Approfondimenti

La strage di Ustica, le indagini sull’incidente di Brandizzo, gli scontri a Tel Aviv e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di sabato 2 settembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Strage di Ustica, la premier Meloni e i suoi ministri sfidano l’ex premier Giuliano Amato, che ha apertamente accusato l’areonautica francese per l’incidente aereo nel quale morirono 81 persone. Da Parigi dopo anni di silenzi e depistaggi, arriva l’ennesimo no comment. Proseguono le indagini della procura di Ivrea per ricostruire la dinamica dell’incidente di Brandizzo. A sette anni dalla morte di Adama Traoré, il 24enne francese morto il 19 luglio 2016 durante l’arresto da parte di tre gendarmi, si sono chiuse le indagini: il gip ha archiviato il caso. Gli scontri a Tel Aviv e la guerra in Ucraina.

Strage di Ustica, Meloni: “Quelle di Amato sono deduzioni”

Le dichiarazioni di Giuliano Amato, a 40 anni dalla Tragedia di Ustica riaprono uno dei misteri più grandi della storia italiana. L’ex premier Amato, in un’intervista, ha apertamente accusato l’areonautica francese per l’incidente aereo nel quale morirono 81 persone. “Su questa tragedia la Francia ha fornito ogni elemento in suo possesso ogni volta che le è stato chiesto”. Ha commentato il minsitero degli esteri francese aggiungendo che la francia Resta a disposizione per lavorare con l’Italia se ce lo chiederà”.
La ricostruzione offerta da Amato, però, si spinge oltre, dicendo che la Francia aveva come obiettivo Gheddafi e che fu compiuto con la complicità di Nato e Stati Uniti. Abbiamo chiesto un commento su queste dichiarazioni a Cora Ranci, nostra collaboratrice e autrice del libro “Ustica: Una ricostruzione storica”

Le parole di Amato hanno generato numerose reazioni all’interno del governo italiano. Per la premier italiana Giorgia Meloni: “Quelle di Amato sono deduzioni, se ha elementi li metta a disposizione”. Salvini, invece, ha definito le dichiarazioni di Amato come di “inaudita gravità” chiedendo commenti dalle autorità francesi. Il ministro degli Esteri Tajani ha detto che quella offerta da Amato è solo la sue versione di privato cittadino e che sarà la magistratura a valutare. In più momenti, però la magistratura italiana ha indagato sulla posizione francese, ma tutte le inchieste sono poi cadute nel nulla. Sentiamo Daria Bonfietti, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime

Le indagini della procura di Ivrea sull’incidente di Brandizzo

Le indagini della procura di Ivrea stanno cercando di ricostruire in queste ore la dinamica esatta della strage di Brandizzo. Subito prima dell’incidente che ha ucciso 5 operai, tra l’addetto al cantiere di Rfi Antonio Massa, uno dei sopravvissuti ora indagato per il disastro, e la sala operativa della stazione di Chivasso ci sarebbero state diverse telefonate. Da nessuna di queste però sembrerebbe esserci stato il nullaosta, necessario per l’avvio dei lavori sui binari. Nessuna traccia nemmeno del documento che avrebbe dovuto certificare l’apertura del cantiere, che lo stesso Massa e il caposquadra Andrea Girardin Gibin, anche lui indagato, avrebbero dovuto firmare.
Intanto nel pomeriggio la ministra del Lavoro Calderone è stata a Brandizzo, e ha parlato del tema della sicurezza: “Abbiamo fatto interventi e altri ne faremo”, ha detto. Servono più investimenti per avere i tempi adatti a fare le manutenzioni, dice ai nostri microfoni Stefano Malorgio, segretario generale della Filt-Cgil

Dopo sette anni, archiviato il caso della morte di Adama Traoré

A sette anni dalla morte di Adama Traoré, il 24enne francese morto il 19 luglio 2016 durante l’arresto da parte di tre gendarmi, si sono chiuse le indagini: il gip ha archiviato il caso. Se le violenze da parte delle forze dell’ordine sono accertate, le perizie mediche restano contraddittorie, non concordano sulle cause della morte di Traoré. Da qui il “non luogo a procedere”, nonostante il caso sia diventato negli anni un simbolo della lotta contro il razzismo e le violenze della polizia francese. “I nostri avvocati hanno già fatto appello, la prossima settimana scenderemo in piazza”, dice ai nostri microfoni la sorella, Assa Traoré

A Tel Aviv oltre 150 feriti negli scontri tra la polizia e cittadini eritrei

A Tel Aviv più di 150 persone sono ferite durante gli scontri tra la polizia e cittadini eritrei scoppiati in un quartiere popolare nel sud della città. Il caos sarebbe esploso dopo che centinaia di cittadini eritrei richiedenti asilo si sono radunati per protestare contro un evento organizzato dall’ambasciata eritrea. Nelle strade dove gli incidenti sono più gravi la polizia ha consigliato alla popolazione di chiudersi in casa.
In questi giorni proteste simili sono scoppiate in tutto il mondo mentre l’Eritrea, uno dei paesi più repressivi del mondo, celebra 30 anni di indipendenza con festival organizzati dalla diaspora eritrea in tutta Europa e Nord America. All’inizio di quest’anno, l’Eritrea ha definito i manifestanti antigovernativi che marciavano contro questi eventi “feccia”.
Ne abbiamo parlato con Desbele Mehari, oppositore politico eritreo e membro del direttivo dell’Associazione degli eritrei di Milano e dintorni

Zelensky: “Nonostante tutto e a prescindere da che si dice, stiamo avanzando”

“Le forze ucraine stanno avanzando. Nonostante tutto e a prescindere da ciò che si dice, stiamo avanzando, e questa è la cosa più importante. Siamo in movimento”: lo scrive oggi su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo giorni di botta e risposta tra il governo ucraino e funzionari americani che hanno criticato l’efficacia della controffensivca di Kiev. Anche John Kirby, portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, ha detto che “Nelle ultime 72 ore abbiamo visto alcuni notevoli progressi da parte dell’esercito ucraino nella sua controffensiva, in particolare a sud nella zona di Zaporizhzhia”.
il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa ucrano Oleksiy Danilov, poi, ha detto che Le forze armate ucraine saranno in grado di colpire obiettivi sul territorio della Russia a una distanza di addirittura 1.500 km.Secondo Danilov, ciò è possibile grazie a due progetti sviluppati internamente dagli ucraini, uno missilistico e uno di droni.

Foto | Il relitto dell’aereo di linea DC9 della compagnia aerea italiana Itavia (precipitato vicino all’isola di Ustica, il 27 giugno 1980, facendo 81 vittime) ricostruito nell’hangar di Pratica Di Mare, Roma

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Edizione di venerdì 22/11 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 22-11-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 22/11/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 22-11-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 22/11/2024 delle 19:50

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 22-11-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Psicoradio di venerdì 22/11/2024

    Psicoradio, avviata nel 2006 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna e Arte e Salute Onlus, è una testata radiofonica dedicata alla salute mentale. Include un corso triennale per utenti psichiatrici, guidato dalla prof. Cristina Lasagni, e una programmazione che esplora temi psicologici attraverso vari registri: poetico, informativo, ironico e autobiografico. Psicoradio ha realizzato oltre 220 trasmissioni nazionali, campagne di sensibilizzazione e convegni su temi di salute mentale.

    Psicoradio - 22-11-2024

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 22/11/2024

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 22-11-2024

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 22/11/2024

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 22-11-2024

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 22/11/2024

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 22-11-2024

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 22/11 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 22-11-2024

  • PlayStop

    Putin avverte: la Russia continuerà a testare altri missili ipersonici

    Il presidente russo Vladimir Putin questa sera è tornato a parlare del missile Oreshnik lanciato ieri su Dnipro, in Ucraina. Il capo del Cremlino ha detto che il test del missile ipersonico è stato un successo ed ha avvertito che la Russia continuerà a testarne altri. Putin ha anche detto di aver ordinato la "produzione in serie" di questo tipo di missili che – ha detto - "Nessun sistema al mondo è capace di intercettare”. Il comandante delle truppe missilistiche russe ha anche detto che questi missili possono raggiungere obiettivi in tutta Europa. Queste dichiarazioni arrivano nel contesto di un’escalation del conflitto che lo stesso Putin ha definito “quasi globale”. Oggi il premier polacco Donald Tusk ha detto che le ultime ore dimostrano che la minaccia di un conflitto globale è seria e reale. Abbiamo raggiunto a Kiev l’inviato del Corriere della Sera Lorenzo Cremonesi e gli abbiamo chiesto come è stato visto il lancio di questo missile in Ucraina.

    Clip - 22-11-2024

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 22/11/2024

    1) Le minacce di Mosca. “il lancio del missile ipersonico di ieri è stato un successo, continueremo i test” ha detto Putin, mentre il premier polacco Tusk avverte: il rischio di conflitto globale è serio. (Lorenzo Cremonesi - Corriere della Sera) 2) Il mandato d’arresto per Netanyahu non ferma il massacro. A Gaza 38 morti da questa mattina. Il mondo si divide su come comportarsi davanti alla decisione della corte penale internazionale, ma i paesi che la riconoscono hanno degli obblighi giuridici. (Chantal Meloni - Università degli studi di Milano) 3) Stati Uniti. Donald Trump nomina Pam Bondi procuratrice generale dopo il ritiro di Matt Gaetz per gli scandali sessuali (Roberto Festa) 4) La polizia brasiliana incrimina formalmente l’ex presidente Bolsonaro per tentato colpo di stato. Se riconosciuto colpevole, potrebbe rischiare fino a 20 anni di carcere. (Luigi Spera) 5) A Buenos Aires femministe di Non Una di Meno e Nonne di Plaza de Majo insieme contro la violenza sulle donne e le politiche del governo di Milei. (Andrea Cegna) 6) Storie Estreme. Il caso Shell e il futuro della lotta ai combustibili fossili (Sara Milanese) 7) Mondialità. Il cacao e il caffè sono ancora insostenibili (Alfredo Somoza)

    Esteri - 22-11-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 22/11/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 22-11-2024

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 22/11 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 22-11-2024

  • PlayStop

    Vieni con me di venerdì 22/11/2024

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

    Vieni con me - 22-11-2024

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 22/11 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 22-11-2024

  • PlayStop

    Radio Popolare Minilive - Fabiana Palladino

    Giovedì 21 novembre 2024 a Playground, Elisa Graci e Matteo Villaci hanno ospitato Fabiana Palladino per una chiacchierata e alcuni brani live, piano e voce.

    Clip - 22-11-2024

  • PlayStop

    Playground di venerdì 22/11/2024

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per 90 minuti al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 16.30.

    Playground - 22-11-2024

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 22/11 15:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 22-11-2024

  • PlayStop

    Jack di venerdì 22/11/2024

    Dopo apertura con breve racconto del live di Fabiana Palladino, ascoltiamo la scheda di Marcello Lorrai sui Tinariwen, artisti della settimana, poi ospitiamo prima Stefano Ghittoni che ci parla del suo libro "Musica Concreta", poi Carlo Corbellini dei Post Nebbia ci racconta il loro nuovo disco "Pista Nera"

    Jack - 22-11-2024

Adesso in diretta