Approfondimenti

Il revisionismo storico della destra italiana, l’incriminazione di Donald Trump e le altre notizie della giornata

Meloni La Russa ANSA

Il racconto della giornata di venerdì 31 marzo 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La destra in Italia vuole superare la Repubblica nata dalla Resistenza e basata sui valori dell’antifascismo per dare vita a una Repubblica in cui i post fascisti siano legittimati a governare e abbiano anche un’egemonia politica e culturale. Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping, mentre Zelensky è stato a Bucha per commemorare l’anniversario dalla liberazione del sobborgo di Kiev. L’udienza per l’incriminazione di Donald Trump nel caso Stormy Daniels è stata fissata per martedì pomeriggio: l’ex presidente non sarà ammanettato, ma dovrà lasciare le sue impronte digitali e farsi scattare le foto segnaletiche. Il tasso generale di inflazione cala grazie al calo del prezzo dell’energia, ma continuano a crescere i prezzi dei beni di largo consumo e la cosiddetta inflazione di fondo.

La Russa riscrive la storia dell’attentato di via Rasella

Per Ignazio La Russa “via Rasella è stata una pagina tutt’altro che nobile della Resistenza”. In un’intervista, il presidente del Senato è tornato su quanto detto una settimana fa da Giorgia Meloni sulle Fosse Ardeatine, ribadendo la tesi della destra che l’eccidio del marzo 1944 è colpa dei partigiani. Il presidente del Senato dimostra di dimenticare che l’esercito nazista colpito dall’azione dei partigiana stava occupando Roma, facendo rastrellamenti di ebrei e antifascisti che poi venivano deportati nei lager. L’Associazione partigiani, l’Anpi, ha condannato le frasi di La Russa definendole “indegne, un ennesimo tentativo di assolvere il fascismo e delegittimare la Resistenza”. Mattia Guastafierro ha intervistato il partigiano Angelo Nazio, 97 anni, combattente della ottava zona dei Gap di Roma durante la Resistenza:


 

Il revisionismo storico della destra al potere

L’uscita di La Russa mostra la mancanza di cultura istituzionale della seconda carica dello Stato, un ruolo che viene usato dalla destra come strumento per portare avanti un preciso progetto politico e culturale.

(di Michele Migone)

Ignazio La Russa l’aveva fatto già capire con chiarezza nel suo discorso di insediamento a Palazzo Madama: la destra al potere vuole superare la Repubblica nata dalla Resistenza e basata sui valori dell’antifascismo per dare vita a una Repubblica in cui i post fascisti non solo siano legittimati a governare ma che abbiano anche un’egemonia politica e soprattutto culturale che permetta loro di modellare la Nazione – come la chiama Giorgia Meloni – sulla base dei loro valori reazionari.
Per dare ossigeno a questo progetto il revisionismo storico è uno degli ingredienti principali, come lo è l’occupazione di alcuni settori chiave per conquistare un consenso a lungo termine, dalla scuola pubblica alla televisione di stato. Per la destra anche le istituzioni devono essere piegate a questo progetto politico: compresa la seconda carica dello Stato, la Presidenza del Senato. Ignazio La Russa la usa come cassa di risonanza per riscrivere la storia, intervenire nel dibattito politico e culturale, indirizzarlo verso gli obiettivi e i valori della destra.
In qualche occasione ha anche rivendicato questa sua modalità. Per Fratelli d’Italia il compimento di questo progetto è la riforma presidenziale. Una nuova forma di governo sarebbe la vera cesura con la Repubblica nata dalla Resistenza e segnerebbe quel passaggio d’epoca a cui i post fascisti aspirano. Le parole di Giorgia Meloni sulle Fosse Ardeatine e quelle di Ignazio La Russa su via Rasella sono parte integrante di questo progetto.

Cosa succederà dopo l’incriminazione di Donald Trump

L’udienza per l’incriminazione di Donald Trump nel caso Stormy Daniels è stata fissata per martedì pomeriggio. L’ex presidente non sarà ammanettato, ha fatto sapere il suo avvocato, ma dovrà lasciare le sue impronte digitali e farsi scattare le foto segnaletiche. L’avvocato Joe Tacopina ha anche già annunciato che non ci sarà nessun patteggiamento quando martedì si costituirà in tribunale per l’incriminazione nel caso Stormy Daniels.
Dopo la notizia, da parte repubblicana c’è già stata un’ampia levata di scudi contro l’incriminazione mentre per il momento i Democratici mantengono la linea del “no comment”, come ha fatto lo stesso presidente Joe Biden. Il portavoce della Casa Bianca ha detto che Biden ha appreso la notizia dai media. Come è stata vissuta l’incriminazione di Trump a New York? Sentiamo Marina Catucci, corrispondente del Manifesto:


 

Il nuovo tentativo europeo di convincere Xi Jinping a parlare con Zelensky

Il premier spagnolo Pedro Sanchez oggi ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping. Sanchez è stato il primo leader europeo a visitare Pechino dall’inizio della guerra, mentre la settimana prossima andranno in Cina anche il presidente francese Macron e la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen. Sul contenuto del bilaterale di oggi non è trapelato molto, se non che Sanchez avrebbe cercato di convincere Xi a parlare con Zelensky. Il servizio del nostro collaboratore da Madrid Giulio Maria Piantadosi:

Oggi intanto il consigliere della presidenza ucraina ha definito inammissibile la tregua proposta dal presidente bielorusso Lukaschenko. “Qualsiasi cessate il fuoco significa il diritto della Russia di rimanere nei territori occupati”, ha detto Podolyak.

Zelensky a Bucha per l’anniversario della liberazione del sobborgo di Kiev

Zelensky oggi è stato a Bucha per commemorare l’anniversario dalla liberazione del sobborgo di Kiev. “Un simbolo delle atrocità dell’esercito del Paese occupante. Non perdoneremo mai”, ha detto.

(di Martina Stefanoni)

Oggi Bucha è una città che cerca di recuperare la normalità perduta. I negozi sono aperti, la vita è ripresa quasi regolare, ad ogni angolo della città ci sono lavori di ricostruzione, mentre quelli di pulizia dalle macerie sono quasi finiti. E pian piano, una dopo l’altra, tantissime associazioni umanitarie hanno iniziato a lavorare per ricostruire una comunità. In questo anno, dalla sua liberazione, Bucha è diventata un simbolo. Tutti i politici e i leader mondiali che hanno visitato l’Ucraina sono stati portati nel sobborgo di Kiev a toccare con mano il dolore provocato dall’invasione russa. Bucha è un simbolo dolente, ma come tutti i simboli, il tempo – a volte – tende a svuotarli. Vederla oggi, con il cielo azzurro e i prati verdi e ordinati, può far credere per un secondo che tutto si sia sistemato. Ma la guarigione della città è solo in superficie. Le cicatrici, i traumi, i ricordi e il dolore per le persone perse sono ancora lì e difficilmente se ne andranno.
“Quando Bucha è stata liberata, abbiamo visto che il diavolo non era da qualche parte là fuori ma a terra” ha detto oggi Zelensky in occasione dell’anniversario della liberazione, ricordando le file di cadaveri lasciati dalle truppe russe per le strade della città quando l’hanno lasciata. Una devastazione che anche anche un rapporto dell’Onu ha documentato: nei primi mesi dell’occupazione l’esercito russo ha ucciso più di 400 civili nei sobborghi di Kiev, quasi 200 solo a Kiev. Si parla di esecuzioni sommarie di donne uomini e bambini, che per chi è rimasto sono genitori, figli, amici. E questo, un anno dopo, è ancora difficile da superare.

Scende il tasso di inflazione, ma il carrello della spesa continua a salire

(di Massimo Alberti)

Il tasso generale di inflazione cala grazie al calo del prezzo dell’energia, ma continuano a crescere i prezzi dei beni di largo consumo e la cosiddetta inflazione di fondo, quella al netto dei costi dell’energia su cui la BCE basa le sue decisioni.
I numeri: inflazione al 7,7% dal 9,2% di febbraio, Il cosiddetto carrello della spesa, i beni alimentari, per la cura della casa e della persona crescono ancora del 12,7%. La cosiddetta inflazione di fondo sale al 6,4%, avvicinandosi a quella generale ed evidenziando così la natura speculativa dell’aumento dei prezzi, come chiaro ormai anche alle banche centrali.
Ieri il Financial Times riportava la notizia che le banche centrali stanno tenendo d’occhio le imprese che usano l’inflazione per aumentare i margini di profitto – a livelli record da decenni – generando a loro volta inflazione. Non solo quindi speculando sull’aumento dei prezzi, ma essendone esse stesse causa. Una sorta di “moral suasion” perché questa storia rischia di fare saltare il giochino dell’aumento continuo dei tassi contro l’inflazione. [CONTINUA A LEGGERE]

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 23/04 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 23-04-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 23/04 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 23-04-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 23/04/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 23-04-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 23/04/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 23-04-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Mitologia Popular di giovedì 24/04/2025

    Mitologia Popular esplora e racconta il folclore e la cultura popolare brasiliana: da miti e leggende come Saci Pererê, Mula sem cabeça, Cuca alla storia di piatti tipici come la feijoada o la moqueca, passando per la letteratura, il carnevale, la storia delle città più famose e la musica, ovviamente. Conduce Loretta da Costa Perrone, brasiliana nata a Santos che, pur vivendo a Milano da anni, è rimasta molto connessa con le sue origini. È autrice del podcast Lendas con il quale ha vinto gli Italian Podcast Award per il secondo anno consecutivo.

    Mitologia Popular - 23-04-2025

  • PlayStop

    News della notte di mercoledì 23/04/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 23-04-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di mercoledì 23/04/2025 - ore 21:29

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 23-04-2025

  • PlayStop

    Il giusto clima di mercoledì 23/04/2025

    Ambiente, energia, clima, uso razionale delle risorse, mobilità sostenibile, transizione energetica. Il giusto clima è la trasmissione di Radio Popolare che racconta le sfide locali e globali per contrastare il cambiamento climatico e ridurre la nostra impronta sul Pianeta. Il giusto clima è realizzato in collaborazione con è nostra, la cooperativa che produce e vende energia elettrica rinnovabile, sostenibile, etica. In onda tutti i mercoledì, dalle 20.30 alle 21.30. In studio, Gianluca Ruggieri ed Elena Mordiglia. In redazione, Sara Milanese e Marianna Usuelli.

    Il giusto clima - 23-04-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di mercoledì 23/04/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 23-04-2025

  • PlayStop

    Esteri di mercoledì 23/04/2025

    1- “ A Gaza, un incubo senza fine “. L’allarme lanciato oggi da Oxfam di fronte ad uno dei momenti più drammatici dal 7 ottobre 2023. ( Paolo Pezzati – OXFAM) 2-” consegnate gli ostaggi, dimettetevi dal potere “ Attacco senza precedenti di Abu Mazen contro la leadership di Hamas. Il presidente dell’ANP ha accusato il movimento islamista di aver dato a Israele il pretesto per radere al suolo la Striscia. ( Laura Silvia Battaglia) 3-Ucraina. Nuove pressioni degli Stati Uniti sul Zelensky. Il punto di Esteri con Lorenzo Cremonesi. 4-Diario americano. L’ennesimo Dietrofront di Donald Trump dopo il crollo dei mercati: ora promette che non licenzierà più il presidente della Federal Reserv Jerome Powell. ( Roberto Festa) 5--Romanzo a fumetti: La forza degli eroi il Graphic novel di David Sala. ( Luisa Nannipieri)

    Esteri - 23-04-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di mercoledì 23/04/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 23-04-2025

  • PlayStop

    Doppio Click di mercoledì 23/04/2025

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni settimana, dal lunedì al giovedì, approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 23-04-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di mercoledì 23/04/2025

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

    Vieni con me - 23-04-2025

  • PlayStop

    Dente presenta il nuovo disco Santa Tenerezza

    Dente, ospite oggi a Jack, è stato protagonista di una lunga chiacchierata con Matteo Villaci. Si è parlato di molte cose, di tempo, di notte, di musica, di generazioni, ma soprattutto di "Santa Tenerezza", il suo nuovo disco da cui ha anche suonato un paio di brani live.

    Clip - 23-04-2025

  • PlayStop

    Playground di mercoledì 23/04/2025

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per 90 minuti al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 16.30.

    Playground - 23-04-2025

Adesso in diretta