Approfondimenti

Il conto alla rovescia per il Green Pass sul lavoro, l’assalto di Salvini e Meloni e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di mercoledì 13 ottobre 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. “Venerdì blocchiamo l’Italia” è la minaccia dei No Green Pass, che si danno appuntamento a Roma: la loro protesta si sta saldando con quella dei lavoratori del porto di Genova e soprattutto di Trieste. Tra problemi logistici e ordine pubblico, il governo si deve difendere anche dagli attacchi delle destre: i due leader sovranisti Meloni e Salvini reagiscono e soffiano sul fuoco delle proteste per destabilizzare il governo. Il sindacato ha voluto incontrare Draghi per il decreto sulla sicurezza sul lavoro: promesso da mesi, ancora non si vede nulla. E intanto la mattanza continua, con altre tre vittime solo oggi. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Ecco i settori che rischiano la paralisi

(di Massimo Alberti)

Logistica, porti, autotrasporto, trasporto pubblico locale, agricoltura, polizia, pubblica amministrazione. Sono i settori in cui, secondo fonti sindacali e aziendali, sarebbero concentrati i 3-4 milioni di lavoratori non vaccinati e dunque senza Green Pass, a meno di un tampone. La situazione dei porti è la più nota, con i blocchi a Trieste, Genova, ed in allargamento a Gioia Tauro. Ma tutto il settore di trasporti e logistica, a ogni livello, sembra quello più a rischio di disservizi, se da venerdì a una quota rilevante di lavoratori sarà precluso l’accesso al lavoro. A spulciare siti e giornali locali, non c’è città in allarme per una quota di autisti non vaccinati del 15-20% nel trasporto pubblico locale. In linea con i dati della popolazione generale, ma molto problematica per autobus e mezzi in caso di assenza tutti insieme. Poi ci sono i camion: “Abbiamo 400mila dipendenti. Se il 30% senza green pass non lavora, è finita” dice il direttore di Confetra, una delle associazioni delle circa 110000 imprese dell’autotrasporto. Anche nella logistica non va meglio: nel solo polo di Piacenza, uno dei più grandi e strategici d’Italia, la stima è che 1 su 4 sia senza certificato. Così come in agricoltura, secondo Coldiretti, dove senza green passa sarebbe il 25% dei circa 400000 braccianti in questo momento impegnati in attività come vendemmia, raccolta di mele e olive. A forte rischio è il funzionamento della pubblica amministrazione, con le norme rigide del ministro Brunetta. La stima della presidenza del consiglio dei ministri è di circa 250mila non vaccinati, il 7,8% del totale dei dipendenti pubblici. E una parte consistente sarebbe nella Polizia, dove secondo i sindacati la percentuale di non vaccinati sarebbe del 20%, fino al 30% nei reparti mobili.

La rivolta dei portuali di Trieste

(di Michele Migone)

Bloccheranno il porto. Lo faranno ad oltranza. I portuali di Trieste non faranno marcia indietro fino a quando, affermano, il governo non eliminerà l’obbligo di Green Pass per il mondo del lavoro. Il motivo? La solidarietà, dicono, nei confronti del 40% dei 950 dipendenti che ha deciso di non vaccinarsi. Non accetteranno neppure i tamponi gratis. Vogliono il ritiro del decreto. Lotta sindacale o politica, non lo specificano. I portuali hanno una priorità che sembra andare ben oltre il merito del Green Pass: rimanere uniti, evitare spaccature tra di loro. Bloccare quel porto non è uno scherzo. E’ uno dei più importanti d’Italia per i milioni di tonnellate di merci che ogni anno vi approdano, secondo terminale per le petroliere, snodo per il trasporto verso l’Austria e poi la Germania. Un brutto colpo per l’economia dell’intero paese. Già il solo annuncio dello sciopero avrebbe indotto al cambiamento di itinerario di alcune navi che devono sbarcare le loro merci in Europa. Se poi, come promettono, la protesta dovrebbe ampliarsi anche ad altre città, per il governo, sarebbe un problema. I portuali di Trieste dicono che a lori si affiancheranno i camalli genovesi, gli addetti di Gioia Tauro. Sulle loro chat girano gli orari dell’inizio delle proteste in tanti altri porti italiani: da Ravenna a Livorno, da Cagliari a Bari. L’appuntamento per tutti è alle cinque del mattino, con l’inizio del primo turno. Difficile, per ora, capire se la protesta sarà così diffusa. Sicuramente a Genova ci sarà mobilitazione. Per il governo sarà un problema. Se il blocco dovesse proseguire per giorni, qualche ripercussione dal punto di vista dell’approvvigionamento per qualche specifico settore potrebbe esserci, difficoltà alimentata dalla possibile protesta nel settore degli autotrasportatori.

Così reagiscono Meloni e Salvini

(di Anna Bredice)

I due leader della destra sovranista, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, sempre più in difficoltà reagiscono cercando di destabilizzare il governo e soffiando sul fuoco delle proteste contro il Green Pass. Salvini prima ha criticato e poi ha chiesto di vedere il presidente del Consiglio: “Devi fermare la delegittimazione della destra” è la richiesta che ha fatto a Draghi. Meloni invece ha accusato la ministra Lamorgese di aver permesso l’assalto alla sede della Cgil per poi far incolpare Fratelli d’Italia. E’è strategia della tensione”, ha detto Meloni. Da Roma, sentiamo Anna Bredice

Lo scioglimento di Forza Nuova tra elementi giuridici e numeri in Parlamento

(di Luigi Ambrosio)

I fautori della messa al bando di Forza Nuova si dicono ottimisti soprattutto ora che la discussione al Senato e alla Camera è stata calendarizzata per mercoledi prossimo.
“Avremo la maggioranza e poi Draghi si comporterà di conseguenza” affermano. CONTINUA A LEGGERE

Morti sul lavoro, una strage senza fine

Oggi ci sono state altre tre vittime. Un operaio edile di 48 anni è morto in un un cantiere a Caerano San Marco (Treviso). L’uomo è stato travolto da un pesante pannello in metallo, inutili i soccorsi. Questa mattina nell’alessandrino alla Ibl, zienda che produce compensati e pannelli in legno, un opeario di 58 anni è morto precipitando da un altezza di 3 metri. Si trovava sopra un nastro trasportatore per pulire una canalina quando è precipitato. La terza vittima Tiziana Bruschi, 58 anni, ed è morta in ospedale a Firenze dove si trovava da circa un mese dopo essere stata travolta da un pancale nel magazziono in cui lavorava. Il presidente del consiglio Mario Draghi ha convocato per domani matina a palazzo Chigi, Cgil, Cisl e Uil per parlare del decreto sicurezza sul lavoro. Un provvedimento annunciato come imminente settimane fa, ma che ancora non si è visto. Ne parliamo con Zoello Forni, presidente dell’Anmil, l’associazione nazionale mutilati e invalidi del Lavoro

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

I dati di oggi sull’andamento dell’epidemia da Covid. Sono 2.722 i positivi nelle ultime 24 ore. 37 le vittime in un giorno, ieri erano stata 49. Il tasso di positività è all’1%, in lieve aumento rispetto allo 0,79% di ieri. In calo i ricoveri ordinari e le terapie intensive. Gli attualmente positivi al Covid in Italia sono 80.451, con un calo di 2.095 nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute.

Foto | Una lezione di protesta al Green Pass a Napoli

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Edizione di sabato 23/11 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 23-11-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 23/11/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 23-11-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 22/11/2024 delle 19:50

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 22-11-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 23/11 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 23-11-2024

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 23/11/2024

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 23-11-2024

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 23/11 07:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 23-11-2024

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 23/11/2024

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 22-11-2024

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 22/11/2024

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 22-11-2024

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 22/11/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 22-11-2024

  • PlayStop

    Psicoradio di venerdì 22/11/2024

    Psicoradio, avviata nel 2006 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna e Arte e Salute Onlus, è una testata radiofonica dedicata alla salute mentale. Include un corso triennale per utenti psichiatrici, guidato dalla prof. Cristina Lasagni, e una programmazione che esplora temi psicologici attraverso vari registri: poetico, informativo, ironico e autobiografico. Psicoradio ha realizzato oltre 220 trasmissioni nazionali, campagne di sensibilizzazione e convegni su temi di salute mentale.

    Psicoradio - 22-11-2024

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 22/11/2024

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 22-11-2024

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 22/11/2024

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 22-11-2024

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 22/11/2024

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 22-11-2024

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 22/11 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 22-11-2024

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 22/11/2024

    1) Le minacce di Mosca. “il lancio del missile ipersonico di ieri è stato un successo, continueremo i test” ha detto Putin, mentre il premier polacco Tusk avverte: il rischio di conflitto globale è serio. (Lorenzo Cremonesi - Corriere della Sera) 2) Il mandato d’arresto per Netanyahu non ferma il massacro. A Gaza 38 morti da questa mattina. Il mondo si divide su come comportarsi davanti alla decisione della corte penale internazionale, ma i paesi che la riconoscono hanno degli obblighi giuridici. (Chantal Meloni - Università degli studi di Milano) 3) Stati Uniti. Donald Trump nomina Pam Bondi procuratrice generale dopo il ritiro di Matt Gaetz per gli scandali sessuali (Roberto Festa) 4) La polizia brasiliana incrimina formalmente l’ex presidente Bolsonaro per tentato colpo di stato. Se riconosciuto colpevole, potrebbe rischiare fino a 20 anni di carcere. (Luigi Spera) 5) A Buenos Aires femministe di Non Una di Meno e Nonne di Plaza de Majo insieme contro la violenza sulle donne e le politiche del governo di Milei. (Andrea Cegna) 6) Storie Estreme. Il caso Shell e il futuro della lotta ai combustibili fossili (Sara Milanese) 7) Mondialità. Il cacao e il caffè sono ancora insostenibili (Alfredo Somoza)

    Esteri - 22-11-2024

  • PlayStop

    Putin avverte: la Russia continuerà a testare altri missili ipersonici

    Il presidente russo Vladimir Putin questa sera è tornato a parlare del missile Oreshnik lanciato ieri su Dnipro, in Ucraina. Il capo del Cremlino ha detto che il test del missile ipersonico è stato un successo ed ha avvertito che la Russia continuerà a testarne altri. Putin ha anche detto di aver ordinato la "produzione in serie" di questo tipo di missili che – ha detto - "Nessun sistema al mondo è capace di intercettare”. Il comandante delle truppe missilistiche russe ha anche detto che questi missili possono raggiungere obiettivi in tutta Europa. Queste dichiarazioni arrivano nel contesto di un’escalation del conflitto che lo stesso Putin ha definito “quasi globale”. Oggi il premier polacco Donald Tusk ha detto che le ultime ore dimostrano che la minaccia di un conflitto globale è seria e reale. Abbiamo raggiunto a Kiev l’inviato del Corriere della Sera Lorenzo Cremonesi e gli abbiamo chiesto come è stato visto il lancio di questo missile in Ucraina.

    Clip - 22-11-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 22/11/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 22-11-2024

Adesso in diretta