Approfondimenti

Il centrosinistra fa il pieno nei ballottaggi, il rischio di una guerra allargata in Medio Oriente e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di lunedì 24 giugno 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Netanyahu ha annunciato che la fase più intensa del conflitto a Gaza è quasi finita e che sposterà i soldati sul fronte nord, al confine con il Libano. Il centrosinistra fa il pieno nei ballottaggi. Vinti tutti i capoluoghi di Regione in palio, oltre a Cagliari già conquistata al primo turno. Meloni e Orbán, faccia a faccia a Palazzo Chigi sulle nomine europee, ma al vertice di giovedì la leader italiana non potrà che sostenere Ursula von der Leyen. È scontro tra governo e enti locali sui Campi Flegrei. Il ministro Musumeci accusa la Regione e i Comuni per l’abusivismo nella zona.

Il rischio di una guerra allargata in Medio Oriente

(di Emanuele Valenti)

Secondo Benjamin Netanyahu la fase più intensa del conflitto a Gaza è quasi finita.
Il primo ministro lo ha detto nella sua prima intervista a un media israeliano dal 7 ottobre scorso. Ma ha aggiunto che i soldati che non saranno più impiegati a Gaza verranno spostati sul fronte nord, al confine con il Libano. In questo momento il rischio è quindi quello di una guerra allargata. O dal punto di vista israeliano di una guerra infinita.
Perché? Primo. Parlando della fine della fase più intensa della guerra a Gaza, Netanyahu ha voluto precisare che in realtà la guerra non sta per finire, e che non finirà nemmeno se ci dovesse essere un cessate il fuoco temporaneo. Quello che il primo ministro ha voluto dire è che la fase intensa, in questo momento a Rafah, è quasi terminata.
Secondo. La scorsa settimana i vertici militari israeliani hanno detto di aver approvato i piani d’azione per una nuova guerra su larga scala contro gli Hezbollah libanesi. E tutta la comunità internazionale è preoccupata per quella che potrebbe diventare una vera e propria guerra regionale, visto che dietro Hezbollah c’è l’Iran.
Gli Stati Uniti hanno fatto sapere agli israeliani che sarà molto difficile difenderli visto il potenziale di Hezbollah, che ha missili in grado di colpire tutto il territorio israeliano.
In questi giorni il ministro della difesa, Gallant, è a Washington. Sta discutendo di Gaza ma appunto anche di Libano. Sulla zona di frontiera tra Israele e Libano sono morti dal 7 ottobre scorso 45 israeliani e 400 libanesi. E sono state sfollate da entrambe le parti decine di migliaia di persone. L’ultima guerra in quella zona è del 2006.

Dal 7 ottobre scorso a Gaza ci sono almeno 21mila bambini dispersi, di cui non si hanno più notizie. Lo dice Save the Children. Silvia Gison è la portavoce dell’organizzazione:


 

La vittoria del “campo largo” nei ballottaggi

(di Anna Bredice)

È stata la vittoria del “campo largo”, che a livello locale il Pd, Avs e anche Cinque Stelle costruivano da tempo, malgrado le polemiche sollevate su molti temi da Giuseppe Conte per la campagna elettorale delle europee dove si andava con il proporzionale. Il centrosinistra vince in tutti e sei i capoluoghi di regione. È la vittoria dei sindaci, in questo caso anche di molte donne sindache, che vincono a Perugia, a Firenze, molte di più che nel passato ed è l’applicazione concreta di quell’alternativa che Elly Schlein ha lanciato per vincere la destra. Una unità che si è vista in Parlamento dopo molto tempo nell’opposizione contro le due riforme, nell’ostruzionismo e nelle manifestazioni in piazza contro l’Autonomia.
La contrarierà verso l’Autonomia differenziata si è fatta sentire al Sud naturalmente, a Potenza, ad esempio, dove Roberto Speranza fa riferimento in particolare a questa legge che forse ha lasciato a casa nell’astensione gli elettori di destra, come forma di protesta verso il governo. Ci sono vittorie in alcune città che hanno significati particolari, è il caso di Bari, dove Laforgia candidato dei Cinque stelle ha sostenuto quello del Pd, nonostante le polemiche dei mesi scorsi. C’è il caso di Potenza dove vince la sinistra due mesi dopo che la destra aveva vinto la regione intera. C’è Firenze dove era nell’aria la vittoria del centrosinistra, la prima sindaca del capoluogo toscano e poi Perugia, che più di altre città è l’esperimento di campo larghissimo con una candidata avanzata da Avs, sostenuta da tutti e che fa vincere la città dopo dieci anni di amministrazione di destra. Lecce rimane alla destra con una candidata, Poli Bortone già molte volte vincente in quella città, c’è la vittoria di Cremona, di Campobasso dove era avanti il centrodestra e invece così non è stato. Una boccata di ossigeno e di fiducia per il centrosinistra, per Conte che comunque ha perso due città, ma ha sostenuto candidati unitari e per Elly Schlein che si fa forte di queste vittorie per parlare di un “messaggio al governo” per la costruzione dell’alternativa a Giorgia Meloni.

Settimana decisiva per le trattative in UE e la riconferma di Von der Leyen

(di Michele Migone)

Sulla carta, tra popolari, socialisti e liberali, la maggioranza politica, c’è già un’intesa di massima per le quattro poltrone più importanti. Data per scontata Ursula von der Layen alla Commissione, c’è qualche problema per il portoghese Antonio Costa, candidato al Consiglio Europeo. I Popolari premono per convincere il Partito Socialista a cambiare cavallo: Costa è considerato troppo autonomo. In più, il PPE, per quella poltrona, ha chiesto una staffetta tra due anni e mezzo. I socialisti hanno detto no. Muro contro muro? No, perché l’accordo si potrebbe chiudere con uno scambio tra i due partiti. La popolare Roberta Metsola potrebbe così rimanere per cinque anni alla guida dell’Europarlamento senza cedere il posto a un socialista – come in genere avviene – e anche Costa, a sua volta, potrebbe mantenere l’incarico per tutto il periodo. Qualche dubbio anche sul nome dell’estone Kaja Kallas, liberale, a capo della politica estera della UE, ma, in realtà, in queste settimane non è emerso un nome alternativo. A favore di un accordo ci sono altri due fattori: nessuno ha il reale interesse a farlo saltare e, seconda cosa, Macron, Scholz, ma in fondo anche i popolari, hanno fretta di chiuderlo prima delle elezioni francesi. Chi vorrebbe un rinvio è Giorgia Meloni, ma alla riunione del Consiglio Europeo, se isolata, non potrà che votare per la Von Der Layen. Poi ci sarà il passaggio di conferma all’Europarlamento. La presidente della Commissione, per essere sicura, chiederà i voti oltre che alla sua maggioranza politica – che non cambierà – anche ai verdi e alla Meloni. È necessario, soprattutto ora che il gruppo liberale ha perso qualche pezzo. In cambio, Meloni avrà un poltrona di peso per l’Italia, nonché qualche promessa, come fatta dal capogruppo popolare Weber, di una politica di chiusura sull’immigrazione. Meloni si tiene comunque le porte ben aperte a destra – per questo ha visto Orban – in attesa che tra le elezioni francesi, Usa e tedesche, gli equilibri politici internazionali pendano da quella parte, la sua parte.
 

Lo scontro tra governo e enti locali sui Campi Flegrei

Campi Flegrei. Duro affondo oggi del ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, contro gli enti locali per l’abusivismo nella zona a rischio sismico. “Sviluppo urbanistico irragionevole e caotico, non si è mai tenuto conto dei pericoli. Chi doveva vigilare non lo ha fatto”. Così Musumeci, che ha accusato la Regione e i comuni di Napoli, Pozzuoli e Bacoli. Le sue parole sono arrivate al termine di un Consiglio dei ministri che ha approvato un decreto per l’area. Il provvedimento prevede la ripianificazione urbanistica, una somma da 400 a 900 euro al mese per chi sarà costretto a lasciare la casa e, soprattutto, la nomina di un commissario straordinario. Un modo per scavalcare i poteri del presidente campano De Luca. Ma di chi sono le colpe per la mancata prevenzione nei Campi Flegrei? Secondo il vulcanologo Giuseppe De Natale, ex direttore dell’Osservatorio Vesuviano, le responsabilità sono diffuse:


 

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 18/03 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 18-03-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 18/03 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 18-03-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 18/03/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 18-03-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 18/03/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 18-03-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Avenida Brasil di martedì 18/03/2025

    La trasmissione di musica brasiliana di Radio Popolare in onda dal 1995! Da nord a sud, da est ad ovest e anche quella prodotta in giro per il mondo: il Brasile musicale di ieri, di oggi e qualche volta di domani... Ogni martedì dalle 23.00 alle 24.00, a cura di Monica Paes. Potrete anche, come sempre, scaricare i podcast e sentirla quando e quante volte volete... https://www.facebook.com/groups/avenidabrasil.radio/ https://www.facebook.com/avenidabrasil.radio/

    Avenida Brasil - 18-03-2025

  • PlayStop

    News della notte di martedì 18/03/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 18-03-2025

  • PlayStop

    Delorean di martedì 18/03/2025

    Un mezzo di trasporto specializzato in viaggi del tempo musicali, per intercettare le frequenze di dischi storici o di nicchie sfigatissime, attraverso gli occhi della “generazione boh”. Tutti i martedì dalle 21:30, a cura di Luca Santoro. IG: @lucaa.santoro

    Delorean - 18-03-2025

  • PlayStop

    Tutti in classe di martedì 18/03/2025

    a cura di Alex Corlazzoli e Lara Pipitone

    Tutti in classe - 18-03-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di martedì 18/03/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 18-03-2025

  • PlayStop

    Verità per Fausto e Iaio, 47 anni dopo. In via Mancinelli l’appello di Familiari e amici

    Quarantasette anni fa venivano uccisi Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, Fausto e Iaio. I due giovani militanti del centro sociale Leoncavallo erano in via Mancinelli, a Milano, quando si trovarono davanti tre uomini che gli spararono. Iaio morì immediatamente, Fausto in ospedale, dove era arrivano già in gravissime condizioni. Come ogni anno i Familiari e amici di Fausto e Iaio si sono ritrovati in via Mancinelli per ricordarli. Un anniversario, quest'anno, che s'intreccia con la riapertura delle indagini da parte della procura di Milano, dopo le sollecitazioni arrivate dal consiglio comunale. Indagini che finora non hanno portato a novità. Ivano Vallese è il presidente dell'associazione Familiari e amici di Fausto e Iaio.

    Clip - 18-03-2025

  • PlayStop

    Esteri di martedì 18/03/2025

    1) La guerra a Gaza è ricominciata. Israele questa notte ha rotto unilateralmente il cessate il fuoco. In meno di 24 ore oltre 400 persone sono state uccise. E’ stato uno degli attacchi più brutali da novembre del 2023. (Claire Nicolet - MSF, Mohammad, Lucia Capuzzi - Avvenire) 2) Trump e Putin si parlano al telefono. In una telefonata di oltre due ore e mezza i due leader hanno discusso della possibilità di una tregua di trenta giorni in ucraina. (Roberto Festa) 3) La Francia prepara i francesi alla guerra. Il governo annuncia che verrà distribuito un manuale di sopravvivenza in caso di attacco. (Francesco Giorgini) 4) Spagna, a 5 anni dall’esplosione della pandemia da Covid, il paese torna a fare i conti con una delle pagine più nere di quei mesi. Un documentario riaccende il caso degli anziani lasciati morire nelle case di riposo. (Giulio Maria Piantadosi) 5) Rubrica sportiva. Indice alla tempia e mano sulla bocca. Con la sua esultanza Cedric Bakambu rompe il silenzio sul Congo. (Luca Parena)

    Esteri - 18-03-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 18/03/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 18-03-2025

  • PlayStop

    Doppio Click di martedì 18/03/2025

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni settimana, dal lunedì al giovedì, approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 18-03-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di martedì 18/03/2025

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

    Vieni con me - 18-03-2025

  • PlayStop

    Playground di martedì 18/03/2025

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per 90 minuti al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 16.30.

    Playground - 18-03-2025

  • PlayStop

    Willie Peyote e il suo nuovo disco "Sulla Riva del Fiume"

    Willie Peyote è uscito con "Sulla Riva del Fiume", un disco con un percorso partito da lontano e che si è andato compiendosi sotto i nostri occhi un pezzetto alla volta, di palco in palco, di brano in brano. Ora, reduce dal secondo Sanremo, torna nei nostri studi per fare un po' il punto su questo suo lavoro, e sul suo momento artistico e personale, in un'intervista a cura di Matteo Villaci andata in onda oggi a Jack.

    Clip - 18-03-2025

Adesso in diretta