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L’accordo del centrodestra sul calendario politico, il quinto oro per l’Italia e le altre notizie della giornata

salvini meloni ANSA

Il racconto della giornata di martedì 3 agosto 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Sono tre i morti sul lavoro di oggi. Un’operaia di quarant’anni, un idraulico di 63 e un imprenditore di 66. Giorgia Meloni ha accettato il calendario politico proposto da Silvio Berlusconi: elezioni politiche nel 2023. L’Onu ha chiesto un’indagine rigorosa sulla morte del dissidente bielorusso Vitaly Shishov, 26 anni, trovato impiccato in un parco di Kiev. Quinto oro oggi per l’Italia a Tokyo 2020: lo ha conquistato la coppia mista Tita-Banti nella vela. Infine l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Tre morti sul lavoro in Italia in poche ore

Sono tre i morti sul lavoro di oggi. Un’operaia di quarant’anni, un idraulico di 63 e un imprenditore di 66. In studio Martina Pagani.

Cominciamo parlando di lui, la persona di cui al momento sappiamo meno, un imprenditore di 66 anni che si chiamava Renato Fratti e che stava controllando il tetto del suo capannone industriale per valutare i danni fatti dalla grandine degli scorsi giorni. Danni che erano ingenti, visto che il tetto ha ceduto e l’uomo è precipitato per dodici metri. È successo a Ubersetto, in provincia di Modena.
Sempre in provincia di Modena è morta Laila el Harim, una donna di quarant’anni, un’operaia esperta e qualificata che viveva a Bomporto, nella bassa modenese. Tra pochi giorni sarebbe andata in ferie, insieme al compagno che aveva conosciuto in fabbrica e alla loro bambina, che ha quattro anni. Lavorava nello stabilimento che si chiama Bombonett, è un cartonificio a conduzione familiare a Camposanto. Ci ha detto di più della dinamica Francesco Dondi, giornalista della Gazzetta di Modena:

La seconda vittima si chiamava Claudio Lupano, era un uomo di 63 anni di Ponzano che faceva l’idraulico è che è rimasto folgorato in una casa privata in cui stava lavorando in provincia di Alessandria. Sentiamo Fabrizio Laddago, di Radio Gold Alessandria:


 

Meloni punta tutto sulla partita per la guida del Centrodestra

(di Michele Migone)

Giorgia Meloni ha accettato il calendario politico proposto da Silvio Berlusconi: elezioni politiche nel 2023, il governo Draghi va avanti fino ad allora. La leader di Fratelli d’Italia era l’unica a volere le elezioni anticipate, ma ha capito che non è aria. Nessuno in Parlamento le vuole. Primi tra tutti i suoi partner di coalizione. Così, probabilmente in cambio di qualche vaga promessa del Cavaliere sulla sua leadership, ha fatto buon viso a cattivo gioco. Per Berlusconi (e Salvini) un modo per stoppare la sua ascesa. Per lei, invece, il tentativo di giocarsi, benché con tempi più lunghi, la partita per la guida del Centrodestra. Le notizie che filtrano da Villa Certosa confermano anche un altro scenario: la rielezione a tempo di Sergio Mattarella appare sempre più probabile. E Berlusconi e Salvini sembrano essere d’accordo. Ancora due anni al Quirinale per poi cedere il posto a Mario Draghi e solo dopo, quando questi avrà lasciato Palazzo Chigi, il via libera alle elezioni politiche. Ma oggi, Berlusconi e Meloni, hanno parlato anche dello stato di salute dei rapporti dentro il centrodestra. La guerra con Salvini ha prodotto già dei danni. Lo si vede nella campagna elettorale per le amministrative. A Roma, la Meloni ha dovuto commissariare il suo candidato Enrico Michetti perché si è accorta che è assolutamente impreparato. Gli chiedono dei problemi della città (trasporti, rifiuti) e lui risponde parlando della Roma Imperiale. A Milano, situazione speculare: il candidato di Salvini, Luca Bernardo, a parte le polemiche per il possesso di una pistola, non si è ancora fatto notare. E ora, Salvini deve decidere se candidarsi come capolista in Consiglio Comunale, ma ha il timore di farlo perché la Meloni presenta un carico da 90: Vittorio Feltri. Più che Fratelli d’Italia, a Destra, Fratelli Coltelli.

L’ombra del Kgb bielorusso nella morte del dissidente Vitaly Shishov a Kiev

L’Onu ha chiesto un’indagine rigorosa sulla morte del dissidente bielorusso Vitaly Shishov, 26 anni, trovato impiccato in un parco di Kiev. “Speriamo che le autorità stabiliscano se si è trattato di un suicidio, di un omicidio o se c’è un legame con la sua attività” ha detto la portavoce dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Marta Hurtado.
Vitali Shyshov era presidente della Casa bielorussa in Ucraina, una ong che aiuta le persone fuggite, come lui, dalla repressione in Bielorussia. Shyshov era stato costretto a lasciare la sua terra lo scorso autunno dopo aver preso parte alle proteste anti-regime.
Veniamo ai fatti: di Shyshov non si avevano notizie da lunedì mattina quando era uscito per andare a correre in un parco di Kiev non lontano da dove viveva. Questa mattina è stato trovato impiccato nello stesso parco. La polizia ha fatto sapere di aver aperto un’inchiesta per omicidio e che non avrebbe escluso alcuna pista, inclusa un possibile omicidio travestito da suicidio. Per il momento a fornire dettagli sulla morte del giovane oppositore sono i membri della sua ong.
Dicono che Shishov aveva il naso rotto e lividi sul volto, inoltre da un po’ di tempo era seguito da sconosciuti quando andava a correre. Infine sostengono che si tratta di un’operazione pianificata dal Kgb bielorusso per eliminare una persona che rappresentava un pericolo per il presidente Lukashenko. Sui due primi due punti aspettiamo una conferma o una smentita della polizia di Kiev. L’unica cosa certa è che negli ultimi mesi si è intensificata la repressione dentro e fuori dalla Bielorussia. Basta ricordare il dirottamento questa primavera di un volo della Ryanair per rapire e arrestare l’oppositore Roman Protassevic.

Quinto oro per l’Italia a Tokyo 2020

Le Olimpiadi di Tokyo. Quinto oro oggi per l’Italia. Lo ha conquistato la coppia mista Tita-Banti nella vela. Domani finale del quartetto del ciclismo su pista inseguimento che oggi ha stabilito il nuovo record del mondo. Eliminate invece le due nazionali maschili di basket e pallavolo. Attorno a queste due partite si è creato un caso che chiama in casa la Rai. Rai 2 ha trasmesso infatti in simultanea su un unico canale i due match, scontentando tutti e rendendo di fatto impossibile per gli utenti seguire le partite. La gestione della Rai non è stata adeguata all’Olimpiade”, dice ai nostri microfoni Leonardo Coen, giornalista del fatto quotidiano che da decenni segue le Olimpiadi:


 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Oggi in Italia sono stati accertati 4.845 contagi da COVID ed è risultato positivo il 2,3% delle persone che hanno fatto il tampone, percentuale in calo rispetto a ieri. Gli ultimi dati parlano anche di 27 morti e di un nuovo aumento dei pazienti ricoverati.
Al centro dell’attenzione resta il clamoroso attacco informatico subito in questi giorni dalla Regione Lazio, che ha portato al blocco delle prenotazioni dei vaccini nella regione. Stamattina l’assessore alla sanità ha detto che ripartiranno entro 3 giorni. La ministra dell’interno Luciana Lamorgese ha parlato della vicenda al Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza della repubblica. Dopo la riunione il presidente Adolfo Urso si è limitato a dire che la ministra ha denunciato un aumento negli ultimi mesi delle aggressioni di questo tipo. Oggi è intervenuta anche la commissione europea: “Prendiamo la questione molto sul serio”, ha detto una portavoce di Bruxelles. L’aggressione di questi giorni ha portato anche a un blocco della comunicazione dei dati sulle iniezioni.

Le ultime informazioni sulle somministrazioni nel Lazio risalgono al 31 luglio, il giorno prima dell’attacco informatico. Le iniezioni sono continuate, ma non si sa quante ne siano state fatte. Si spiega anche così il calo registrato ieri a livello nazionale: 426mila punture contro le 561mila di una settimana prima. Il caso dell’attacco informatico però non basta a motivare la diminuzione: il divario tra i due lunedì è di 135mila dosi, e nel primo dei due lunedì nel Lazio le somministrazioni erano state 51mila. Anche in Lombardia, per esempio, c’è stato un rallentamento: 82mila punture contro le 110mila di una settimana prima. A livello nazionale la frenata non è limitata alla giornata di ieri: la scorsa settimana sono state fatte 3 milioni e 375mila dosi, 363mila in meno di quella prima, quando già c’era stato un calo di 150mila rispetto a quella ancora precedente. Davide Manca insegna al Politecnico di Milano e studia da mesi i dati italiani sul coronavirus:

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    Replica della puntata andata in onda il 19 dicembre 2025. A cura di Raffaele Liguori. Leggendo Mattarella, il rischio di «progressivo svuotamento del potere pubblico» e l’idea ferita di Stato. Nel suo discorso del 17 dicembre, Mattarella ci ha ricordato che «le nostre società – quelle del mondo occidentale - appaiono sfidate da insidiosi fattori di rischio». E il rischio forse più grave – visto lo spazio dedicato dal capo dello stato – è quello di «un progressivo svuotamento del potere pubblico, fino ad intaccare la stessa idea di stato per come l’abbiamo codificata e conosciuta nei secoli». Cosa ci sta comunicando Mattarella? Che il dominio di alcuni poteri privati sta spiazzando il potere dello Stato, lo Stato moderno? Il presidente della Repubblica parla di “usurpatori di sovranità”. Professor Carlo Galli, filosofo della politica, Mattarella sta segnalando un problema gigantesco delle società occidentali: la forza del capitalismo sta travolgendo società e stato? Siamo oltre Margareth Thatcher e Ronald Reagan (inizio del neoliberismo), siamo a Trump e Musk, a Milei (siamo al tecno-feudalesimo, come lo chiama Yanis Varoufakis, l’ex ministro greco)? E la filantropia, che cosa c’entra in questa storia di dissoluzione del pubblico per mano privata? Per concludere, alcune segnalazioni a partire dal discorso di Mattarella https://www.quirinale.it/elementi/123509; all’ultimo libro di Carlo Galli «Democrazia, ultimo atto?», (Einaudi, 2023). E poi Carl Rhodes, studioso australiano: «Capitalismo Woke. Come la moralità aziendale minaccia la democrazia (Fazi, 2023)». Un’altra segnalazione riguarda un volume appena pubblicato dal Mulino dal titolo «Elite, filantropia e trasformazioni dello stato», della sociologa dell’università di Bologna Paola Arrigoni.

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