Approfondimenti

I dubbi sul futuro dei Cinque Stelle, la “presa d’atto” sullo sblocco dei licenziamenti e le altre notizie della giornata

Draghi PNRR ANSA

Il racconto della giornata di mercoledì 30 giugno 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Alcuni fatti di questi giorni ci danno un’idea di quello che ci aspetta in Italia nei prossimi anni: un monocolore della destra sovranista al governo, mentre il Movimento 5 Stelle è sempre più frammentato tra chi appoggia Conte e chi sta con Grillo. L’accordo firmato ieri da sindacati, governo, imprese non cambia nulla rispetto al decreto uscito dalla cabina di regia con Draghi. Con l’avvicinarsi dei quarti di finale dei campionati europei di calcio cresce la preoccupazione che gli incontri diventino uno strumento per la diffusione del COVID. Infine l’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia e nel Mondo.

I parlamentari grillini alla resa dei conti sul futuro del Movimento. E sul loro

(di Luigi Ambrosio)

Stando alle affermazioni pubbliche di queste ore uno, tra i nomi famosi dei 5 Stelle, si schiera con Grillo: Alessandro Di Battista, il quale chiede anche di uscire dal governo Draghi. Gli altri che dichiarano stanno con Conte.
Tutto il direttivo dei 5 Stelle al Senato dice a Crimi: “Vada avanti”.
“Non riconosco più il progetto, serve evolversi” ha detto il sottosegretario ai Trasporti Giancarlo Cancelleri.
“Grillo delegittima tutto il movimento” scrive l’europarlamentare Fabio Massimo Castaldo.
“Crimi non merita questo trattamento” dice il senatore Vincenzo Santangelo.
Da Torino, la sindaca non ricandidata Chiara Appendino: “Conte era la persona giusta, abbiamo perso una grandissima occasione, farò le mie valutazioni”. [CONTINUA A LEGGERE SUL SITO]

Un monocolore della destra sovranista nel futuro dell’Italia

(di Alessandro Gilioli)

Mettiamo insieme, per gioco ma non troppo, alcuni fatti di questi giorni.
Il Movimento 5 stelle implode, quindi la coalizione di centrosinistra con PD e LeU per sfidare la destra tra due anni diventa sempre più improbabile.
Meloni e Salvini nei sondaggi sono primi e secondi, insieme hanno oltre il 40%, con Salvini stabile, Meloni ancora in crescita. Intanto in un carcere italiano è praticata la tortura e viene sospesa di nuovo la Costituzione, come a Bolzaneto 20 anni fa. [CONTINUA A LEGGERE SUL SITO]

La “presa d’atto” sullo sblocco dei licenziamenti

(di Massimo Alberti)

6 righe. Questo è l’accordo firmato ieri da sindacati, governo, imprese. 6 righe che, in concreto, non cambiano nulla rispetto al decreto uscito dalla cabina di regia con Draghi. Non a caso, il titolo è “Presa d’atto”. Se le parole hanno un valore, significa che le parti firmatarie hanno, appunto, preso atto di quanto già deciso dal governo. E cioè che da domani le imprese torneranno libere di licenziare. Senza vincoli, con l’unica eccezione della filiera tessile. Perché nel testo non ci sono imperativi o imposizioni: ci si “impegna a raccomandare” l’uso degli ammortizzatori sociali prima di licenziare e si “auspica” una rapida riforma degli ammortizzatori sociali. Raccomandazioni ed auspici agli impegni. Le aziende in stato di crisi, con tavoli aperti presso gli enti locali o il ministero del lavoro, potranno ricorrere ad altre 13 settimane di cassa pagate esclusivamente dallo stato. Ma è, appunto, facoltà di scelta nelle mani unicamente delle imprese, ed è qui il punto chiave.
I sindacati potrebbero opporsi e aprire vertenze. Ma questo già accade nelle procedure di licenziamento, che richiede tavoli, tentativi di conciliazione, ed alcuni mesi prima di concretizzarsi, durante i quali generalmente si ricorre comunque agli ammortizzatori sociali. Unito al rischio, nella struttura industriale italiana fatte di piccole medie imprese dove spesso il sindacato non c’è. Trattandosi di una “presa d’atto”, anche fosse allegata al decreto, non avrebbe alcun effetto pratico. Ci si affida al buon cuore dell’azienda.Ed alla cieca, visto che la riforma degli ammortizzatori sociali non c’è, e non è detto, visti rapporti di forza e orientamento ideologico del governo, che neppure questa vada incontro alle richieste sindacali, già ignorate nel decreto sulla fine del blocco dei licenziamenti.

Europei e COVID. Il dubbio sulle due semifinali e sulla finale

(di Luca Gattuso)

I giorni passano le partite dei quarti di finale dei campionati europei di calcio si avvicinano (il via venerdì alle 18.00) e la preoccupazione che gli incontri diventino uno strumento per la diffusione del Covid aumentano.
Venerdì il primo quarto di finale, Svizzera-Spagna, sarà a San Pietroburgo, in Russia dove si registrano negli ultimi giorni più di 20.000 nuovi casi e oltre 600 morti. È uno dei paesi al mondo in cui il contagio al momento è più aggressivo e pensare che ci saranno più di 30.000 persone nello stadio provenienti da diversi paesi d’Europa non rassicura.
Il giorno dopo a Roma Ucraina-Inghilterra. La presenza di tifosi inglesi provenienti dal Regno Unito al momento sembra scongiurata. Le normative italiane prevedono 5 giorni di quarantena e la partita è fra 4 giorni. Non ci sono i tempi tecnici.
Controlli intensificati nelle stazioni e negli aeroporti per evitare che qualcuno tenti di arrivare allo stadio Olimpico o comunque a Roma. Alla federazione inglese sono riservati 2.500 biglietti che però non saranno venduti. Oggi l’ambasciata britannica a Roma ha smentito che ci sia la possibilità di venderli a cittadini inglesi già presenti in Italia.
Poi resta il dubbio sulle due semifinali e sulla finale a Londra previste dal 6 all’11 luglio. La Commissione Europea preme, ma l’UEFA fa finta di niente e conferma le partite in un paese che oggi ha registrato più di 26.000 nuovi positivi. Parlare di superficialità è il minimo quando proprio oggi si è saputo che quasi 2.000 cittadini scozzesi, fra coloro che sono stati trovati positivi dall’11 giugno a ieri, erano persone che hanno partecipato ad almeno un evento legato agli europei.

Le immagini dei pestaggi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere

Un oltraggio alla dignità delle persone, un tradimento della costituzione. Sul pestaggio nel carcere di Santa Maria Capua Vetere avvenuto nell’aprile 2020 oggi è intervenuta la Ministra della Giustizia Marta Cartabia. Il Dap, il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, ha disposto un’ispezione straordinaria nel penitenziario della provincia di caserta. Le immagini delle telecamere di sorveglianza del carcere sono state pubblicate ieri sera dal quotidiano il Domani: si vedono i detenuti costretti a sfilare in un corridoio di agenti che li picchiano a schiaffi, calci, manganellate, che li trascinano per i locali del carcere e sulle scale, che li colpiscono alle spalle mentre sono costretti a stare inginocchiati uno di fianco all’altro faccia al muro. Rita è la moglie di un detenuto coinvolto nel pestaggio:

 

Caldo da record in Canada. Intervista al sindaco di Lytton

(di Marianna Mancini)

Il Canada ha battuto il suo record di temperatura per il terzo giorno consecutivo. Ieri a Lytton, il villaggio della British Columbia simbolo dell’ondata di caldo, si sono raggiunti i 49,6 gradi centigradi. Secondo la polizia locale, nell’area di Vancouver sarebbero 130 le persone morte a causa del caldo. Per la maggior parte anziani o pazienti con condizioni di salute critiche. La situazione è allarmante, come racconta Jam Polderman sindaco di Lytton.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Edizione di sabato 23/11 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 23-11-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 23/11/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 23-11-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 22/11/2024 delle 19:50

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 22-11-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Il raid israeliano su Beiru

    Aveva come obiettivo un alto comandante di Hezbollah il raid che l’esercito israeliano ha compiuto stanotte sulla capitale Beirut. Un palazzo di 8 piani è stato centrato con diversi razzi ed è collassato. Si scava ancora sotto le macerie, si contano per ora 11 morti e decine di feriti. Secondo l’emittente televisiva Al Arabya, il comandante di Hezbollah, si chiama, o si chiamava (non si sa se sia stato ucciso ancora) Muhammad Haidar: stretto collaboratore di Nasrallah, era stato nominato capo di stato maggiore ad interim di Hezbollah negli ultimi due mesi. Nella mattinata Israele ha poi riferito di avere compiuto una seconda ondata di attacchi sulla capitale libanese. A Beirut abbiamo raggiunto mauro Pompili, giornalista freelance.

    Clip - 23-11-2024

  • PlayStop

    Chassis di sabato 23/11/2024

    "Chassis - Il contenitore di pellicole di Radio Popolare" è un programma radiofonico in onda dal 2002, dedicato al cinema. Ogni domenica mattina, offre un'ora di interviste con registi, attori, autori, e critici, alternando parole e musica per evocare emozioni e riflessioni cinematografiche. Include notizie sulle uscite settimanali, cronache dai festival e novità editoriali. La puntata si conclude con una canzone tratta da colonne sonore. In onda ogni sabato dalle 14:00 alle 15:00.

    Chassis - 23-11-2024

  • PlayStop

    Disabilità e lavoro

    Nella scorsa puntata abbiamo parlato degli inserimenti lavorativi per le persone disabili, un percorso tutt'altro che semplice. Con noi Valentina Altamura, un'ascoltatrice che ci ha raccontato il suo iter lavorativo, e Elena Garbelli, dell'Agenzia per la Formazione, l'Orientamento e il Lavoro AFOL Metropolitana.

    37 e 2 - 23-11-2024

  • PlayStop

    Invalidità civile e previdenziale: terza puntata

    Nella terza puntata della nostra rubrica affrontiamo il tema dell'invalidità per le persone in età lavorativa, dai 18 ai 67 anni.

    37 e 2 - 23-11-2024

  • PlayStop

    Gli speciali di sabato 23/11/2024 - ore 13:20

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 23-11-2024

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 23/11 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 23-11-2024

  • PlayStop

    Il Verziere di Leonardo di sabato 23/11/2024

    Fabio Fimiani è andato a visitare durante il raccolto l’azienda Torre Memoriola di Borgoratto Mormorolo, in provincia di Pavia. Vittorio Castellani, alias Chef Kumalé, racconta storia e usi di questa spezia a partire dall’Iran, primo produttore al mondo. Per Le multinazionali del cibo, queste sconosciute Andrea Di Stefano fa il punto del mercato dello zafferano. Nel bresciano alcuni formaggi pregiati sono colorati con questa spezia dai tempi della Serenissima, lo spiega Ugo Bonazza dell’Onaf, l’organizzazione nazionale assaggiatori di formaggi. Nelle Storie Agroalimentari Paolo Ambrosoni racconta le forme dell’oro del Parmigiano Reggiano.

    Il Verziere di Leonardo - 23-11-2024

  • PlayStop

    Good Times di sabato 23/11/2024

    I Selton in concerto, intervista a Ramiro Levi; il cerchio di Mothers Rebellion al Parco Trotter; i consigli di Ira Rubini; tante segnalazioni!

    Good Times - 23-11-2024

  • PlayStop

    Terzo tempo di sabato 23/11/2024

    Nel rugby il terzo tempo è il dopo partita, quando gli animi si rilassano, si beve e si mangia insieme: questo è lo spirito con cui nasce questa trasmissione, che potrebbe essere definita una sorta di “spin off” di Esteri – in onda tutte le sere dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 19:30 – oppure, prendendo in prestito la metafora sportiva, un “terzo tempo” di Esteri. Sarà una mezz’ora più rilassata rispetto all’appuntamento quotidiano, ricca di storie e racconti, ma anche di musica. A cura di Martina Stefanoni

    Terzo tempo – il settimanale di Esteri - 23-11-2024

  • PlayStop

    M7 - il settimanale di Metroregione di sabato 23/11/2024

    Oggi abbiamo parlato della giornata internazionale contro la violenza di genere con Paola Bocci, consigliera regionale del Pd e con Manuela Musolla, della segreteria della Fiom-Cgil di Milano con delega alle pari opportunità. Claudio Jampaglia ci ha fatto scoprire gli oggetti della Resistenza. Infine Franz Baraggino, giornalista del Fatto Quotidiano, ci ha raccontato la storia di GiandanteX a 40 anni dalla morte.

    M7 – il settimanale di Metroregione - 23-11-2024

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 23/11 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 23-11-2024

  • PlayStop

    Il demone del tardi di sabato 23/11/2024

    a cura di Gianmarco Bachi

    Il demone del tardi - 23-11-2024

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 23/11 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 23-11-2024

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 23/11/2024

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 23-11-2024

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 23/11 07:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 23-11-2024

Adesso in diretta