Approfondimenti

È guerra tra Israele e Gaza, la manifestazione della Cgil a Roma, il terremoto in Afghanistan e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di sabato 7 ottobre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Tra Israele e Gaza è scoppiata la guerra. Tutto è partito questa mattina dopo l’invio dalla striscia di Gaza di missili verso Israele. In Afghanistan c’è stato un terremoto di magnitudo 6.3 e secondo le Nazioni Unite sono morte almeno 320 persone. La zona è a una quarantina di km dalla città occidentale di Herat, vicino al confine con l’Iran. Lo scorso anno in un’altra area dell’Afghanistan, quella orientale di Paktika, c’era stato un sisma di magnitudo 5.9 che aveva causato la morte di oltre mille persone.

Tra Israele e Gaza è scoppiata la guerra

Tra Israele e Gaza è scoppiata la guerra. Non è un’operazione militare, non è un raid isolato. Sia il primo minsitro israeliano Nethanyhau che il capo di Hamas hanno usato la parola “guerra” e hanno assicurato che non si fermeranno fino a quando non vinceranno. Tra i 2000 e i 5mila missili sono stati lanciati questa mattina molto presto. Una vastissima offensiva, non solo con razzi, ma anche con un’operazione via terra oltre i confini della striscia. E questa è la cosa veramente senza precedenti, diversi miliziani di Hamas – infatti – sono entrati nel territorio israeliano e hanno occupato alcuni villaggi. Civili e soldati israeliani sono stati presi in ostaggio – almeno 50 secondo israele – e sono stati portati dentro i confini della striscia di Gaza. Sono in corso da tutto il giorno i combattimenti tra i miliziani di hamas e l’esercito israeliano nei kibbutz a ridosso della striscia. Ci sono diverse vittime, almeno 198 da parte palestinese e 150 da parte israeliana. I feriti sono più di 1600 dentro la striscia, 900 tra gli israeliani. E’ veramente una situazione senza precedenti. Israele ha risposto subito questa mattina lanciando numerosi e intensi raid aerei sulla striscia di gaza, come ci ha raccontato Fatima, una cittadina palestinese che vive lungo la line del confine della striscia.

Come dicevamo poco fa l’attacco di questa notte di Hamas ha colto israele totalmente di sorpresa. Sentiamo Svi Shuldiner, analista israeliano che abbiamo raggiunto a Gerusalemme

Poco fa Israele ha bloccato la fornitura d’acqua sulla striscia di Gaza nuove sirene di allarme hanno ricominaciato a suonare questa sera a Tel Aviv e nella zona centrale di Israele per i razzi lanciati da Gaza.
La situazione è in continua evoluzione. Oggi Netanyahu intervenendo in apertura della riunione d’emergenza di sicurezza ha chiesto a Israele di stare uniti e ha detto che il Paese ora si concentra su tre obiettivi, che riporto come li ha detti lui:

– liberare le aree colpite dai militanti e ripristinare la sicurezza
– far pagare un prezzo enorme al nemico di Israele
– e rinforzare la presenza militare in altre aree in modo che nessuno commetta l’errore di unirsi alla guerra

Cosa dobbiamo aspettarci da Israele, quali saranno le prossime mosse? Sentiamo Davide Lerner giornalista esperto di Israele

Rivendicando l’attacco il capo di Hamas ha detto che quello di oggi è il giorno “della grande rivoluzione”, ma perché questo attacco così ampio arriva proprio oggi, sentiamo Lorenzo Cremonesi del Corriere della Sera

A Roma oggi la manifestazione della Cgil contro il governo

(di Alessandro Braga)

Chi temeva che una chiamata in piazza così generica, insieme per la Costituzione, potesse suonare troppo retorica, e demotivare alla partecipazione, si è dovuto ricredere. Una piazza così piena non si vedeva da anni. È lo stesso Maurizio Landini, all’inizio del suo intervento dal palco di piazza san Giovanni, a sottolinearlo: “Fatico a trovare le parole perché l’emozione è enorme nel vedere questa piazza enorme”, scandisce il leader della Cgil. Applausi a scena aperta di chi, non tutti i partecipanti, è riuscito a entrare nella piazza. Le vie attorno a san Giovanni sono piene, segno che la chiamata a seguire la “via maestra” è stata colta. Ci sarà il balletto dei numeri, certo, ma un segnale è stato dato. Il bisogno di un’opposizione c’è, almeno per chi oggi ha riempito la capitale. “i principi della Costituzione devono essere attuati”, dice Landini in un intervento a tutto tondo, che tocca una per una le tante istanze portate in piazza. Dalla pace al rafforzamento della sanità pubblica, dalla lotta alla precarietà alla difesa dei diritti civili e sociali. L’applauso più forte arriva quando il segretario della Cgil dice che il salario minimo va introdotto, e subito, perché una paga di 4, 5, 6 euro l’ora è una paga da fame. Le opposizioni parlamentari, presenti in piazza ma non sul palco, applaudono. Ma la piazza romana di oggi è stata di più di una semplice piazza di protesta. “Questa è la piazza di chi vuole unire ciò che è diviso”, dice Landini. Anche qui, gli applausi si sprecano. L’opposizione sociale oggi ha provato a compattarsi, quella politica ha ascoltato. L’importante, dice Landini, è “che la politica torni a occuparsi della vita delle persone”. Chissà.

Il video della giudice Apostolico diffuso da Salvini sarebbe stato registrato da un carabiniere “senza alcuna finalità”

Nel tardo pomeriggio l’agenzia Ansa ha scritto di aver saputo da “fonti qualificate” che il video della giudice Iolanda Apostolico diffuso da Matteo Salvini sarebbe stato registrato con un cellulare da un carabiniere, “senza alcuna finalità” secondo l’espressione usata dall’agenzia. Sempre secondo l’Ansa il filmato “non sarebbe mai stato allegato ad atti interni o a informative all’autorità giudiziaria e solo alcuni giorni fa sarebbe stato condiviso con una ristretta cerchia di persone”. Da capire come sarebbe poi arrivato al capo della Lega, che continua a chiedere le dimissioni della magistrata. Nel video, che è del 2018, si vede la giudice durante una manifestazione per chiedere di far sbarcare i migranti bloccati sulla nave Diciotti proprio da Salvini, allora ministro dell’interno. La Lega sta usando questo filmato per cercare di delegittimare la magistrata, presa di mira per la sua bocciatura della cauzione da 5mila euro imposti dal governo ai richiedenti asilo per non essere trattenuti. La pubblicazione del video ha causato proteste dalle opposizioni, che hanno chiesto innanzitutto di sapere proprio da dove provenisse. Nelle scorse ore la polizia aveva smentito che fosse nei suoi archivi, ma un altro video – girato da Local Team – aveva mostrato l’uomo che ha fatto le riprese, che si trovava in un’area presidiata dalla polizia e in cui manifestanti e giornalisti non possono entrare.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 29/04 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 29-04-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 29/04 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 29-04-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 29/04/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 29-04-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 29/04/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 29-04-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    L'intervista al regista Steven Soderbergh

    “Black Bag”, il nuovo film di Steven Soderbergh, è una spy story ambientata a Londra con i due agenti segreti George e Kateryn Woodhouse, interpretati da Michael Fassbender e Cate Blanchett, nella missione di stanare una talpa nell’Agenzia d’Intelligence prima che possa attivare un pericolosissimo worm informatico. Ma come spesso accade nel cinema del regista Premio Oscar per “Traffic”, qui al terzo film scritto con David Koepp, la sceneggiatura è solo un pretesto per parlare in questa intervista di temi più profondi e per esprimere il suo dissenso nei confronti del potere. Come in questo momento di grande preoccupazione per la democrazia. L'intervista realizzata da Barbara Sorrentini.

    Clip - 29-04-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di martedì 29/04/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 29-04-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 29/04/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 29-04-2025

  • PlayStop

    Cult di martedì 29/04/2025

    Oggi a Cult: Piero Dorfles sul libro "Ambimblè" (Manni); Steven Soderbergh sul suo film "Black Bag"; Theo Teatrdo su "Concerto al buio" alla Fondazione Feltrinelli; la rubrica ExtraCult a cura di Chawki Senouci...

    Cult - 29-04-2025

  • PlayStop

    Pubblica di martedì 29/04/2025

    Finanza, banche, industria, governo e...cannoni. Il risiko bancario di questi giorni mostra l’attivismo straordinario dei grandi poli del credito e delle assicurazioni in Italia. Mediobanca, Generali, MPS e poi Unicredit e Intesa. Caltagirone e gli eredi di Del Vecchio. Il governo Meloni. Il campo da gioco è il triangolo Milano, Trieste e Roma. Chi comanderà sui miliardi dei “triestini” di Generali? Saranno ancora i “milanesi” di Mediobanca? Oppure saranni i “romani” Caltagirone e Delfin, con l’aiuto del governo Meloni? In questo caso Caltagirone e Delfin potrebbero finire per spartirsi un pezzo delle spoglie di una nuova Mediobanca, senza più le Generali in cassaforte. Manca solo Unicredit e, soprattutto, Intesa per capire se i cambiamenti saranno ancora più profondi. A fronte dell’attivismo bancario c’è poi un mondo industriale bloccato nella sua crisi. La produzione delle industrie italiane sembra non riprendersi più, cala da 25 mesi consecutivi. La politica industriale del governo è non-pervenuta. Unica speranza, le commesse militari, la spesa pubblica per la difesa che sosterrà un pezzo della ripresa dell’industria italiana. Ospiti a Pubblica Gianni Dragoni, giornalista del Fatto Quotidiano, esperto di economia e finanza; e Francesco Garibaldo, ricercatore, collabora con la Fiom Cgil su questioni di politica industriale.

    Pubblica - 29-04-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di martedì 29/04/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 29-04-2025

  • PlayStop

    A come America di martedì 29/04/2025

    Donald Trump e la svolta conservatrice della democrazia USA. A cura di Roberto Festa e Emanuele Valenti

    A come America - 29-04-2025

  • PlayStop

    Note dell’autore di martedì 29/04/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 29-04-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di martedì 29/04/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi ai microfoni di Radio Popolare. Condotta da Massimo Bacchetta, a cura di Massimo Alberti

    Tutto scorre - 29-04-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di martedì 29/04/2025

    Il Black Out nella Penisola Iberica, ancora oscure le cause, ma l'elettricità è tornata, il punto di Giulio Maria Piantadosi wapp da Madrid e l'analisi della fragilità delle reti di Alberto Berizzi, docente del Dipartimento energia del politecnico di Milano. I tre giorni di tregua di Putin e lo stallo con Trump nell'analisi di Emanuele Valenti. La strage di Monreale, dopo l'arresto di uno degli autori, raccontata da Davide Enia, drammaturgo, attore teatrale, scrittore e regista palermitano.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 29-04-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di martedì 29/04/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 29-04-2025

Adesso in diretta