Approfondimenti

La riapertura del valico di Kerem Shalom, il veto di Orbán sugli aiuti all’Ucraina e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di venerdì 15 dicembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Israele ha acconsentito all’apertura di un nuovo valico per l’ingresso di aiuti nella striscia, ma a Gaza si continua a morire e i bombardamenti non si fermano. Il Consiglio europeo non ha trovato un accordo unanime sul bilancio europeo e vede ancora posizioni distanti sul patto di stabilità. E oggi da Viktor Orbàn è arrivato il veto che blocca i nuovi aiuti all’Ucraina. Banca d’Italia taglia ancora le stime sulla crescita del Pil nel 2024 a seguito dei “segnali di una più prolungata debolezza congiunturale”. Ad Atreju va in scena l’occupazione del potere, con la Rai che si conferma lo strumento privilegiato dalla destra meloniana per cercare di imporre la propria visione del mondo.

Un nuovo valico per far entrare gli aiuti a Gaza

La guerra a Gaza. Israele ha acconsentito all’apertura di un nuovo valico per l’ingresso di aiuti nella striscia. L’OMS ha definito la decisione un’ottima notizia. L’annuncio arriva al termine della visita nell’area del consigliere per la sicurezza statunitense Jake Sullivan: dopo i colloqui di ieri con i vertici israeliani, oggi Sullivan ha incontrato il presidente dell’autorità nazionale palestinese Abu Mazen, che ha chiesto la fine dell’aggressione e un cessate il fuoco immediato. Negli incontri con il presidente, il premier e i vertici delle forze armate israeliane, il consigliere statunitense avrebbe auspicato il passaggio dall’attuale fase di bombardamenti massicci a operazioni più mirate contro i vertici di Hamas al fine di ridurre il numero delle vittime civili.
Intanto, a Gaza, si muore. Oggi le operazioni dell’esercito di Tel Aviv si sono concentrate di nuovo sul sud della striscia: a Khan Yunis è stata bombardata una scuola dove avevano trovato rifugio gli sfollati. Il numero delle vittime è incerto: fonti mediche palestinesi parlano di almeno 30 morti. Negli attacchi contro Khan Yunis oggi un giornalista di al Jazeera è stato ucciso: era ferito e gli attacchi dell’esercito israeliano hanno impedito che fosse soccorso. Un altro giornalista di al Jazeera è rimasto ferito. Con i fatti di oggi sono 90 i reporter uccisi nella striscia dall’inizio delle operazioni.
Anche a Rafah ci sono stati oggi pesanti scontri nei quartieri periferici: chi vi aveva trovato rifugio sta scappando in queste ore verso il centro della città sperando sia più sicuro. A Rafah abbiamo raggiunto Mohammed, un cittadino palestinese:


 

Il veto di Orbán blocca i nuovi aiuti all’Ucraina

Il Consiglio europeo e il veto di Viktor Orban che blocca i nuovi aiuti all’Ucraina. Ieri il primo ministro ungherese aveva permesso l’avvio dei negoziati per l’ingresso di Kiev nella Ue, dicendosi contrario ma allontanandosi al momento del voto, consentendo ai capi degli altri Paesi di approvare l’inizio delle trattative senza l’unanimità prevista in casi come questo. Oggi però Orban ha minacciato di bloccare comunque il percorso di adesione e ha appunto messo il veto sulla revisione del bilancio europeo, con nuovi fondi all’Ucraina per 50 miliardi. Nel pomeriggio la presidente della Commissione europea Von der Leyen, il Ministero degli esteri di Kiev e il presidente francese Macron hanno espresso fiducia sul fatto che la situazione si sblocchi a inizio anno, in un nuovo vertice. Al momento però i finanziamenti rimangono fermi e Orban dice che lo resteranno finché l’Ungheria non riceverà i fondi europei destinati a Budapest, ma congelati per le violazioni dello Stato di diritto nel Paese. Pier Virgilio Dastoli è presidente di Movimento europeo Italia:

Mentre Macron oggi ha invitato Putin a chiamarlo se vuole parlare di pace in Ucraina, le autorità di Kiev continuano ad aspettare anche nuovi aiuti dagli Stati Uniti, dove il problema è il partito repubblicano che blocca i finanziamenti per Kiev. Oggi si è saputo che il Senato di Washington potrebbe votare su questo la prossima settimana. Francesco Strazzari insegna relazioni internazionali alla scuola universitaria Sant’Anna di Pisa:


 

Meloni torna da Bruxelles con magri risultati

(di Anna Bredice)

Un bilancio in chiaro e scuro. Lo dice la stessa Giorgia Meloni a conclusione del Consiglio europeo, che non ha trovato un accordo unanime sul bilancio europeo e vede ancora posizioni distanti, lo dice sempre la presidente del Consiglio, sul patto di stabilità. Giorgia Meloni torna in Italia per andare subito dopo ad essere celebrata nella festa di partito, ma porta con sé magri risultati e difficoltà anche nella sua stessa maggioranza, con una legge di bilancio che crea malumori soprattutto tra i suoi, che si considerano solo come semplici votanti, senza parte in causa. In Europa le distanze sul Patto di stabilità di rifletteranno la prossima settimana all’Ecofin. Meloni evita di parlare di veto, ma fa capire che è difficile al momento votare questa proposta. Sul Mes ritiene che sia argomento solo italiano, ma prima o poi dovrà confrontarsi in Parlamento e dire cosa vuole fare, soprattutto a Matteo Salvini che le chiederà conto dei risultati, per dare benzina alla sua personale campagna elettorale.

Bankitalia taglia le stime sul Pil nel 2024

Una doccia fredda per il governo italiano proprio in vista di quello che succederà l’anno prossimo per le conseguenze del nuovo patto di stabilità. Banca d’Italia taglia ancora le stime sulla crescita del Pil nel 2024 a seguito dei “segnali di una più prolungata debolezza congiunturale”. La stima è +0,6% contro il +0,8% dell’ipotesi precedente. Il Pil tornerà a crescere sopra l’1%, ma questo dipenderà dall’eventuale taglio dei tassi della BCE. Bankitalia conferma anche una più rapida discesa dell’inflazione. Oggi l’Istat ha rettificato i dati su novembre: a novembre meno mezzo punto su ottobre, nel complesso più 0,7% sull’anno. Ma continua a restare elevato il peso dell’inflazione sugli alimentari.

L’occupazione del potere in scena ad Atreju

(di Luigi Ambrosio)

Ad Atreju va in scena l’occupazione del potere. Si sentono tanto sicuri che un dirigente Rai può permettersi di andare sul palco della festa di Fratelli d’Italia e affermare senza mezzi termini la sua militanza nel partito. E le sue scuse, oggi, dopo essere stato ripreso dalla presidente della Rai, sono il classico passo indietro formale e rivendicazione sostanziale: “Avete estrapolato le mie parole dal contesto”, ha detto Paolo Corsini.
Del resto la Rai è lo strumento privilegiato dalla destra meloniana per cercare di imporre la propria visione del mondo. Parlavamo ieri delle fiction su Mussolini, le foibe, Marinetti, D’Annunzio. E oggi un uomo molto ascoltato da Meloni come Alessandro Giuli, piazzato alla guida del museo Maxxi di Roma, ha sostenuto: “La sinistra ha perso la sua forza propulsiva perdendosi nei canoni della cultura woke e della cancel culture”. Mentre il ministro della cultura Sangiuliano ha attaccato, ma questo ormai è un classico facile facile, il “politicamente corretto”. “La pluralità è una ricchezza e dobbiamo difenderla. Ma dobbiamo anche difenere la nostra identità” ha detto il ministro. Proponendo così una contrapposizione pericolosa.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 14/03 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 14-03-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 14/03 09:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 14-03-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 13/03/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 13-03-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 14/03/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 14-03-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Il giorno delle locuste di venerdì 14/03/2025

    Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Gianmarco Bachi e Andrea Di Stefano si addentrano nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

    Il giorno delle locuste - 14-03-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di venerdì 14/03/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 14-03-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di venerdì 14/03/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 14-03-2025

  • PlayStop

    Blues e dintorni di venerdì 14/03/2025

    "Blues e dintorni" vuole essere un programma dove il termine blues sta soprattutto a significare musica dell'anima, non necessariamente espressa in dodici battute. Questo vuol dire che ci sarà anche canzone d'autore, dialettale e magari anche elettronica se il principio di fondo verrà rispettato. Insomma musica circolare purchè onesta e genuina che prevede anche ospiti in studio qualora ce ne sia la possibilità. Un'ora di chiacchiere (poche) e musica (tanta) per addentrarci lentamente nella notte. FOTO|  Rodrigo Moraes  from São Paulo, brazil, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

    Blues e dintorni - 13-03-2025

  • PlayStop

    Labirinti Musicali di giovedì 13/03/2025

    "Labirinti Musicali" ideato dalla redazione musicale classica di Radio Popolare, in ogni episodio esplora storie, aneddoti e curiosità legate alla musica attraverso racconti che intrecciano parole e ascolti. Non è una lezione, ma una confidenza che guida l’ascoltatore attraverso percorsi musicali inaspettati, simili a un labirinto. Il programma offre angolazioni nuove su dischi, libri e personaggi, cercando di sorprendere e coinvolgere, proprio come un labirinto acustico da esplorare.

    Labirinti Musicali - 13-03-2025

  • PlayStop

    News della notte di giovedì 13/03/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 13-03-2025

  • PlayStop

    Live Pop di giovedì 13/03/2025

    Ogni giovedì alle 21, l’auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare ospita concerti, presentazioni di libri, reading e serate speciali aperte al pubblico.

    Live Pop - 13-03-2025

  • PlayStop

    Uscita di Sicurezza di giovedì 13/03/2025

    La trasmissione in collaborazione con la Camera del Lavoro di Milano che racconta e approfondisce con il vostro aiuto le condizioni di pericolo per la salute e la sicurezza che si vivono quotidianamente nei luoghi di lavoro. Perché quando succede un incidente è sempre troppo tardi, bisognava prevedere e prevenire prima. Una questione di cultura e di responsabilità di tutte e tutti, noi compresi. con Stefano Ruberto, responsabile salute e sicurezza della Camera del Lavoro di Milano.

    Uscita di Sicurezza - 13-03-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di giovedì 13/03/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 13-03-2025

Adesso in diretta