pattuite con l’Unione europea per il primo trimestre.
Sul fronte del contenimento del contagio, Draghi ha invece assicurato che il governo agirà tempestivamente. È in arrivo infatti una nuova stretta. Al momento si fanno tre ipotesi: zona rossa nazionale per procedere con la vaccinazione di massa, coprifuoco anticipato di due o tre ore prima delle 22, oppure lockdown nei fine settimana per limitare gli assembramenti. Sulle misure oggi c’è stata una riunione dell’esecutivo. Il nuovo provvedimento potrebbe essere approvato entro la settimana, modificando così l’ultimo Dpcm.
Le misure arrivano però in ritardo. Da almeno un mese il mondo scientifico invitava ad agire in questa direzione. Giorgio Sestili, fisico e fondatore del gruppo di ricerca “Coronavirus – Dati e analisi scientifiche”:


 

100mila morti per COVID in Italia. Cosa dobbiamo imparare?

(di Claudio Jampaglia)

Quota 100mila morti per COVID, quinti al mondo davanti a Francia, Spagna, Russia, Germania e popolosi Paesi dei altri continenti. Pur sapendo che le statistiche saranno comunque imprecise visto che molti decessi nella prima ondata non sono stati registrati come Covid in mancanza di tamponi di verifica, cosa dobbiamo imparare da questo nera contabilità?

Quasi mezzo milione di over 80 sono morti in Italia nel 2020 secondo l’ultimo dato Istat. Di questi 75mila sono sicuramente COVID, quelli che hanno avuto un tampone. E la prima cosa che ci insegna quota 100mila è che non abbiamo un sistema di registrazione corretta. Questo tema che sembra irrilevante ha invece una sua importanza perché ci riporta all’inizio di tutto, alla impreparazione e sorpresa dei sanitari che dicevano a gennaio in Italia il virus non arriverà, salvo esserne travolti solo 4 settimane dopo. La sanità, soprattutto quella pubblica e la politica, non hanno ascoltato allarmi sulle nuove pandemie, non hanno redatto seri piani pandemici e hanno sottovalutato in maniera tragica le malattie da zoonosi cioé di trasmissione animale che sono il 60% di tutte le malattie umane e dal 2013 si diffondono come epidemie globali. I veterinari ci avevano avvertito più volte, non sono stati ascoltati. È questo il primo correttivo per il futuro: collegare indissolubilmente la salute umana a quella animale e dell’ecosistema. Si chiama in inglese One Health e campeggia a parole sui siti istituzionali, ma nulla si è visto di concreto. La seconda cosa da ricordare è che si è morti da soli, con spregio dell’età e deliranti dibattiti sulla vita produttiva da salvare e la vita anziana da sacrificare. Non funziona così. Non solo perché l’Italia è uno dei Paesi più vecchi del mondo in compagnia di Spagna e Svizzera e le malattie dell’età avanzata si impongono. Ma perché quei vecchi siamo noi e dobbiamo tornare alla salute di prossimità, non solo con più medici e spesa sanitaria per il territorio, ma con le case della salute nei quartieri e mettere fine alla aziendalizzazione della sanità (quanto sia devastante lo sappiamo bene in Lombardia). Il virus come ogni malattia non è democratico – e questo è il terzo insegnamento – si moltiplica con altre malattie, fisiche e sociali come la povertà, l’esclusione, rendendo il virus più mortale e sempre più forte. Si chiama sindemia. Così A Milano dice uno studio dell’Ats con l’università Bicocca, ci si contagia di più in case affollate, in condizioni di disagio, con meno mezzi culturali. Perché le diseguaglianze sono il moltiplicatore di tutte le ingiustizie: virus e fascismi, compresi.

Le manifestazioni per la Giornata Internazionale delle Donne

Manifestazioni in tutto il Mondo per la Giornata Internazionale delle Donne. Da Parigi a Madrid, da Berlino a Londra, da Beirut a Città del Messico. In Italia iniziative, con flash mob e sit-in ci sono state in decine di città. Alcune voci raccolte da Luca Parena a Milano:


 

La condizione della donna nelle notizie di oggi

Due notizie di cronaca oggi ci portano ad altrettante realtà che hanno a che fare con la condizione della donna.
La prima: la confessione dell’ennesimo femminicidio a Faenza. L’ex marito di Ileania Fabbri ha confessato: è stato lui a pagare un conoscente per uccidere la donna. Lui dice in realtà che voleva solo spaventarla. Il killer afferma di aver avuto la promessa di 20mila euro e un’auto. Entrambi sono già stati arrestati e sono indagati per omicidio aggravato dai futili motivi. Sono 12 le donne vittima di femminicidio dall’inizio dell’anno.
La seconda notizia ci porta a Battipaglia, Salerno. Una donna di 57 anni, bulgara, faceva la badante di una coppia di anziani, un lavoro quasi esclusivamente femminile e soprattutto affidato a donne immigrate. Quando la notte scorsa è scoppiato un incendio causato da una stufa a gas, Natalia Dimitrova li ha messi in salvo, loro da soli non ce la facevano. Poi è tornata nell’appartamento, ormai saturo di gas, per salvare qualcosa: documenti, effetti personali. Ma non ce l’ha fatta ed è morta.

Da quali diseguaglianze partire per invertire il racconto di genere?

Da quali diseguaglianze è necessario partire per invertire il racconto di genere? Ne abbiamo parlato oggi a Prisma con la sociologa femminista, attivista dei centri antiviolenza Lella Palladino, già presidente dell’associazione D.i.Re, donne in rete contro la violenza, e attiva nel Forum Disuguaglianze Diversità, ma anche autrice per Donzelli di “Non è un destino, la violenza maschile oltre gli stereotipi”. [LEGGI L’INTERVISTA]

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio domenica 09/03 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 09-03-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve domenica 09/03 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 09-03-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 09/03/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 09-03-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 07/03/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 07-03-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    La Pillola va giù di domenica 09/03/2025

    Una trasmissione settimanale  a cura di Anaïs Poirot-Gorse con in regia Nicola Mogno. Una trasmissione nata su Shareradio, webradio metropolitana milanese in questo momento di emergenza, cercando di ridare un spazio di parola a tutti i ragazzi dei centri di aggregazione giovanili di Milano con cui svolgiamo regolarmente laboratori radiofonici.

    La Pillola va giù - 09-03-2025

  • PlayStop

    Comizi d’amore di domenica 09/03/2025

    Quaranta minuti di musica e dialoghi cinematografici trasposti, isolati, destrutturati per creare nuove forme emotive di ascolto. Ogni domenica dalle 13.20 alle 14.00, a cura di Stefano Ghittoni.

    Comizi d’amore - 09-03-2025

  • PlayStop

    C'è Di Buono: Alberto Capatti presenta il suo libro sulla storia del vegetarianesimo in Italia

    In questa puntata ospitiamo nuovamente, con grande piacere, una delle voci e delle menti più importanti per la storia della cucina italiana, il professor Alberto Capatti. Che per Slow Food Editore il 12 marzo esce con "Vegetariani. La storia italiana dal 1900 ai giorni nostri": in cui racconta la storia del vegetarianesimo nel nostro paese, dal 1904 a oggi, con la collaborazione, per l'ultima fase di questo racconto storico, di Carlo Bogliotti (AD di SF Editore).

    C’è di buono - 09-03-2025

  • PlayStop

    Onde Road di domenica 09/03/2025

    Autostrade e mulattiere. Autostoppisti e trakker. Dogane e confini in via di dissoluzione. Ponti e cimiteri. Periferie urbane e downtown trendaioli. La bruss e la steppa. Yak e orsetti lavatori. Il mal d’Africa e le pastiglie di xamamina per chi sta male sui traghetti. Calepini e guide di viaggio. Zaini e borracce. Musiche del mondo e lullabies senza tempo. Geografie fantastiche ed escursioni metafisiche. Nel blog di Onde Road tutti i dettagli delle trasmissioni.

    Onde Road - 09-03-2025

  • PlayStop

    La domenica dei libri di domenica 09/03/2025

    La domenica dei libri è la trasmissione di libri e cultura di Radio Popolare. Ogni settimana, interviste agli autori, approfondimenti, le novità del dibattito culturale, soprattutto la passione della lettura e delle idee. Condotta da Roberto Festa

    La domenica dei libri - 09-03-2025

  • PlayStop

    Va pensiero di domenica 09/03/2025

    Viaggio a bocce ferme nel tema politico della settimana.

    Va Pensiero - 09-03-2025

  • PlayStop

    Apertura musicale classica di domenica 09/03/2025

    La musica classica e le sue riverberazioni per augurare un buon risveglio a “tutte le mattine del mondo”. Novità discografiche, segnalazioni di concerti, rassegna stampa musicale e qualunque altra scusa pur di condividere con voi le musiche che ascoltiamo, abbiamo ascoltato e ascolteremo per tutta la settimana.

    Apertura musicale classica - 09-03-2025

  • PlayStop

    Blue Lines di sabato 08/03/2025

    Conduzione musicale a cura di Chawki Senouci

    Blue Lines - 08-03-2025

  • PlayStop

    Il sabato del villaggio di sabato 08/03/2025

    Il sabato del villaggio... una trasmissione totalmente improvvisata ed emozionale. Musica a 360°, viva, legata e slegata dagli accadimenti. Come recita la famosa canzone del fu Giacomo: Questo di sette è il più grandioso giorno, pien di speme e di gioia: di man tristezza e noia recheran l'ore, ed il travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.

    Il sabato del villaggio - 08-03-2025

  • PlayStop

    Stay human di sabato 08/03/2025

    Ogni sabato, dalle 17.35 alle 18.30, musica, libri e spettacoli che ci aiutano a 'restare umani'. Guida spirituale della trasmissione: Fela.

    Stay human - 08-03-2025

Adesso in diretta