Approfondimenti

La strategia di Draghi su Green Pass e stato di emergenza, la proposta di Giorgetti per il capo dello Stato e le altre notizie della giornata

Green Pass ANSA

Il racconto della giornata di martedì 2 novembre 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il governo vuole estendere lo stato di emergenza e il Green Pass anche al 2022, ma per farlo servirà una legge e per ora il premier Draghi vuole mantenere un profilo basso. Durante la pandemia l’Italia ha visto il calo del salario medio più alto in Europa: sono le conseguenze delle scelte di non-sviluppo industriale fatte dalla politica italiana. I membri PD della Commissione di Vigilanza Rai vanno all’attacco di Report per la puntata di ieri sulla gestione dei vaccini ed i profitti delle multinazionali. La scrittrice e sopravvissuta ai lager Edith Bruck ha rifiutato il Premio per la Pace istituito dal comune di Anzio che aveva rinnovato anche la cittadinanza onoraria a Mussolini. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia e nel Mondo.

La strategia di Draghi per la proroga dello stato di emergenza e del Green Pass

(di Luigi Ambrosio)

Draghi, sulla proroga dello stato di emergenza e del Green Pass, vuole mantenere un profilo basso. Già ci sono in vista la tensione crescente sull’elezione del Presidente della Repubblica, che tra l’altro lo vede direttamente coinvolto come uno dei possibili candidati, con le inevitabili ricadute sul governo. E poi la legge di bilancio. E poi i fondi europei. Ci manca solo, ragiona Palazzo Chigi, di scatenare Lega e Fratelli d’Italia sul rinnovo dello stato di emergenza e del Green Pass. Il governo vuole estendere entrambi anche al 2022. Fino a marzo, secondo alcuni. Fino alla fine di giugno, in realtà, come prospettiva reale. Per farlo, però, questa volta servirà una legge. [CONTINUA A LEGGERE SUL SITO]

La proposta incostituzionale sul prossimo Capo dello Stato

(di Anna Bredice)

Buttare lì una proposta del tutto incostituzionale per vedere l’effetto che fa o per creare il caso e scoperchiare finalmente il “grande problema”: chi deve andare a Palazzo Chigi se Draghi diventasse Presidente della Repubblica? Giancarlo Giorgetti poco dopo pranzo entra nella discussione sul prossimo capo dello Stato dicendo con grande naturalezza che Mario Draghi può anche continuare a governare dal Quirinale, “sarebbe un semipresidenzialismo de facto, approfittando della debolezza della politica”, dice. Il ministro leghista, spesso in contrasto con Salvini e considerato governista, propone una via d’uscita che nella costituzione italiana non esiste: in sostanza Draghi dovrebbe tenere la poltrona del governo e occupare anche quella del Quirinale, proprio perché la politica, ammette Giorgetti, è debole. E quest’ultima è la grande verità, la debolezza che portò otto anni fa a prorogare la presidenza di Giorgio Napolitano e ora a volere Draghi per tutti i ruoli, perché unica soluzione per ottenere dall’Europa i soldi del Pnrr. Una proposta fuori da ogni regola costituzionale, come quella di prorogare la presidenza di Mattarella con una scadenza precisa, cosa mai accaduta prima, a marzo 2023 quando si voterà. In quel caso Mattarella se ne andrebbe e il suo posto sarebbe preso da Draghi, che lascerebbe Palazzo Chigi per la fine della legislatura, una specie di staffetta. Naturalmente le reazioni a Giorgetti sono state tutte tra il sorpreso e lo scandalizzato, vista l’incostituzionalità della proposta, ma forse il ministro allo sviluppo economico ha voluto squadernare il problema: se Draghi venisse eletto presidente della repubblica, ammesso che ce la faccia alla prima votazione e soprattutto che voglia farlo, non potrebbe esserci nessun altro che possa garantire un anno di navigazione tranquilla del governo, senza rischiare di andare al voto. Quello è solo Draghi.

Le conseguenze delle scelte di non-sviluppo industriale della politica italiana sui salari

Durante la pandemia l’Italia ha visto il calo del salario medio più alto in Europa. Meno 5,8% rispetto al 2019, a fronte di una media nell’UE dell’1,2%, una perdita dimezzata grazie agli ammortizzatori sociali. È uno dei dati del rapporto Cgil-Fondazione Di Vittorio su salari ed occupazione, dove si conferma quel dato di circa 5 milioni di lavoratori poveri con un salario effettivo non superiore ai 10mila euro lordi annui, tutte con “discontinuità lavorativa”. Oggi risultano circa 3 milioni di precari e 2,7 milioni di part-time involontari, la percentuale più alta in Europa. E c’è un altro dato significativo: troppe ore di lavoro e salari bassi portano ad una alta percentuale di lavoro non qualificato. Indicativo delle scelte di non-sviluppo industriale fatte dalla politica italiana. L’economista Nicolò Giangrande ha curato il rapporto:


 

Il PD va all’attacco di Report e chiede un chiarimento ai vertici Rai

Il PD all’attacco della trasmissione di RaiTre Report per la puntata di ieri sulla gestione dei vaccini ed i profitti delle multinazionali. “Compendio delle più irresponsabili tesi No Vax e No Green Pass, chiediamo un chiarimento ai vertici Rai” annunciano i membri PD della Commissione di Vigilanza Rai. “Sono stufo di queste accuse. Sono vaccinato come tutta la redazione di Report, ma come giornalista devo essere libero di raccontare delle criticità. Quali sarebbero i contenuti no vax? Credo che i parlamentari non abbiano visto il servizio”: la risposta del conduttore di Report, Sigfrido Ranucci.

Edith Bruck rifiuta il Premio per la Pace di Anzio

La scrittrice e sopravvissuta ai lager Edith Bruck ha rifiutato il Premio per la Pace istituito dal comune di Anzio che aveva rinnovato anche la cittadinanza onoraria a Mussolini ed aveva negato la benemerenza ad un’altra sopravvissuta ai lager, Adele Di Consiglio. “Io, sopravvissuta alla Shoah, che da una vita scrivo e testimonio nelle scuole italiane, la ringrazio ma non posso accettare il Premio per la Pace dove è in fermento la nostalgia attiva dell’epoca più vergognosa, incancellabile per chi l’ha vissuta”. Edih Bruck ha scritto queste parole in una lettera aperta al sindaco di Anzio Candido De Angels, che anziché scusarsi ha attaccato l’ex deportata: “Se Edith Bruck non accetta il nostro premio fa una mortificazione non a me, ma alla nostra città”, ha scritto il sindaco che poi si è giustificato: la cittadinanza onoraria a Mussolini esiste dal 1924 e nessuno prima di me l’ha mai revocata.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia e nel Mondo

Sono 2.834 i positivi ai test COVID individuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del Ministero della Salute. 41 i morti. Salgono di 129 i ricoveri nei reparti ordinari e di 21 le terapie intensive, con 34 nuovi ingressi. Ieri si è toccato il minimo delle prime dosi, con sole 6mila.
La situazione è molto diversificata da Regione a Regione: il Friuli è oltre il 10% di saturazione delle terapie intensive, si alza la curva anche nella PA di Bolzano dove però tiene la rete ospedaliera, ma il governatore Kompatscher ha paventato restrizioni più severe sul modello austriaco.
Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha detto la somministrazione della terza dose, già prevista per i fragili e per gli over 60, potrebbe essere allargata anche a 50enni e docenti entro la fine dell’anno. Il presidente della Campania De Luca anticipa tutti e annuncia entro novembre la terza dose agli insegnanti. Entro domani dovrebbe invece essere approvato il nuovo protocollo per la scuola, che prevede una quarantena per le classi solo con tre casi positivi.
Il tema politico resta il possibile rinnovo dello stato d’emergenza che scade a fine anno e per il quale servirebbe un provvedimento apposito del governo. Su questo Costa non dà risposte: Faremo una riflessione in fase più avanzata. Ripetendo che con la soglia del 90% dei vaccinabili si allenterà il Green Pass. Il problema è che secondo molti esperti quella soglia difficilmente sarà raggiunta. Ed allora si riproporrà il problema: cosa fare con lo stato d’emergenza?

L’est europa continua a far fronte ad un’ondata molto grave. 1.178 i morti in 24 ore in Russia, mai cosi tanti, cosi come in Ucraina, oltre 700. Continua a peggiorare il già grave quadro epidemiologico della Romania, dove anche qui si è toccato il record, nelle ultime 24 ore sono morte 591 persone. Secondo il Ministero della Sanità non sono più disponibili letti nei reparti di terapia intensiva. La Romania è il secondo Paese meno vaccinato dell’Europa con una copertura del 37%.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 04/02 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 04-02-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 04/02 18:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 04-02-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 04/02/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 04-02-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 04/02/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 04-02-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    PoPolaroid di mercoledì 05/02/2025

    Basil Baz evoca il suo amore per la Polaroid, per la bellezza dello spazio bianco intorno all’immagine, che gli permetteva di scrivere la data e dare un titolo alla foto; spesso era ispirato da una canzone. Come le fotografie, le canzoni sono memorie nel tempo, e in PoPolaroid accompagno la musica con istantanee sonore; scatti personali, sociali e soprattutto sentimentali.

    PoPolaroid – istantanee notturne per sognatori - 04-02-2025

  • PlayStop

    Avenida Brasil di martedì 04/02/2025

    La trasmissione di musica brasiliana di Radio Popolare in onda dal 1995! Da nord a sud, da est ad ovest e anche quella prodotta in giro per il mondo: il Brasile musicale di ieri, di oggi e qualche volta di domani... Ogni martedì dalle 23.00 alle 24.00, a cura di Monica Paes. Potrete anche, come sempre, scaricare i podcast e sentirla quando e quante volte volete... https://www.facebook.com/groups/avenidabrasil.radio/ https://www.facebook.com/avenidabrasil.radio/

    Avenida Brasil - 04-02-2025

  • PlayStop

    News della notte di martedì 04/02/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 04-02-2025

  • PlayStop

    Delorean di martedì 04/02/2025

    Un mezzo di trasporto specializzato in viaggi del tempo musicali, per intercettare le frequenze di dischi storici o di nicchie sfigatissime, attraverso gli occhi della “generazione boh”. Tutti i martedì dalle 21:30, a cura di Luca Santoro. IG: @lucaa.santoro

    Delorean - 04-02-2025

  • PlayStop

    Donald Trump intende sospendere i finanziamenti al Sudafrica

    Donald Trump ha accusato il Sudafrica di "aver confiscato terre ad alcune categorie di persone" e per questo gli Stati Uniti gli taglieranno gli aiuti. Prima di lui, anche Elon Musk – che è sudafricano – aveva pubblicato diversi Tweet contro il presidente sudafricano. A far arrabbiare i due è una legge firmata il 24 gennaio, che modifica la precedente legge siglata durante l’apartheid, sulle proprietà agricole. Sentiamo Andrea Spinelli Barrile, giornalista e africanista.

    Clip - 04-02-2025

  • PlayStop

    Tutti in classe di martedì 04/02/2025

    a cura di Alex Corlazzoli e Lara Pipitone

    Tutti in classe - 04-02-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di martedì 04/02/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 04-02-2025

  • PlayStop

    Esteri di martedì 04/02/2025

    1) “In Cisgiordania non c’è vita”. L’aggressività dell’esercito israeliano e dei coloni è sempre più forte. In esteri la testimonianza di un medico palestinese. (Emanuele Valenti) 2) Stati Uniti, il ritorno della politica del giardino di casa. La presidenza Trump mostra ai suoi vicini il suo volto più duro. Ma la strada potrebbe non essere in discesa. (Roberto Festa) 3) La casa bianca contro il Sud Africa. Elon Musk e Trump vogliono interrompere i finanziamenti a Pretoria. Sullo sfondo, le origini del Ceo di X e la sua fascinazione per l’apartheid. (Andrea Spinelli Barrile - Slow News) 4) Congo, i ribelli dichiarano una tregua nel Nord Kivu. Dietro il cambio di rotta dell’M23 – e quindi del Rwanda - potrebbe esserci il Sudafrica. (Giusy Baioni, Luisa Nannipieri) 5) Lavorare meno, ma guadagnare uguale. La Spagna approva una riforma sul lavoro che riduce l’orario lavorativo. Una vittoria della ministra Yolanda Diaz. (Giulio Maria Piantadosi) 6) Rubrica Sportiva. Per la prima volta dal ritorno dei talebani, la squadra femminile di cricket dell’Afghanistan torna a giocare. (Luca Parena) 7) “Restiamo Umani”. Oggi Vittorio Arrigoni avrebbe compiuto 50 anni.

    Esteri - 04-02-2025

  • PlayStop

    Favoreggiamento

    quando Dismacchione racconta un sugoso aneddoto paracriminale, poi si vola a Montecarlo per un tuffo nella benestanza con Davide e infine via col un microfono aperto per scoprire quali sono le scelte di risparmio degli ascoltatori in questo periodo di rialzo dell'inflazione

    Poveri ma belli - 04-02-2025

  • PlayStop

    Doppio Click di martedì 04/02/2025

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni settimana, dal lunedì al giovedì, approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 04-02-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di martedì 04/02/2025

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

    Vieni con me - 04-02-2025

  • PlayStop

    I 4GOT10 tornano dopo 25 anni col singolo Change Your Soul

    Il 30 gennaio è uscito in digitale Change Your Soul, il singolo con cui dopo oltre 25 anni è tornata sulle scene la band underground torinese 4GOT10, con una nuova formazione che, oltre agli storici Luca “Vicio” Vicini e Alberto “Vacchio” Vacchiotti, vanta talenti come Marco “Mark” Previato, Elena “Ele” Crolle, Mattia “Matt” Barbieri e Iacopo “Ia” Arrobio. In attesa dell'uscita del nuovo album, in primavera, i 4GOT10 sono passati a Radio Popolare per un'intervista con Matteo Villaci a Jack.

    Clip - 04-02-2025

  • PlayStop

    Playground di martedì 04/02/2025

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per 90 minuti al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 16.30.

    Playground - 04-02-2025

Adesso in diretta