Approfondimenti

La coesione del governo alla prova in Europa, l’opposizione in difesa del sindaco di Bari e le altre notizie della giornata

Meloni Camera ANSA

Il racconto della giornata di mercoledì 20 marzo 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. A Bruxelles domani ci saranno i capi di stato e di governo. La discussione ruoterà attorno a due perni: il sostegno a Kiev da una parte e gli investimenti militari dell’Europa stessa. Nei corridoi del vertice europeo Meloni misurerà quanto i leader europei credano alla versione del governo coeso e unito. Il Pd fa quadrato a difesa del sindaco di Bari Antonio Decaro e ricorda come, a fronte della gravità dell’inchiesta da cui parte tutta la vicenda, sia stata la stessa procura a ribadire il ruolo positivo dell’Amministrazione comunale. Sono scesi a terra oggi nel porto di Massa Carrara i 249 migranti salvati dalla Geo Barents di Medici Senza Frontiere nel Mediterraneo. L’Università di Torino ha deciso di bloccare una collaborazione scientifica con le istituzioni di Tel Aviv e anche gli studenti dell’Università di Bologna chiedono di fare altrettanto.

Il Consiglio europeo si prepara a discutere di una difesa comune al di fuori della Nato

A Bruxelles domani ci saranno i capi di stato e di governo. La discussione ruoterà attorno a due perni: il sostegno a Kiev da una parte e gli investimenti militari dell’Europa stessa.
Il Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ha chiesto ai leader di passare alla “modalità economia di guerra” per rispondere alla minaccia rappresentata dalla Russia.
In un articolo pubblicato sui giornali europei e sul sito Euroactiv, Michel ha scritto che l’Europa deve assumersi la responsabilità della propria sicurezza e non fare affidamento sul sostegno degli Stati Uniti. Ma sulla possibilità che vengano emessi bond comuni per finanziare le spese per una difesa comune, le posizione sembrano distanti. Un gruppo di Paesi, tra cui la Germania, domani probabilmente chiederà che non si faccia un passo così importante, ma che si cerchino strumenti alternativi. Quali? Simone Cantarini del sito Euractiv:


 

La coesione del governo alla prova in Europa

(di Luigi Ambrosio)

Oggi alla Camera la Presidente del Consiglio ha finito il lavoro iniziato ieri in Senato. Ha ribadito che la linea di politica estera del governo la stabilisce lei e non Salvini, che il leader della Lega può dire quello che vuole ma alla fine la Lega non creerà problemi. E, a giudicare dal dibattito di questi due giorni, ha avuto ragione lei. I due, Salvini e Meloni, alla fine si sono pure abbracciati. In Italia va bene così, incidente chiuso.
Domani invece potrebbe essere diverso a Bruxelles. Nei corridoi del vertice europeo Meloni misurerà quanto i leader europei credano alla versione del governo coeso e unito. L’Europa è già in difficoltà perché non trova un accordo sui finanziamenti per gli armamenti. L’Italia ventre molle dell’alleanza è un problema in più e un comizio in Parlamento della presidente del Consiglio non è certo sufficiente.
Ma se il governo se la passa male le opposizioni non stanno meglio. Oggi si è vista in aula plasticamente la distanza tra Pd e 5 Stelle sulla politica estera. Schlein ha ironizzato su Meloni ringraziandola per avere cambiato idea su Putin, ricordando così i tempi in cui era capofila dei putiniani. Conte ha attaccato Meloni per essere diventata filo ucraina. “Lei ci porta alla terza guerra mondiale”. Su Salvini, anche oggi, da parte di Conte niente. È il solo leader politico italiano a non avere detto una parola su Salvini.

Rischio scioglimento per il Comune di Bari, l’opposizione all’attacco di Piantedosi

Il Pd fa quadrato a difesa del sindaco di Bari Antonio Decaro. Da Bonaccini a Gualtieri, da Lepore a Lo Russo, sono molte le dichiarazioni di sostegno contro l’ipotesi che il comune venga sciolto per mafia. La Cgil pugliese si schiera con Decaro, ricordando l’attività svolta insieme per la legalità. Don Ciotti, fondatore di Libera, definisce “inquietante” quello che sta accadendo a Bari. Nicola Fratoianni dell’Alleanza Verdi Sinistra parla di strappo istituzionale e ricorda come – a fronte della gravità dell’inchiesta da cui parte tutta la vicenda – sia stata la stessa procura a ribadire il ruolo positivo dell’Amministrazione comunale.

Il punto è proprio questo: l’opposizione accusa il ministro Piantedosi di strumentalizzare la vicenda fini politici. L’aver avviato la procedura che potrebbe portare fino al commissariamento del comune per infiltrazioni mafiose viene visto come un modo per colpire un avversario politico. La stessa richiesta a Piantedosi di aprire la procedura è arrivata da parlamentari del centrodestra. E i tempi di avvio sono stati molto rapidi.

(di Fabio Fimiani)

L’istituzione delle commissioni d’accesso ai comuni risale al 1991, all’inizio della legislazione di contrasto alla criminalità organizzata degli anni ‘80 e ‘90.
 Un’esperienza presa ad esempio anche all’estero, per la capacità del nostro paese di reagire davanti a un fenomeno che mette a rischio la convivenza democratica. Si tratta dunque di un istituto da preservare dalle convenienze politiche del momento per la sua delicatezza.

La commissione d’accesso ai comuni è uno strumento di accertamento dell’attività da parte del ministero dell’interno, attraverso le prefetture, che può portare allo scioglimento anticipato degli organi elettivi, sindaco e consiglio comunale, quindi anche della giunta. 
La sua azione è indipendente dall’inchiesta giudiziaria da cui scaturisce per volontà dell’esecutivo, qualora ravvisi l’esigenza di riportare la legalità nell’amministrazione comunale più velocemente e indipendentemente dalla magistratura. È già successo in passato, anche in Puglia, che al giudizio processuale finale le accuse, pure di criminalità organizzata, non abbiano retto.

Il commissariamento può durare 18 mesi prorogabili a 24, prima dell’indizione di nuove elezioni, in questo periodo il Comune è retto da tre persone nominate dalla prefettura.
Nella vicenda di Bari l’intervento del Viminale spicca per velocità di scelta, dimensioni, e imminenti elezioni comunali. E’ pure vero che la commissione di accesso non si occupa solo degli organi elettivi, ma di tutta la macchina amministrativa, che in un capoluogo di Regione come Bari è articolata.
E tra loro ci sono anche coloro che hanno l’obbligo di controllare gli atti dell’azienda pubblica sotto inchiesta, oltre a quelli interni della stessa. Inoltre il parere della commissione d’accesso potrebbe confermare la correttezza amministrativa del Comune.

E’ tutto, quindi, molto delicato, da tenere ben separato dalle differenze politiche pro tempore tra Comune e Governo per il valore delle istituzioni, e della legislazione contro le mafie.

La Geo Barents è arrivata a Massa Carrara con 249 persone a bordo

Sbarcheranno domani mattina a Ravenna i 71 naufraghi soccorsi nel Mediterraneo dalla Life Support, la nave di Emergency. Dopo giorni di navigazione, sono invece scesi a terra oggi nel porto di Massa Carrara i 249 migranti salvati dalla Geo Barents di Medici Senza Frontiere. Tra loro ci sono anche 43 minori e 30 donne. I naufraghi sono stati soccorsi in tre distinte operazioni. Durante una di queste, la cosiddetta guardia costiera libica ha messo in pericolo la loro vita e quella dell’equipaggio di Msf. Si tratta della stessa autorità libica con cui il governo ordina alle ong di collaborare e a cui l’Italia ha donato le sue motovedette. Questo il racconto di Fulvia Conte, coordinatrice dei soccorsi a bordo della Geo Barents:


 

L’Università di Torino blocca una collaborazione scientifica con le istituzioni di Tel Aviv

Tensione e qualche manganellata oggi a Bologna tra la polizia e gli studenti che chiedono all’università di boicottare Israele. La richiesta arriva dopo che, per la prima volta in Italia, un ateneo ha deciso di bloccare una collaborazione scientifica con le istituzioni di Tel Aviv. Lo ha fatto l’Università di Torino, il cui Senato accademico ieri ha votato per non partecipare a un bando del ministero degli Esteri. “Una scelta preoccupante”, ha detto Meloni. L’Unione delle comunità ebraiche italiane ha definito “ogni forma di boicottaggio come atto di antisemitismo”.
Il rettore dell’università di Torino oggi ha precisato che non si tratta né di boicottaggio, né di antisemitismo: la mozione vale solo per questo bando, mentre tutti gli altri accordi in vigore con le università israeliane rimangono validi.
La decisione segue infatti un appello di circa 1.700 docenti, secondo cui c’è il rischio che le tecnologie sviluppate nel bando in questione possano essere usate anche a scopi bellici. Paola Rivetti, docente di relazioni internazionali all’università di Dublino, è tra le promotrici dell’appello:


 

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 11/02 07:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 11-02-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 11/02 08:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 11-02-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 11/02/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 11-02-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 11/02/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 11-02-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di martedì 11/02/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 11-02-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di martedì 11/02/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 11-02-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di martedì 11/02/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 11-02-2025

  • PlayStop

    From Genesis To Revelation di martedì 11/02/2025

    "From Genesis to Revelation" è una trasmissione radiofonica dedicata al rock-progressive, attiva regolarmente dal 1999. Condotta da Renato Scuffietti e Matthias Scheller, offre un'ora settimanale di musica prog, spaziando dai grandi classici dei seventies al newprog e al prog sinfonico, con interviste, recensioni e monografie sui sottogeneri. Nata come un hobby, è diventata un importante punto di riferimento per gli appassionati del genere.

    From Genesis To Revelation - 10-02-2025

  • PlayStop

    Jazz Anthology di lunedì 10/02/2025

    "Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).

    Jazz Anthology - 10-02-2025

  • PlayStop

    News della notte di lunedì 10/02/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 10-02-2025

  • PlayStop

    Il Suggeritore Night Live di lunedì 10/02/2025

    Il Suggeritore, storico programma di teatro di Radio Popolare, si trasforma in "Il Suggeritore Night Live" per il suo diciassettesimo compleanno. Ora in diretta ogni lunedì dalle 21:30 alle 22:30 dall’Auditorium “Demetrio Stratos”, il nuovo format è un night talk-show con ospiti dello spettacolo dal vivo che raccontano e mostrano estratti dei loro lavori. Gli ascoltatori possono partecipare come pubblico in studio a partire dalle 21:00.

    Il Suggeritore Night Live - 10-02-2025

  • PlayStop

    Jailhouse Rock di lunedì 10/02/2025

    "Jailhouse Rock", trasmissione di Radio Popolare e Popolare Network, esplora il legame tra musica e carcere. Ogni lunedì dalle 20.30 alle 21.30, a cura di Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, il programma include storie e suoni dal mondo delle prigioni, con la partecipazione di detenuti dei carceri di Rebibbia e Bollate che realizzano un Giornale Radio dal Carcere e cover di artisti. Scopri di più su http://www.jailhouserock.it/ e https://www.facebook.com/Jailhouse-Rock-451755678297925/

    Jailhouse Rock - 10-02-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di lunedì 10/02/2025

    Per Trump, i dazi sono uno strumento della sua poilitica di potenza. La versione odierna dell’antica dotrrina della politica delle cannoniere. E stavolta si avvicinano i dazi contro l’Unione Europea. Trump ha annunciato tariffe su acciaio e alluminio, che colpiranno anche le industrie del nostro continente. In attesa della formalizzazione dei dazi contro la Ue, da Parigi e da Berlino Macron e Scholtz annunciano battaglia. Da Roma invece il governo italiano si propone come mediatore. Un’Europa disunita è un’Europa destinata a soccombere nel mondo. Ne discutiamo nella puntata dell’Orizzonte delle Venti del 10 febbradio 2025, condotta da Luigi Ambrosio, con Filippo Fasulo, condirettore dell’osservatorio geopolitica dell’Ispi, Roberto Castaldi, Euractiv Italia, Piervirgilio Dastoli, del Movimento Europeo.

    L’Orizzonte delle Venti - 10-02-2025

Adesso in diretta