Approfondimenti

I presidi no Green Pass nei porti di Genova e Trieste, l’assassinio del deputato inglese David Amess e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di venerdì 15 ottobre 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La protesta contro il Green Pass non ha bloccato l’Italia. Nei porti di Trieste e Genova i marittimi hanno chiuso i varchi ma non c’è stato nessun problema nelle stazioni, nelle autostrade e nelle città. Forse il Covid se ne sta a poco a poco andando: i dati sul virus e sui casi gravi migliorano costantemente. Continua la tragedia dei morti sul lavoro. Oggi nel giro di poche ore un operaio è stato schiacciato da un muletto, un altro è stato travolto da una pala meccanica e un agricoltore è rimasto incastrato in un macchinario. In Inghilterra è stato ucciso una deputato conservatore durante un incontro con gli elettori. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Le manifestazioni no Green Pass

La protesta contro il green pass non ha bloccato il paese. Nel primo giorno in cui il certificato verde è diventato necessario per lavorare le proteste più consistenti sono state e sono ancora in corso ai porti di Trieste e Genova, tra poco ci andremo con i nostri inviati, per il resto i timori legati a blocchi sul trasporto locale e nel settore dell’autotrasporto non si sono verificati. Nessun problema dunque lungo le autostrade e nelle città hanno regolarmente funzionato tram, autobus e metropolitane. Oggi era anche il primo dei due giorni di mobilitazione proclamato dai no pass, sono state diverse le manifestazioni e i presidi in giro per l’italia ma con una bassa partecipazione. A Roma l’appuntamento era al Circo Massimo, in diretta il nostro inviato Luigi Ambrosio

Hanno chiesto e ottenuto il Circo Massimo per una prova di forza che è fallita. Gli organizzatori dal palco hanno gridato “siamo diecimila” ma le persone in piazza saranno state un paio di migliaia al massimo per la manifestazione no Green Pass – no vax che ha seguito quella violenta della scorsa settimana.
Clima da sorrisi tirati, da applausi polemici e da fischi rabbiosi. Soprattutto, i fischi, contro la Cgil e gli altri sindacati. Sabato scorso la sede della Cgil è stata assaltata dai fascisti che erano alla testa del corteo. Domani ci sarà la risposta dei sindacati in piazza, oggi i no green pass – no vax hanno dovuto soprattutto difendersi. “Noi non siamo violenti” urlavano dal palco, mentre giù dal palco ipotizzavano di poliziotti infiltrati per sobillare e facinorosi mescolati. “Come negli anni settanta, la strategia della tensione” dice uno al microfono. “Traditori, traditori, venduti, venduti” risponde la piazza quando viene nominato il sindacato. Rabbia che si scatena contro i giornalisti: “I media sono terroristi,  non ti arrabbiare ho detto terrorista mica testa di…”. Contro Draghi. Contro “i malvagi che pagheranno”. Sventolano i tricolori, le bandiere sovraniste di Italexit, quelle da corteo leghista come il leone di San Marco, un “difendiamo la Costituzione” con un guerriero medievale in armi. Applausi per i portuali di Trieste, per la “classe operaia”. Ma la lotta no Green Pass oggi a Roma è stata solo lo sfondo della parete. Nel mirino c’erano i sindacati e il Governo. E rapidamente si è sovrapposta la polemica contro i vaccini, in una piazza dove tutti erano ammassati e senza mascherine.
“Io ho fatto il vaccino e pure i miei figli” dice uno mentre un altro spiega che il problema è il progetto per ridurre la popolazione mondiale a tre miliardi. Dal palco scandiscono:
“i nostri eroi sono i medici che hanno curato le persone e non le hanno uccise negli ospedali” e promettono “pagheranno per quello che  hanno fatto” e “giù le mani dai nostri bambini”.
Ancora applausi per i lavoratori e finale con “oggi è l’inizio di una guerra”.
Poi, tutti a casa.
E domani?
“Domani non abbiamo l’autorizzazione, c’è la Cgil”.

E nel presidio romano tra le bandiere che sventolavano molte aveva stampata la scritta Io sto con l’avvocato Polacco. SI tratta di Edoardo Polacco, penalista di Taranto che esercita a Roma, diventato famoso con i suoi video prima contro il lock down, poi contro i vaccini e ora contro il green pass, che oggi ha aperto proprio il comizio di Roma. Ascoltiamo alcuni brani del suo intervento.

A Milano questa sera c’è stato un corteo dei no pass, circa 500 le persone che hanno manifestato da Piazza Fontana al Duomo. Nell’arco della giornata diversi i presidi sparsi per la città, questa mattina anche un corteo degli studenti universitari a cui poi si sono uniti lavoratori di Atm e Amsa l’azienda dei rifiuti. Si temevano disagi sul settore trasporti ma il servizio Atm, tram, bus e metropolitane) e Tre Nord è stato pressochè regolare. Come dicevamo le proteste più partecipate sono state ai Porti di Trieste e Genova dove i marittimi hanno chiuso i varchi.
Andiamo a Trieste con il nostro inviato Luca Parena

Ora ci spostiamo a Genova con Alessandra Fava dove sono ancora in corso i presidi ai varchi.

 

Morti sul lavoro, altre tre vittime in poche ore

Oggi in poche ore è arrivata notizia di tre morti sul lavoro. In due casi si tratta di operai: Gianuario Derudas, 43 anni, schiacciato da un muletto in un centro di raccolta rifiuti a Sassari, e Luigi Riefolo, 62 anni, investito da una pala meccanica nel piazzale di un’azienda a Barletta. La terza vittima è un agricoltore di 49 anni di cui non si sa il nome. L’uomo sarebbe rimasto incastrato in un macchinario a Disvetro di Cavezzo, nel modenese. Proprio oggi il governo ha approvato un decreto con diverse misure in tema di sicurezza del lavoro. Le aziende in cui saranno accertate gravi violazioni potranno essere fermate subito, non solo in caso di recidiva come succedeva finora. La sospensione scatterà anche se sarà trovato almeno il 10% di personale in nero, invece del 20% che era necessario. Lele Liguori ha chiesto una prima valutazione su questi provvedimenti a Rossana Dettori, segretaria confederale della Cgil

 

Regno Unito, ucciso a coltellate un deputato conservatore


In Inghilterra oggi è stato ucciso un deputato conservatore, David Amess. Aveva 69 anni. La polizia ha arrestato un uomo accusato di averlo accoltellato: un assassinio che ricorda quello della parlamentare laburista Jo Cox, avvenuto 5 anni fa. L’aggressione è avvenuta durante un incontro tra Amess e il suo elettorato dentro una chiesa nell’Essex, nella parte meridionale del paese. Le indagini sono guidate dall’antiterrorismo. Il premier Boris Johnson si è detto scioccato e la bandiera nazionale è stata abbassata a mezz’asta fuori da Downing Street, la residenza ufficiale del primo ministro.

 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

in Italia  l’andamento della diffusione del covid continua a migliorare. Secondo il monitoraggio settimanale di ministero e istituto superiore di sanità diminuiscono sia le persone ricoverate, sia il numero di casi accertati ogni 100mila abitanti, anche se aumenta leggermente l’indice di contagio rt. “L’Italia ha una circolazione del virus tra le più contenute in Europa”, ha detto il presidente dell’istituto Silvio Brusaferro. Per quanto riguarda i dati quotidiani, oggi sono state comunicate 2732 infezioni con 42 morti. Le persone positive su quelle che hanno fatto il tampone sono lo 0,5%.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Edizione di sabato 23/11 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 23-11-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 23/11/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 23-11-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 22/11/2024 delle 19:50

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 22-11-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 23/11 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 23-11-2024

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 23/11/2024

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 23-11-2024

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 23/11 07:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 23-11-2024

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 23/11/2024

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 22-11-2024

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 22/11/2024

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 22-11-2024

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 22/11/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 22-11-2024

  • PlayStop

    Psicoradio di venerdì 22/11/2024

    Psicoradio, avviata nel 2006 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna e Arte e Salute Onlus, è una testata radiofonica dedicata alla salute mentale. Include un corso triennale per utenti psichiatrici, guidato dalla prof. Cristina Lasagni, e una programmazione che esplora temi psicologici attraverso vari registri: poetico, informativo, ironico e autobiografico. Psicoradio ha realizzato oltre 220 trasmissioni nazionali, campagne di sensibilizzazione e convegni su temi di salute mentale.

    Psicoradio - 22-11-2024

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 22/11/2024

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 22-11-2024

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 22/11/2024

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 22-11-2024

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 22/11/2024

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 22-11-2024

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 22/11 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 22-11-2024

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 22/11/2024

    1) Le minacce di Mosca. “il lancio del missile ipersonico di ieri è stato un successo, continueremo i test” ha detto Putin, mentre il premier polacco Tusk avverte: il rischio di conflitto globale è serio. (Lorenzo Cremonesi - Corriere della Sera) 2) Il mandato d’arresto per Netanyahu non ferma il massacro. A Gaza 38 morti da questa mattina. Il mondo si divide su come comportarsi davanti alla decisione della corte penale internazionale, ma i paesi che la riconoscono hanno degli obblighi giuridici. (Chantal Meloni - Università degli studi di Milano) 3) Stati Uniti. Donald Trump nomina Pam Bondi procuratrice generale dopo il ritiro di Matt Gaetz per gli scandali sessuali (Roberto Festa) 4) La polizia brasiliana incrimina formalmente l’ex presidente Bolsonaro per tentato colpo di stato. Se riconosciuto colpevole, potrebbe rischiare fino a 20 anni di carcere. (Luigi Spera) 5) A Buenos Aires femministe di Non Una di Meno e Nonne di Plaza de Majo insieme contro la violenza sulle donne e le politiche del governo di Milei. (Andrea Cegna) 6) Storie Estreme. Il caso Shell e il futuro della lotta ai combustibili fossili (Sara Milanese) 7) Mondialità. Il cacao e il caffè sono ancora insostenibili (Alfredo Somoza)

    Esteri - 22-11-2024

  • PlayStop

    Putin avverte: la Russia continuerà a testare altri missili ipersonici

    Il presidente russo Vladimir Putin questa sera è tornato a parlare del missile Oreshnik lanciato ieri su Dnipro, in Ucraina. Il capo del Cremlino ha detto che il test del missile ipersonico è stato un successo ed ha avvertito che la Russia continuerà a testarne altri. Putin ha anche detto di aver ordinato la "produzione in serie" di questo tipo di missili che – ha detto - "Nessun sistema al mondo è capace di intercettare”. Il comandante delle truppe missilistiche russe ha anche detto che questi missili possono raggiungere obiettivi in tutta Europa. Queste dichiarazioni arrivano nel contesto di un’escalation del conflitto che lo stesso Putin ha definito “quasi globale”. Oggi il premier polacco Donald Tusk ha detto che le ultime ore dimostrano che la minaccia di un conflitto globale è seria e reale. Abbiamo raggiunto a Kiev l’inviato del Corriere della Sera Lorenzo Cremonesi e gli abbiamo chiesto come è stato visto il lancio di questo missile in Ucraina.

    Clip - 22-11-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 22/11/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 22-11-2024

Adesso in diretta