Approfondimenti

La nuova barbarie del governo nei confronti dei migranti, le tensioni tra Italia e Germania e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di venerdì 22 settembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Le persone che richiedono asilo in Italia e sono soggette a una procedura accelerata devono fornire un documento d’identità valido o versare una somma di quasi cinquemila euro per evitare di essere detenute in un Cpr. I finanziamenti alle Ong e le regole di Dublino sono i due temi al centro delle recenti tensioni tra Roma e Berlino. Papa Francesco si è recato a Marsiglia per partecipare agli incontri del Mediterraneo. L’esercito ucraino ha condotto un attacco missilistico sul quartier generale della flotta russa in Crimea. Il Consiglio d’Europa ha ammonito l’Italia per le frequenti archiviazioni nelle indagini preliminari di violenza sulle donne.

Migranti, 5000 euro per evitare i Cpr

Chi ha chiesto asilo in Italia, aspetta una risposta ed è sottoposto a una procedura accelerata dovrà presentare un documento d’identità valido o pagare quasi 5mila euro se vuole evitare di essere bloccato in un centro per migranti. La decisione è stata presa con il cosiddetto decreto Cutro, ma era passata inosservata finché poche ore fa il ministero dell’interno non ha fissato la cifra chiesta a questi migranti per non essere bloccati dalle autorità. Ne abbiamo parlato con Gianfranco Schiavone, presidente del Consorzio italiano di solidarietà.

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La decisione del governo sta causando proteste dall’opposizione, in particolare dal Pd. “Una crudeltà inumana” ha detto la segretaria Elly Schlein. Igor Taruffi fa parte della segreteria del partito e della giunta emiliana di Stefano Bonaccini, che oggi ha incontrato il ministro dell’interno Piantedosi per parlare innanzitutto dei nuovi Cpr annunciati dal governo.

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Le tensioni tra Italia e Germania sul tema immigrazione

(di Andrea Monti)
I finanziamenti alle Ong e le regole di Dublino. Ci sono questi due temi al centro dello scontro delle ultime ore tra Roma e Berlino. Oggi un portavoce del ministero degli esteri tedesco ha annunciato un finanziamento da centinaia di migliaia di euro a un’organizzazione che salva vite in mare, un fatto commentato con “stupore” sia dal ministro dell’interno italiano Piantedosi sia da indiscrezioni uscite da Palazzo Chigi, quindi dalla presidenza del consiglio. Sempre oggi la ministra dell’interno tedesca ha sottolineato che l’Italia non rispetta le regole di Dublino, che obbligano il primo paese di ingresso a farsi carico di chi entra nell’Unione europea. “Finché sarà così non accoglieremo altri rifugiati” ha detto la ministra. Ieri Sergio Mattarella aveva definito “preistoria” le regole di Dublino, parlando proprio accanto al presidente della Germania Steinmeier. Pochi giorni fa le accuse di Matteo Salvini alle istituzioni tedesche, che secondo lui darebbero “milioni alle ong per portare i migranti in Italia”. Nel 2024 ci saranno le elezioni europee e il tema dell’immigrazione sarà probabilmente ancora centrale. In questo contesto oggi un allarme è stato lanciato dal responsabile esteri dell’Unione, Josep Borrell, secondo cui le migrazioni potrebbero essere “una forza dissolvente” per la stessa Unione.

Papa Francesco a Marsiglia per gli incontri del Mediterraneo

“Impedire alle Ong di salvare i migranti in mare è un gesto di odio”. Così papa Francesco, in visita a Marsiglia per gli incontri del mediterraneo ha ringraziato chi ogni giorno attraversa il mare per soccorrere chi cerca di raggiungere l’Europa. Un duro attacco del pontefice ai governi che ostacolano il lavoro delle organizzazioni umanitarie, fatto in un viaggio che è forse il più politico del suo pontificato. “Salvare le vite in mare è un dovere” ha aggiunto Bergoglio davanti al Memoriale delle vittime del mare “il disinteresse condanna a morte con i guanti di velluto”.
Il servizio da Parigi

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L’attacco di Kiev al quartier generale della flotta russa

La Russia poco fa ha lanciato un grande attacco missilistico sulla città di Kremenchuk, nell’ucraina centrale, colpendo infrastrutture civili. L’amministrazione regionale ha parlato di almeno un morto e 15 feriti.
L’esercito ucraino, invece, oggi ha condotto un attacco missilistico sul quartier generale della flotta russa in Crimea. Kiev ha rivendicato l’attacco, definendolo un successo e promettendo che Sebastopoli verrà colpita nuovamente.
Intanto, mentre Zelensky è in Canada per la prima volta dall’inizio della guerra per incontrare il presidente Trudeau, dal campo arrivano notizie incoraggianti per la controffensiva ucraina. Secondo diverse fonti, l’esercito di Kiev sarebbe per la prima volta riuscito ad attraversare con i carri armati la terza linea difensiva russa nei pressi di Zaporizhzhia.
Ne abbiamo parlato con Francesco Strazzari, professore di relazioni internazionali all’università sant’anna di pisa.

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L’alleanza tra Pd e Cigl si rinsalda

(di Anna Bredice)
Una delle prime manifestazioni della neo segretaria Elly Schlein avvenne a Firenze accanto al segretario della Cgil Landini. Era sulla scuola, ma quel corteo molto partecipato segnò anche una ritrovata sintonia tra il Pd e la Cgil, che dura tuttora, un rapporto che era entrato in crisi negli anni, a favore invece di Conte che riuscì ad occupare agevolmente quello spazio. Ora tra Pd e Cigl l’alleanza si salda ancora di più con il ritorno di Sergio Cofferati, che ha ripreso la tessera del partito democratico dopo averlo abbandonato quando arrivò Renzi con il Job act. Adesso che Schlein ha deciso di dire chiaramente no alla legge renziana, aderendo al referendum, l’ex eurodeputato del Pd, ma soprattutto ex segretario della Cigl che portò tre milioni di persone al Circo Massimo a difesa dell’art. 18, torna annunciandolo a gran voce: “Ho rifatto la tessera perché la stagione del renzismo è finita”, ha detto ed è evidente che gli ex renziani che sono rimasti nel Pd non l’hanno presa bene e sarà un motivo in più di malumore nei confronti della segretaria. Ma il ritorno di Cofferati e il benvenuto che lo stesso Landini gli dà, “sarà un contributo importante”, dice il capo della Cigl, sembra dare più forza alle battaglie del partito democratico contro le scelte del governo di destra sui temi del lavoro e delle povertà nel paese, a pochi giorni dalla manifestazione prevista il 7 ottobre che la Cgil insieme a molte associazioni sta organizzando. Sono settimane importanti sul fronte della manovra economica, che pochissimo darà a chi ha più bisogno. L’incontro di questa mattina a Palazzo Chigi a sull’inflazione e l’aumento dei prezzi dei beni di consumo, del gas, della luce è stato finto dalla Cgil che ha partecipato alla riunione. Le promesse del governo si rivelano irrealizzabili, soprattutto sull’aumento degli stipendi, delle tredicesime, il rinnovo dei contratti, il taglio delle tasse sul lavoro, tutti punti sui quali il sindacato di Landini e il partito a cui si è reiscritto Cofferati potranno trovare una battaglia comune.

Violenza sulle donne, il Consiglio d’Europa ammonisce l’Italia

Sul tema della violenza sulle donne, il Consiglio d’Europa ammonisce l’Italia per le numerose archiviazioni in fase di indagini preliminari nei casi di violenza domestica e sessuale, per l’uso limitato degli ordini di protezione e per le loro violazioni. L’organo di Strasburgo ha sottolineato come la risposta delle autorità alle denunce delle donne sia inefficace e tardiva. Ora l’Italia ha sei mesi di tempo per fornire maggiori informazioni sui casi messi in luce e per spiegare le azioni concrete attuate e i progressi raggiunti. Sentiamo Marilisa D’Amico, professoressa ordinaria di Diritto Costituzionale dell’Università statale di Milano.

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    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 17-03-2025

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    Esteri di lunedì 17/03/2025

    1) Guerra in Ucraina, Trump e Putin ponti a parlare. Domani la telefonata tra Cremlino e Casa Bianca che potrebbe cambiare le sorti di Kiev. (Emanuele Valenti) 2) Stati Uniti, Trump deporta oltre 200 di migranti venezuelani utilizzando una legge del 1800. (Roberto Festa) 3) L’Organizzazione degli Stati americani cambia passo. Nell’epoca degli Usa di Trump, il nuovo segretario generale è il ministro degli esteri del progressista Suriname. (Alfredo Somoza) 4) Medio Oriente. Netanyahu licenzia il capo dello Shin Bet. Proteste in Israele contro una decisione che secondo Hareetz porterà a prendere controllo totale dei servizi segreti. (Gabriele Segre - Fondazione Dan Segre) 5) Serbia, dopo la manifestazione degli oltre 100mila studenti, il presidente promette elezioni. Ma non era questa la richiesta della piazza. (Giorgio Fruscione - Ispi) 6) In Ungheria continua la repressione della comunità lgbt. Il governo Orban presenta un disegno di legge per vietare il Pride. (Massimo Congiu) 7) Spagna, la storia di Noelia. Via libera alla richiesta di eutanasia di una ragazza tetraplegica di 24 anni, dopo che la sua vicenda era stata strumentalizzata dalle associazioni ultra-cattoliche. (Giulio Maria Piantadosi)

    Esteri - 17-03-2025

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    Poveri ma belli di lunedì 17/03/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 17-03-2025

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    Buoni pasto da fame e rinnovo del contratto: sciopero nelle librerie Feltrinelli

    La goccia che ha fatto traboccare il vaso sono stati i buoni pasto: “Abbiamo chiesto 1,50 euro in più, non la luna, ma l’azienda ci ha detto di volerli spalmare sui prossimi tre anni”. Il caro-vita però non aspetta e insieme ad altre questioni come il premio di risultato insufficiente, i ritmi di lavoro e il clima interno hanno portato a uno stallo nelle trattative per il rinnovo del contratto e a questa giornata di sciopero nazionale. Secondo i delegati in piazza l’adesione è stata dell’80% negli store più grandi e del 70% in quelli più piccoli. Il gruppo Feltrinelli ha ribadito la sua posizione: “Siamo aperti a proseguire la negoziazione con l’obiettivo di giungere a una soluzione condivisa e sostenibile sulle questioni ancora aperte”. Oggi ci sono stati una decina di presidi in altrettante città italiane convocati da Cgil, Cisl e Uil di categoria, noi siamo stati a quello di Milano, dove la manifestazione fuori dalla Fondazione Feltrinelli in via Pasubio è diventata un corteo fino agli uffici Feltrinelli di via Quadrio. Le interviste sono di Roberto Maggioni.

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