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Il vertice straordinario per l’Ucraina, i 107 rinvii a giudizio per le violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere e le altre notizie della giornata

Vertice straordinario per l'Ucraina di Ramstein

Il racconto della giornata di martedì 26 aprile 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Ad oltre 2 mesi dall’inizio dell’offensiva militare russa in Ucraina, ci sono nuovi segnali di estensione del conflitto: da una parte gli attacchi in Transnistria, l’autoproclamata repubblica filorussa in Moldavia; dall’altra gli scambi diplomatici sempre più accesi. Nel corso dell’udienza preliminare per le violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per 107 persone. Nel 2021 il tasso di occupazione ha segnato il 57,5% (il più basso dopo la Grecia), mentre la media europea è di ben 11 punti più alta. Con l’acquisizione da parte di Musk, Twitter si appresta ora a lasciare Wall Street e a diventare una società privata interamente controllata dal miliardario. Il rapporto annuale ONU sulla mitigazione dei disastri globali. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Il timore per la globalizzazione del conflitto

Ad oltre 2 mesi dall’inizio dell’offensiva militare russa in Ucraina, ci sono nuovi segnali di estensione del conflitto: da una parte gli attacchi in Transnistria, l’autoproclamata repubblica filorussa in Moldavia; dall’altra gli scambi diplomatici sempre più accesi.
Mosca ha reagito duramente alle dichiarazioni filtrate dal vertice straordinario in Germania dei ministri della difesa di 40 paesi in sostegno all’Ucraina.

“Una giornata importante e molto costruttiva” l’ha definita il segretario alla Difesa americana Austin; “Vogliamo rendere più difficile per la Russia minacciare i suoi vicini e indebolirla in questo senso”, ha continuato Austin.
Londra da parte sua ha detto che ritiene legittimo l’uso da parte ucraina di armi britanniche per colpire obiettivi russi, affermazione che ha molto irritato Mosca:
“Se attaccati con armi occidentali, risponderemo con raid di rappresaglia” ha minacciato
il ministero della Difesa russo; poche ore prima Mosca aveva evocato nuovamente il rischio di una terza guerra mondiale.
Dal vertice sono state annunciate nuove forniture militari per Kiev.
Che armi riceverà l’Ucraina?
Lo abbiamo chiesto a Guido Olimpio, giornalista del corriere della sera ed esperto di strategia militare

 

I ministri della difesa riuniti in Germania sembrano quindi aver cercato di rispondere alla richiesta di armi di Kiev. I combattimenti intanto continuano, ed anzi si allargano anche oltre i confini ucraini. In Transnistria, autoproclamata repubblica filorussa che si trova dentro il territorio moldavo al confine con l’Ucraina, si sono registrati diversi attacchi, 3 ieri, altre esplosioni questa mattina, colpiti tra gli altri anche il centro di trasmissione della radio russa e un’unità militare.
il presidente della transnistria ha accusato di fatto Kiev di essere dietro gli attacchi;
“chi ha organizzato questi attacchi vuole trascinarci nel conflitto”, hanno aggiunto le autorità locali.
Mosca ha detto che non vuole entrare nel conflitto in Transnistria, ma questi attacchi e la tensione sempre più alta tra mosca e i paesi Nato fanno temere per una globalizzazione del conflitto. quanto è reale questo rischio?
Francesco Strazzari, docente di relazioni internazionali dalla scuola superiore sant’anna di Pisa



107 persone rinviate a giudizio per la mattanza nel carcere di Santa Maria Capua Vetere

La mattanza nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Nel corso dell’udienza preliminare, la Procura ha chiesto oggi il rinvio a giudizio per 107 persone. Nella maggior parte si tratta di agenti della polizia penitenziaria e funzionari del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria. Sono accusati delle violenze sui detenuti del carcere casertano, commesse nell’aprile del 2020 come rappresaglia a una protesta per l’assenza di protezioni anti-covid. Tra i capi d’accusa c’è anche quello di tortura. A giungo il giudice deciderà se andranno a processo.
Patrizio Gonnella, presidente dell’associazione Antigone che si è costituita parte civile.

 

L’Italia è il Paese Ue dove l’occupazione cresce meno

Gli anni della pandemia sono stati una batosta per i lavoratori italiani. Ma soprattutto per le lavoratrici. Lo certifica l’Eurostat.
Mentre nel resto d’Europa il tasso di occupazione medio dopo essere sceso nel 2021 è tornato ai livelli pre pandemia, l’Italia resta indietro di 0,8 punti percentuali, rispetto ai due anni precedenti.
Nel 2021 il tasso di occupazione ha segnato il 57,5% (il più basso dopo la Grecia), mentre la media europea è di ben 11 punti più alta.
La già claudicante occupazione femminile ha visto il divario con gli altri paesi ampliarsi: nel 2021 erano occupate il 49,4% delle donne, meno di una su due, a fronte di una media europea del 63,4%, ben 14 punti in meno.
La ragione è da individuarsi principalmente nello squilibrio dei carichi familiari tra donne e uomini.

Twitter si prepara a lasciare Wall Street

Jack Dorsey si schiera con Elon Musk. Il fondatore di Twitter ha chiamato il patron di Tesla. Il suo piano per Twitter è “giusto, ci credo con tutto il cuore”, ha detto Dorsey. Con l’acquisizione da parte di Musk, Twitter si appresta ora a lasciare Wall Street e a diventare una società privata interamente controllata dal miliardario. Dopo la notizia dell’ok all’offerta da 44 miliardi di dollari, oggi la borsa americana procede in forte calo. Critiche dalla politica americana. Secondo la senatrice democratica Elizabeth Warren, l’accordo rappresenta un pericolo per la democrazia. In attesa di conoscere tutti i dettagli dell’operazione Twitter, per ora si possono fare soltanto alcune ipotesi sugli obiettivi del multimiliardario Elon Musk.
Giovanni Ziccardi, docente di informatica giuridica alla Statale di Milano

 

Il rapporto annuale ONU sulla mitigazione dei disastri globali

(di Eleonora Panseri)

Dalla siccità alla pandemia di Covid-19, dal 2002 a oggi il mondo ha assistito al verificarsi di oltre 500 disastri globali all’anno causati dall’attività umana.

È quanto riporta il Global Assessment Report 2022, reso pubblico oggi dall’ Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di catastrofi.
Secondo gli esperti che si sono occupati di redigere la valutazione annuale sulla gestione delle emergenze globali, il dato è il più alto degli ultimi trent’anni.

Come si legge nel rapporto, il rapido aumento dei disastri naturali causati dall’attività umana va attribuito, non soltanto al cambiamento climatico, ma anche ad un’insufficiente azione preventiva dei governi, incapaci di limitare i danni. E senza un cambio di rotta sostanziale, nei prossimi anni la situazione rischia di peggiorare ulteriormente [CONTINUA A LEGGERE]

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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    Il femminicida non è un malato, ma un figlio sano del patriarcato, cresciuto in una cultura che considera la donna un essere inferiore. Da proteggere, sminuire, controllare, e nei casi più estremi, da picchiare o uccidere. In Italia, ogni tre giorni una donna viene uccisa, spesso per mano di chi dovrebbe amarla. E oltre agli omicidi, un sommerso di violenze – dal catcalling alla violenza psicologica – pesa sulle donne, mentre la società si interroga troppo poco sulle sue responsabilità. Da questa riflessione nasce il progetto ideato dal Teatro Carcano, scritto da otto autori uomini e interpretato da Alessio Boni e Omar Pedrini, un viaggio nella mente del carnefice per analizzare il retaggio culturale che alimenta la violenza di genere. Inaugurato il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, lo spettacolo è un atto di autocoscienza collettiva che punta a smantellare le radici patriarcali della nostra cultura. Ospite a Cult, Alessio Boni ne ha parlato con Ira Rubini.

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    Celebriamo un venerdi carico di belle uscite approfondendo il lavoro di Kim Deal, artista della settimana, "Nobody Loves You More" e presentando i nuovi dischi di Michael Kiwanika e Father John Misty, ci colleghiamo telefonicamente con Howe Gelb che suona live a Milano stasera e parliamo del premio Ciampi con un escursus su i vincitori e l'annuncio del ricchissimo disco postumo di inediti in uscita

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    Voci Contro: chi in Israele e Palestina non si arrende alla violenza

    Una selezione di quattro interviste a cura di Martina Stefanoni. Quattro attivisti per la pace, due israeliani e due palestinesi, in Italia nell'ambito di un tour organizzato dal Movimento Nonviolento. In questa quarta intervista la protagonista è Sophia Orr, 19enne israeliana, obbiettrice di coscienza, attivista del gruppo Mesarvot, che supporta i ragazzi e le ragazze che rifiutano il servizio militare.

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    Centri per Uomini autori o potenziali autori di violenza di genere: a cosa servono e perché è importante raccontarli

    I Centri per Uomini autori o potenziali autori di violenza di genere (C.U.A.V.) sono strutture regolamentate dall'Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano che detta i requisiti minimi necessari dei centri per uomini autori di violenza domestica e di genere. Il loro obiettivo sviluppare ed attuare programmi affinché gli uomini autori di violenza sessuale e di genere riconoscano i propri fattori di rischio sottesi a comportamenti aggressivi e violenti nei confronti di donne e bambini, in modo da prevenire eventuali recidive, nonché di promuovere relazioni affettive improntate alla non violenza, alla parità e al reciproco rispetto. Oggi a Presto Presto Michela Giacchetta, autrice di "I mostri non esistono. All'origine della violenza di genere" (Fandango libri) ha ripercorso cosa sono i C.U.A.V., a cosa servono e perché è importante raccontarli.

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    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

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