Approfondimenti

Il primo giorno di Green Pass obbligatorio, l’estate del declino di Matteo Salvini e le altre notizie della giornata

Green Pass ANSA

Il racconto della giornata di venerdì 6 agosto 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La strategia leghista di lotta e di governo non ha funzionato: non è piaciuta agli elettori, come dicono i sondaggi, ma neppure alle anime della Lega. Il certificato di vaccinazione sta facendo il suo ingresso in molti Paesi in giro per il mondo: l’idea di base è simile, l’utilizzo un po’ diverso. Come è andato il primo giorno di Green Pass obbligatorio a Milano? Le scuole e le università, intanto, si stanno preparando per la gestione dei certificati vaccinali da settembre. Una terza nave si aggiungerà alla flotta civile impegnata a salvare vite umane nel Canale di Sicilia: è la ResQ People, della ong ResQ, la missione promossa da vari nomi della società civile tra cui l’ex magistrato Gherardo Colombo. Ad oggi il bottino dell’Italia a Tokyo 2020 registra 38 medaglie di cui 10 d’oro, tre delle quali conquistate nelle ultime 24 ore. Infine l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Il primo giorno di Green Pass obbligatorio a Milano

(di Claudia Zanella)

Il nostro viaggio é iniziato nella periferia Est di Milano. Il primo bar che abbiamo visitato, in piazza Martini, ha un tavolino all’entrata della sala. Adagiato sopra, un cartello improvvisato. La scritta a pennarello nero sul fondo di un vassoio per pasticcini avvisa: “Esibire il Green pass”. Ribadisce il concetto il barista quando qualcuno chiede di sedersi dentro. Con il cellulare verifica i Green pass, ma niente richiesta di documenti. Così come in quasi tutti i locali dove siamo stati.
In centro, i turisti, poco prima di mezzogiorno, hanno iniziato a studiare i menu.
Complice la bella giornata, la maggior parte di loro si è seduta ai tavolini fuori. Qualche lavoratore, invece, ha cercato il fresco dell’aria condizionata all’interno dei locali. Quattro persone si sono avvicinate a un ristorante in via dei Fiori chiari. Volevano entrare, ma non avevano il Green pass e sono stati bloccati sulla soglia. Il titolare li ha invitati a sedersi fuori, ma se ne sono andati. Del resto non è difficile trovare un posto in cui non viene chiesta la certificazione verde.
Alcune vie più in là un cliente è uscito da un bar, dopo aver pranzato. Non gli è stato chiesto il Green pass, ha ammesso. Poco dopo, il proprietario ci ha spiegato che non ha tempo per verificare tutti i certificati. “Ci fidiamo della parola delle persone”, ha detto.
Ed è la stessa giustificazione che danno gli altri ristoratori quando si chiede loro perché, insieme al Green pass, non controllano i documenti.
In un altro bar ci hanno fatto accomodare dentro e non ne hanno voluto sapere di guardare la nostra certificazione. “Non sappiamo ancora bene come funziona”, hanno ammesso.
Va meglio nei musei, dove sembra che i clienti arrivino già consapevoli della nuova normativa. Anche gli stranieri. Alla Pinacoteca di Brera vengono accolti sullo scalone. Viene chiesto loro se hanno documento, green pass e prenotazione. Li dovranno mostrare alle casse, dopo aver misurato la temperatura e igienizzato le mani.
A due passi dal Duomo, anche al cinema Odeon non hanno avuto problemi a far rispettare le nuove normative ai clienti. Si aspettano più polemiche nei weekend.

L’estate del declino di Matteo Salvini

(di Michele Migone)

Vogliamo chiamarla l’estate del declino di Matteo Salvini? Dieci giorni fa, il leader leghista era andato da Mario Draghi per mettere i puntini sulle i. Aveva chiesto prudenza sul Green Pass e pugno di ferro sugli sbarchi: basta con la politica della ministra Lamorgese, la delega sull’immigrazione doveva andare al vice Molteni. E poi una precisa richiesta a Draghi: un summit con la titolare del Viminale. Risultato? Rimbalzato su tutta la linea. L’ultima è di oggi. Salvini aveva attaccato il reddito di cittadinanza. Draghi ha detto: “Ne condivido in pieno il senso”. Di tutto le richieste fatte, il Presidente del Consiglio gli ha concesso solo la data del 1° settembre per il Green Pass sui trasporti. Ma perché lo voleva lui, non perché l’aveva chiesto il segretario leghista. La Festa nazionale della Lega non è il centro della politica italiana. Le carte vengono date a Palazzo Chigi, mentre in Romagna, al massimo, si gioca a bocce. Lo ha capito bene Giancarlo Giorgetti che ha fatto solo una rapida visita in riviera, giusto per evitare le polemiche su di una presa di distanza dal segretario. La strategia del partito di lotta e di governo non ha funzionato: non è piaciuta agli elettori, come dicono i sondaggi, ma neppure alle anime della Lega, che adesso sono d’accordo su di una cosa: criticare Salvini, benché lo facciano per speculari motivi e con molta accortezza. Il consenso nel partito scricchiola, quello elettorale è in declino, la Meloni gli morde le caviglie, Silvio ora lo protegge, ma vatti a fidare, l’establishment lo ha già mollato da tempo: non lo vuole a Palazzo Chigi. L’estate del Papeete è fuori moda. Chissà se mai ritornerà a esserlo.

Il Green Pass a scuola con tanti dubbi ancora da chiarire

Da settembre il Green Pass sarà obbligatorio anche per il personale scolastico e gli studenti universitari. Per ottenerlo bisogna essere vaccinati, guariti o aver fatto un tampone negativo. Per i docenti e collaboratori contrari, è prevista la sospensione dal lavoro e dello stipendio dopo 5 giorni senza certificato, mentre ancora non è chiaro che tipo di penalità ci sarà per gli studenti universitari che non lo esibiranno. Il ministro della scuola Bianchi ha spiegato che gli atenei avranno un grado di autonomia. Molte università ancora non si sono organizzate e aspettano di leggere bene il decreto per capire come muoversi. Noi abbiamo chiesto come si sta organizzando la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa al prorettore all’orientamento e alla didattica Emanuele Rossi:


 

Nel Mediterraneo arriva anche la nave della ong ResQ con Cecilia Strada

Decine di migranti sono morti in un naufragio avvenuto sulla rotta delle Canarie. Lo ha denunciato l’associazione Caminando Fronteras che monitora i viaggi dei migranti tra l’Africa e le isole spagnole. Secondo la ong, all’appello mancherebbero 42 persone, tra cui 32 donne e 8 minori.
Nel Mediterraneo invece non ha ancora un porto di sbarco la nave Ocean Viking che trasporta 550 migranti, mentre la Sea Watch 3 si sta dirigendo verso Trapani dove potranno scendere le 257 persone soccorse negli ultimi giorni. Una terza nave intanto si aggiungerà alla flotta civile impegnata a salvare vite umane nel Canale di Sicilia. È la ResQ People, della ong ResQ, la missione promossa da vari nomi della società civile tra cui l’ex magistrato Gherardo Colombo. A bordo della nave ci sarà anche Cecilia Strada, che abbiamo intervistato.


 

Un secondo indagato per la morte di Laila El Harim

C’è un secondo indagato per la morte di Laila El Harim, la donna di 40 anni morta all’interno dell’azienda Bombonette in provincia di Modena mentre lavorava ad un macchinario. Dopo il legale rappresentante della società di packaging, i pm hanno iscritto nel registro anche suo nipote, delegato alla sicurezza dell’azienda. La procura indaga sulla fustellatrice in cui Laila è rimasta stritolata. La dipendente avrebbe segnalato più volte i suoi malfunzionamenti. Lei e il fidanzato, anche lui operaio specializzato, si scambiavano spesso in chat le foto del macchinario difettoso. Francesco Dondi, il giornalista della Gazzetta di Modena che sta seguendo la vicenda.


 

Il certificato vaccinale nel Mondo. Chi precorre i tempi e chi rimane indietro

(di Martina Stefanoni)

Green Pass, Covid Cert, o Coronapass. Comunque lo si chiami, il certificato di vaccinazione sta facendo il suo ingresso in molti paesi in giro per il mondo. L’idea di base è simile, l’utilizzo un po’ diverso. La Danimarca ha battuto tutti sul tempo introducendo per prima il Green Pass in Primavera. Con l’app Coronapas, i cittadini danesi possono accedere a ristoranti, musei, cinema, teatri e parrucchieri solo mostrando vaccino o tampone. In Germania l’app CovPass Check registra lo stato vaccinale e il più recente tampone effettuato, e ristoratori e albergatori possono (ma non sono obbligati) chiedere ai visitatori di mostrarla. Le regole variano da Land a Land e persino da un’azienda all’altra.
Situazione simile negli Stati Uniti, dove la decisione è affidata ai singoli stati. Per il momento ad essersi organizzati per chiedere lo stato di vaccinazione ai suoi cittadini sono California, New York, Louisiana e Hawaii. Non ha preso piede in Spagna, invece, dove la prova di vaccinazione per entrare in locali e ristoranti è richiesta solo nelle isole Canarie e in Galizia, mentre altri governi regionali si sono scontrati con l’opposizione degli operatori del turismo. Tira e molla, infine, per Israele, che già a febbraio aveva introdotto il passaporto verde – come viene chiamato – per poi sospenderlo a giugno e reintrodurlo questa settimana per eventi sportivi e culturali con oltre cento partecipanti, sia al chiuso che all’aperto, ma anche anche ristoranti, palestre e sinagoghe.

L’Italia conquista altre tre medaglie d’oro a Tokyo 2020

(di Luca Gattuso)

Alla vigilia delle Olimpiadi il Coni aveva posto come obiettivo il superamento delle 40 medaglie e la vittoria di 10 ori. A molti questo era sembrato un traguardo esagerato, forse irraggiungibile. Sensazione confermata quando dopo una settimana di gare eravamo fermi a 2 ori 8 argenti e 14 bronzi. La scherma che non girava, il nuoto che balbettava e poi gli sport di squadra che hanno fatto flop.
Ma negli ultimi giorni sono arrivate le medaglie inaspettate. Oggi il bottino registra 38 medaglie di cui proprio 10 d’oro, tre delle quali nelle ultime 24 ore: una con Luigi Busà, anni 33 da Avola, conquistata nel karate. Prima di lui Antonella Palmisano nella 20 km di marcia e infine nel pomeriggio quella più folle e che neanche il più ottimista dei sostenitori poteva ipotizzare.
La staffetta 4×100 metri piani ha tagliato il traguardo davanti a tutti. Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Fausto Desalu e Filippo Tortu hanno compiuto l’impresa vincendo con il record italiano (35”70) e battendo di un centesimo la Gran Bretagna.
Due giorni fa Filippo Tortu scriveva sul suo profilo Facebook: “Quando arriva il momento di correre la 4×100 ritrovo quelle sensazioni speciali che solo un gioco di squadra riesce a trasmetterti. Domani si tornerà a rivivere queste emozioni e daremo tutto per andarci a prendere questa finale olimpica”. Ecco l’obiettivo era la finale olimpica e oggi è arrivato l’oro.
L’atletica, che è la vera sorpresa di questa missione italiana alle olimpiadi, porta a casa 5 ori, tanti quanti ne ha vinti gli Stati Uniti per capirci. La stessa atletica che era uscita devastata da Rio 2016 (0 medaglie) e da Londra 2012 (1 bronzo). Ma nel frattempo qualcosa è successo: il direttore tecnico della nazionale è cambiato È arrivato quell’Antonio La Torre che ha modificato strategie e mentalità all’ambiente. La nuova atletica del 2021 ha un nome e cognome e, come ha detto il presidente del Coni Malagò qualche giorno fa, a La Torre bisogna fare un monumento.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Sono 6.559 i positivi accertati oggi, il 2.7% dei tamponi. 27 i morti comunicati oggi, mentre aumenta il numero di persone ricoverati in terapia intensiva e nei reparti ordinari. Oggi è stato diffuso il monitoraggio settimanale sul COVID. L’indice Rt è sceso leggermente, questa settimana a 1.56, ma si è alzata l’incidenza, pari a 68 casi ogni 100mila abitanti. “L’aumento sembra aver decelerato”, ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Brusaferro. “Con il Green Pass si potrà vivere un’estate quasi normale”.

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