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La segreteria di Elly Schlein, l’inchiesta sull’abuso di psicofarmaci nei Cpr italiani e le altre notizie della giornata

Elly Schlein ANSA

Il racconto della giornata di venerdì 7 aprile 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Elly Schlein, un mese e mezzo dopo la vittoria alle primarie, ha presentato la sua segreteria del Partito Democratico. Il deputato del PD Emiliano Fossi ha annunciato un’interrogazione parlamentare sull’uso degli psicofarmaci nei Cpr italiani, i centri di permanenza per il rimpatrio, dopo l’inchiesta presentata ieri da Altreconomia. In Repubblica Democratica del Congo sono state condannate sei persone all’ergastolo per la morte dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista Mustapha Milambo Baguma.

La squadra di Elly Schlein per la segreteria del PD

(di Alessandro Braga)

C’è il tentativo, da un lato, di marcare le differenze rispetto al passato, sottolineando coi nomi scelti una discontinuità netta. Dall’altro, la volontà di tenere insieme le varie anime del partito, in modo da poterlo governare. E lanciare così una sfida al governo Meloni. Elly Schlein, un mese e mezzo dopo la vittoria alle primarie, ha presentato la sua segreteria. La novità, formale ma anche sostanziale, l’assenza di vicesegretari, prima volta nella storia del Pd. Rispettata la parità di genere, con dieci uomini e dieci donne nominati, e, in qualche modo, un equilibrio tra persone che incarnano il nuovo corso della segretaria e le altre anime del partito. Coordinatrice è stata nominata Marta Bonafoni. Tra le deleghe pesanti, gli esteri a Peppe Provenzano, Antonio Misiani all’economia, Annalisa Corrado al clima. Entrano, come previsto, alcuni nomi vicini allo sfidante alle primarie di Schlein, Bonaccini. Davide Baruffi, braccio destro del governatore emiliano agli enti locali, e Igor Taruffi come responsabile dell’organizzazione del partito. Per gli ex renziani c’è Alessandro Alfieri alle riforme e Pnrr, mentre per l’area Franceschini c’è Marina Sereni alla sanità. Infine, per gli ex articolo1, Maria Cecilia Guerra al lavoro. Ora, dice Schlein, qualche giorno di riposo. Poi, ripartirà la sfida al governo.

Rinchiusi e sedati: l’abuso quotidiano di psicofarmaci nei Cpr italiani

La nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere è ripartita da Brindisi, dove oggi ha sbarcato 339 persone salvate nei giorni scorsi nel Mediterraneo. Dai loro racconti emergono violenze e torture subite in Libia, che si conferma un paese in cui i migranti subiscono gravissime violazioni dei diritti. Oggi intanto il deputato del PD Emiliano Fossi ha annunciato un’interrogazione parlamentare sull’uso degli psicofarmaci nei Cpr italiani, i centri di permanenza per il rimpatrio, a partire dall’inchiesta su questo tema presentata ieri da Altreconomia. Abbiamo intervistato Luca Rondi, uno degli autori insieme a Lorenzo Figoni:


 

6 ergastoli in Congo per la morte dell’ambasciatore Luca Attanasio

In Repubblica Democratica del Congo sono state condannate sei persone all’ergastolo per la morte dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista Mustapha Milambo Baguma, uccisi da colpi d’arma da fuoco il 22 febbraio 2021 mentre viaggiavano su un convoglio del Programma alimentare mondiale. I magistrati dell’accusa avevano chiesto la pena di morte, a cui si erano opposti sia lo Stato italiano sia la famiglia dell’ambasciatore. “Aspettiamo ancora la verità” ha detto oggi il padre. Sull’attendibilità del processo ci sono forti dubbi, a partire dal fatto che cinque delle persone condannate – la sesta è latitante – hanno prima confessato, poi ritrattato dicendo che le loro ammissioni di colpevolezza erano state estorte con la tortura. In Italia nei prossimi mesi potrebbe iniziare un altro procedimento, in cui due funzionari del Programma alimentare mondiale sono accusati di omicidio colposo.

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    A partire da poesie e racconti originali, Pippo Delbono mette in scena un gesto di solitaria ribellione, mosso dalla volontà di continuare a vivere, allargando lo sguardo verso ciò che ci circonda, a costo di trovarsi di fronte a una realtà peggiore di quella da cui si era fuggiti. Attraverso il racconto salvifico delle proprie debolezze, paure e speranze, l’artista crea uno spettacolo che è un’invocazione alla rinascita e che, a partire da un’esperienza personale, sfocia nella rappresentazione universale di quel “sentimento di perdita” che riguarda tutti. Il risveglio è un lavoro sulle cadute e i risvegli, dedicato a chi si è addormentato e poi risvegliato, e a chi ancora non lo ha fatto. Attorno a Pippo Delbono, gli attori della Compagnia danzano sulle note struggenti che suonano lamenti di amore e tenerezza evocando un rito sacro, un funerale forse. Sulle note del virtuoso violoncellista Giovanni Ricciardi, in scena con il suo strumento, e su brani che provengono dalla memoria degli anni Settanta, Delbono si ripete: «Devi danzare, danzare nella tua guerra». Ira Rubini l'ha raggiunto per Cult il giorno dopo il debutto milanese del suo spettacolo Il risveglio

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