Approfondimenti

Israele avanza verso il centro di Khan Younis, la chiusura dell’inchiesta sulla tragedia di Cutro e le altre notizie della giornata

Khan Younis ANSA

Il racconto della giornata di martedì 23 luglio 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. I carri armati israeliani avanzano verso il centro di Khan Younis e migliaia di persone sono di nuovo in fuga. La Procura di Crotone chiude l’inchiesta sulla tragedia di Cutro, con 94 morti, e individua sei indagati per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo. Ancora sfruttamento di lavoratori e frode fiscale attraverso il sistema delle cooperative: questa volta nelle inchieste della procura di Milano è finita Amazon Transport Italia. Kamala Harris è in campo da due giorni, anche se non è stata ancora formalmente nominata, ma le prime rivelazioni la danno vicina a Donald Trump.

L’offensiva dell’esercito israeliano su Khan Younis prosegue

Nella striscia di Gaza continua l’offensiva dell’esercito israeliano su Khan Younis. I carri armati hanno fatto irruzione in diversi quartieri orientali della città meridionale che viene pesantemente bombardata per il secondo giorno consecutivo. Decine di migliaia di palestinesi stanno scappando verso la zona umanitaria di al-Mawasi. Le Nazioni Unite hanno però denunciato che sia Khan Younis che al-Mawasi erano state designate come zone sicure da Israele, ma vengono continuamente prese di mira. L’agenzia ONU per i rifugiati palestinesi, l’Unrwa, ha detto che più dell’80% della striscia di Gaza è sotto ordine di evacuazione e i luoghi dove rifugiarsi sono sempre meno e sempre più sovraffollati. I bombardamenti di ieri su Khan Younis hanno ucciso più di ottanta persone e provocato centinaia di feriti. L’ospedale Nasser, l’unica struttura medica che serve Khan Younis e Rafah, ha detto che non riesce più a far fronte al grande numero di feriti che continuano ad arrivare.

Intanto Hamas, Fatah e le altre 12 fazioni palestinesi hanno raggiunto in Cina un accordo di riconciliazione. L’accordo è importante soprattutto per quanto riguarda l’istituzione di un governo di unità nazionale ad interim a Gaza, nella fase successiva alla guerra.

Sei indagati per la strage di Cutro, ma il governo fa l’avvocato difensore

(di Luigi Ambrosio)

Dopo la strage di Cutro il governo si presentò nel comune calabrese non per chiedere scusa ma per una passerella oscena, con una conferenza stampa indimenticabile, dove la presidente del consiglio alzò la voce, polemizzò coi cronisti che facevano domande, dove non venne fatto altro che scaricare la colpa altrove, sugli “scafisti”. Solo il presidente della Repubblica Mattarella salvò la dignità dello Stato, andando a salutare le bare delle vittime recuperate. 94 persone.
Oggi, il governo non si smentisce. Di fronte alla chiusura delle indagini che ipotizza i reati di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo per sei militari, 4 della Guardia di Finanza e 2 della Guardia Costiera, cosa fanno il ministro dell’Interno Piantedosi, il ministro dell’Economia Giorgetti e il ministro dei Trasporti Salvini? Prendono le difese di Guardia Costiera e Guardia di Finanza. Difese non richieste che somigliano in realtà a una difesa dell’operato politico del governo. Il clima in cui avvenne la strage di Cutro era quello dell’immigrazione da gestirsi come un problema di polizia. Con le dichiarazioni di oggi, il governo nei fatti fa l’avvocato difensore. Un’azione politica che cala sul procedimento giudiziario. I militari, se verranno rinviati a giudizio, risponderanno a processo delle loro decisioni. Il governo si rifiuta di assumersi responsabilità ed evita, ancora una volta, di porre l’accento sulla sola cosa importante: quelle 94 vittime, e quei dispersi – chissà quanti – dei quali non si conosceranno mai i nomi.

Amazon e lo sfruttamento dei lavoratori: l’inchiesta della Procura di Milano

(di Massimo Alberti)

Ancora sfruttamento di lavoratori e frode fiscale attraverso il sistema delle cooperative: questa volta nelle inchieste della procura di Milano è finita Amazon Transport Italia. Sequestrati 121 milioni di euro. Il metodo riscontrato dai magistrati è il medesimo di altre decine di indagini.

Dopo Dhl, Gls, Uber, Lidl, Brt, Geodis, Esselunga, Securitalia, Ups, Gs del gruppo Carrefour e Gxo, stavolta tocca ad Amazon, che nella gestione dei servizi di logistica, la consegna dell’ultimo miglio, quelli che ti portano il pacco, per risparmiare sul lavoro, ed evadere le tasse, secondo l’accusa usava il rodato sistema dei “serbatoi di manodopera”, quello più diffuso e ormai modalità consueta. La somministrazione illecita di manodopera, per risparmiare anche poche frazioni di centesimo su ogni pacco, avviene nel solito modo: l’appaltatore, Amazon, si rivolge a cooperative più o meno legali per avere la manodopera, in questo caso corrieri e autisti. [CONTINUA A LEGGERE]

I sondaggi premiano Kamala Harris

(di Michele Migone)

Kamala Harris non parte male nei sondaggi. È in campo da due giorni, anche se non è stata ancora formalmente nominata, ma le prime rivelazioni la danno, seppur in svantaggio, vicina a Donald Trump. Morning Consult dice a due punti. Lui 49 e lei 47. Simile il risultato della media di Real Clear Politics, un sito vicino ai Repubblicani. È la distanza che separava Biden da Trump fino a poco dopo il disastroso dibattito televisivo, distanza che poi si è allargata a dismisura fino a convincere il presidente ad abbandonare la corsa per la rielezione. Questi primi sondaggi indicano quindi che Kamala Harris è un candidato credibile perché è sullo stesso livello del miglior Biden; ha dato energia alla base elettorale democratica, rendendola coesa dietro di lei come lo era stata, fino a un certo punto, dietro Biden. La stessa discesa in campo l’ha resa competitiva. Ma fino a che punto? Quanto potrà migliorare? È la domanda, l’incognita e la scommessa dei prossimi tre mesi. I sondaggi dicono che allo stato attuale Donald Trump è sulla cresta dell’onda. A questo punto della campagna, rispetto al 2020, quando poi perse contro Biden, il Tycoon è 4 punti avanti in media nei sondaggi. Alla fine, Molto dipenderà dagli elettori indipendenti. Una rilevazione afferma che, allo stato attuale, la maggioranza di questi elettori guarda con maggior favore a Trump rispetto a Kamala Harris. Ma è un rapporto che potrebbe cambiare nelle prossime settimane. Dipenderà dall’andamento della campagna elettorale. Fondamentali però saranno i risultati negli stati chiave, in particolare Wisconsin, Michigan e soprattutto Pennsylvania, quello che fino al 2012 era il Muro Blu Democratico, abbattuto da Trump nel 2016 e ricostruito da Biden nel 2020. In tutti e tre gli stati Biden per mesi è stato in vantaggio, da settimane, lo è Trump. Kamala Harris dovrà cercare di recuperare terreno. Visto la composizione dell’elettorato, è un’impresa molto difficile, ma in fondo non è impossibile.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 24/01 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 24-01-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 24/01 09:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 24-01-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 24/01/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 24-01-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 24/01/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-01-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Il giorno delle locuste di venerdì 24/01/2025

    Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Gianmarco Bachi e Andrea Di Stefano si addentrano nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

    Il giorno delle locuste - 24-01-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di venerdì 24/01/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 24-01-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di venerdì 24/01/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 24-01-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di venerdì 24/01/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 24-01-2025

  • PlayStop

    Blues e dintorni di giovedì 23/01/2025

    "Blues e dintorni" vuole essere un programma dove il termine blues sta soprattutto a significare musica dell'anima, non necessariamente espressa in dodici battute. Questo vuol dire che ci sarà anche canzone d'autore, dialettale e magari anche elettronica se il principio di fondo verrà rispettato. Insomma musica circolare purchè onesta e genuina che prevede anche ospiti in studio qualora ce ne sia la possibilità. Un'ora di chiacchiere (poche) e musica (tanta) per addentrarci lentamente nella notte. FOTO|  Rodrigo Moraes  from São Paulo, brazil, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

    Blues e dintorni - 23-01-2025

  • PlayStop

    News della notte di giovedì 23/01/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 23-01-2025

  • PlayStop

    Live Pop - Poveri ma Belli presenta il fumetto di Piantagioni - 09/01/2025

    Un'opera maestosa che ha coagulato più di trenta tra artisti e leggende viventi: la trasposizione in vignette della saga di Gonzalo e Juan Latifondi, la radionovela che ha infiammato il proletariato contro le ingiustizie del grande capitale assenteista

    Live Pop - 23-01-2025

  • PlayStop

    Uscita di Sicurezza di giovedì 23/01/2025

    La trasmissione in collaborazione con la Camera del Lavoro di Milano che racconta e approfondisce con il vostro aiuto le condizioni di pericolo per la salute e la sicurezza che si vivono quotidianamente nei luoghi di lavoro. Perché quando succede un incidente è sempre troppo tardi, bisognava prevedere e prevenire prima. Una questione di cultura e di responsabilità di tutte e tutti, noi compresi. con Stefano Ruberto, responsabile salute e sicurezza della Camera del Lavoro di Milano.

    Uscita di Sicurezza - 23-01-2025

Adesso in diretta