Approfondimenti

I missili russi sul mercato di Kostiantynivka, il decreto minori verso il Consiglio dei Ministri e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di mercoledì 6 settembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Alle due delle pomeriggio c’è stata una grossa esplosione nel centro di Kostiantynivka, regione di Donetsk, a ovest di Bakhmut, una delle direttrici sulle quali si sta muovendo la contro-offensiva ucraina. Domani arriverà al Consiglio dei Ministri il decreto per contrastare il disagio e i reati minorili. Questa estate è stata la più calda mai registrata. Lo dice Copernicus, il servizio meteorologico dell’Unione Europea.

Missili russi sul mercato di Kostiantynivka

(di Emanuele Valenti)

Kostiantynivka, regione di Donetsk, a ovest di Bakhmut, una delle direttrici sulle quali si sta muovendo la contro-offensiva ucraina. Alle due delle pomeriggio c’è stata una grossa esplosione nel centro di questa piccola città. Una zona dove ci sono molti negozi. Una zona dove si tiene il mercato. Molte le persone per strada in quel momento. Secondo le autorità ucraine l’esplosione è stata provocata da un missile balistico.
17 i morti e più di 30 i feriti. Sarebbero tutti civili. Tra le vittime ci sarebbe anche un bambino. Si tratta della più grave strage di civili degli ultimi mesi. La stessa Kostiantynivka era già stata bombardata. Nessun commento, al momento, da parte russa.
Nelle stesse ore a Kyiv era ed è ancora in corso la visita del segretario di stato americano Blinken. La prima visita di un membro dell’amministrazione Biden dall’inizio della contro-offensiva. Importanti le sue parole: “daremo agli ucraini tutto quello di cui hanno e avranno bisogno sul lungo periodo”. A proposito di Stati Uniti e Russia da seguire un dossier che riguarda la Romania, membro NATO.
Dopo averlo negato il governo di Bucarest ha ammesso di aver ritrovato, ieri, i resti di un drone sulla riva del Danubio, di fronte ai porti ucraini colpiti più volte dai russi in queste settimane. “Se si trattasse di resti di un drone russo – ha detto il presidente rumeno Iohannis – sarebbe una grave violazione della nostra sovranità nazionale”.In serata è arrivata la solidarietà della NATO.

Decreto minori, cosa potrebbe cambiare per gli under 18 che commettono reati

(di Anna Bredice)

Ammonimenti, avvisi orali all’adolescente da parte del Questore, comprese una multa nei confronti dei genitori, daspo urbano se si risiede in un altro comune rispetto a quello nel quale si è compiuto il reato, sequestro di cellulari e computer e soprattutto il dito puntato e responsabilità anche penale dei genitori se il figlio lascia la scuola prima dei 16 anni. Sono alcuni dettagli della bozza del decreto che domani arriverà al Consiglio dei Ministri per contrastare il disagio e i reati minorili. Misure che hanno come unico filo conduttore la punizione, la repressione e le sanzioni per gli adolescenti e per le loro famiglie. Nelle bozze circolate finora non è stato inserito ancora il vero obiettivo di Salvini, molto elettorale e difficilmente realizzabile, anche per alcuni aspetti costituzionali e cioè l’allargamento dell’imputabilità dei quattordicenni, che secondo Salvini e la sua più importante consigliera politica e avvocata Giulia Bongiorno, dovrebbero essere processati come se fossero maggiorenni. Anzi, l’obiettivo è duplice, da un lato equiparare la pena tra minorenni e maggiorenni e dall’altro abbassare la soglia di punibilità anche sotto i 14 anni. Un intervento legislativo difficile da attuare con un decreto e che soprattutto stravolgerebbe il concetto di “minore”. Nel provvedimento di domani c’è tanto altro, misure che seguono la stessa logica repressiva, ammonimento del Questore e se il minore ha già compiuto reati vengono tolti computer e cellulare. Daspo urbano e lavori socialmente utili se la condanna è inferiore ai cinque anni. E poi c’è l’intervento contro la dispersione scolastica, un fenomeno che avrebbe bisogno di educatori, assistenti sociali, sostegni economici e che invece viene affrontato con la logica della punizione, questa volta contro i genitori, prevedendo fino a due anni di carcere se il minore lascia la scuola dell’obbligo, scaricando le responsabilità che dovrebbe avere lo Stato per affrontare questo tema.

La sicurezza sul lavoro continua a non essere una priorità

(di Alessandro Principe)

Brescia, Salerno, Caserta. I fumi tossici di un pozzo in un cantiere hanno ucciso Gianfranco Corso, operaio 44 anni. Una rotoballa da cinque quintali ha schiacciato Giovanni Pinto allevatore di 66 anni. Un cancello elettrico ha colpito al collo e strozzato Giuseppe Borrelli, detto Pino, operaio di 51 anni.
È cronaca quotidiana che diventa notizia da prima pagina quando c’è una strage come quella sui binari di Brandizzo. Ma che ogni giorno si ripete. “Un oltraggio alla vita civile del Paese”, l’ha definita il presidente Mattarella.
Eppure ogni anno si contano le vittime e i problemi sono sempre lì: la scarsa formazione, le misure di sicurezza non rispettate dalle aziende, i controlli inesistenti, gli ispettori sempre troppo pochi e mal finanziati. La sicurezza sul lavoro non è mai una priorità.

L’estate più calda mai registrata in Europa

Questa estate è stata la più calda mai registrata. Lo dice Copernicus, il servizio meteorologico dell’Unione Europea. A livello globale negli ultimi tre mesi si è raggiunta una media mondiale di 16,7°C. “Il nostro pianeta ha sopportato una stagione bollente. Il collasso climatico è iniziato”: questo il commento del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. Dati che mostrano chiaramente la crisi climatica e che sono assolutamente fuori scala rispetto a quanto registrato negli ultimi 150 anni. Stefano Caserini, professore di Mitigazione dei cambiamenti climatici al politecnico di Milano.


 

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    Il presidente russo Vladimir Putin questa sera è tornato a parlare del missile Oreshnik lanciato ieri su Dnipro, in Ucraina. Il capo del Cremlino ha detto che il test del missile ipersonico è stato un successo ed ha avvertito che la Russia continuerà a testarne altri. Putin ha anche detto di aver ordinato la "produzione in serie" di questo tipo di missili che – ha detto - "Nessun sistema al mondo è capace di intercettare”. Il comandante delle truppe missilistiche russe ha anche detto che questi missili possono raggiungere obiettivi in tutta Europa. Queste dichiarazioni arrivano nel contesto di un’escalation del conflitto che lo stesso Putin ha definito “quasi globale”. Oggi il premier polacco Donald Tusk ha detto che le ultime ore dimostrano che la minaccia di un conflitto globale è seria e reale. Abbiamo raggiunto a Kiev l’inviato del Corriere della Sera Lorenzo Cremonesi e gli abbiamo chiesto come è stato visto il lancio di questo missile in Ucraina.

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    1) Le minacce di Mosca. “il lancio del missile ipersonico di ieri è stato un successo, continueremo i test” ha detto Putin, mentre il premier polacco Tusk avverte: il rischio di conflitto globale è serio. (Lorenzo Cremonesi - Corriere della Sera) 2) Il mandato d’arresto per Netanyahu non ferma il massacro. A Gaza 38 morti da questa mattina. Il mondo si divide su come comportarsi davanti alla decisione della corte penale internazionale, ma i paesi che la riconoscono hanno degli obblighi giuridici. (Chantal Meloni - Università degli studi di Milano) 3) Stati Uniti. Donald Trump nomina Pam Bondi procuratrice generale dopo il ritiro di Matt Gaetz per gli scandali sessuali (Roberto Festa) 4) La polizia brasiliana incrimina formalmente l’ex presidente Bolsonaro per tentato colpo di stato. Se riconosciuto colpevole, potrebbe rischiare fino a 20 anni di carcere. (Luigi Spera) 5) A Buenos Aires femministe di Non Una di Meno e Nonne di Plaza de Majo insieme contro la violenza sulle donne e le politiche del governo di Milei. (Andrea Cegna) 6) Storie Estreme. Il caso Shell e il futuro della lotta ai combustibili fossili (Sara Milanese) 7) Mondialità. Il cacao e il caffè sono ancora insostenibili (Alfredo Somoza)

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