Approfondimenti

Il mandato d’arresto contro Netanyahu e i leader di Hamas, l’inchiesta sulla morte di Ebrahim Raisi e le altre notizie della giornata

Benjamin Netanyahu

Il racconto della giornata di lunedì 20 maggio 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il procuratore della Corte penale internazionale ha chiesto mandati d’arresto per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e per tre leader di Hamas sospettati di aver commesso crimini contro l’umanità. I funerali del presidente iraniano Ebrahim Raisi inizieranno domani a Tabriz. Nel Paese sono stati indetti cinque giorni di lutto nazionale e le nuove elezioni presidenziali si terranno il 28 giugno. Julian Assange per il momento non sarà estradato negli Stati uniti. L’Alta Corte di Londra ha deciso di concedere una nuova possibilità di appello al fondatore di Wikileaks. La partecipazione alla kermesse di Vox e il diverso tono nel dialogo con Marie Le Pen fanno capire come la strategia europea di Giorgia Meloni sia cambiata. La settima giornata del Festival di Cannes

Il procuratore della Cpi chiede il mandato d’arresto per Netanyahu e i leader di Hamas

Il procuratore della corte penale internazionale ha chiesto di spiccare mandati di cattura internazionali nei confronti del premier israeliano netaniahu, del suo ministro della Difesa Gallant e di 4 leader di Hamas, tra cui il capo dell’organizzazione nella striscia di gaza Ismail Haniè. L’accusa mossa nei loro confronti è quella di avere commesso crimini di guerra e contro l’umanità. La richiesta ha provocato l’ira del governo israeliano: “E’ uno scandalo, ha detto Netanyahu, ma questo non ci fermerà”. Poco fa gli ha fatto eco il presidente statunitense Biden, che ha definito la decisione vergognosa per l’equivalenza che stabilisce tra leader israeliani e palestinesi. Critiche sono state espresse, con la stessa argomentazione, anche da Hamas.
A decidere se spiccare questi mandati di arresto spetta ora a un collegio di 3 giudici, che potrebbero impiegare settimane o addirittura mesi a a pronunciarsi.

Il consigliere per la sicurezza amerciano Jake Sullivan ha dichiarato oggi che la decisione della corte penale internazionale potrebbe mettere in pericolo le trattative per un cessate il fuoco. Che però sono al momento già congelate, mentre la situazione umanitaria nella striscia è ormai oltre al collasso. Oggi le nazioni unite hanno fatto un ennesimo appello a Israele a interrompere le operazioni di terra a Rafah. Dalla città centinaia di migliaia di persone sono già fuggite, cosa che però non le mette in alcun modo al riparo dal pericolo.

Iran, cinque giorni di lutto nazionale per la morte del presidente Ebraim Raisi

Dopo il ritrovamento questa mattina del corpo del presidente iraniano Ebraim Raisi, coinvolto in un incidente in elicottero insieme al suo ministro degli esteri e ad altri membri del suo entourage, domani inizieranno i funerali nella città più vicina al luogo dello schianto, Tabriz. Nel paese sono stati indetti 5 giorni di lutto nazionale e, sulla base delle regole in vigore nel paese, sono state indette elezioni per il 28 di giugno. Per il momento nessuno avanza ipotesi alternative a quelle dell’incidente, ma è stata aperta un’inchiesta. Anche sulla base delle risultanze di questa indagine, o della versione che ne verrà diffusa, si capirà se l’episodio è destinato a produrre una destabilizzazione nell’area.

L’estradizione di Assange negli Stati uniti è stata rinviata

Julian Assange per il momento non sarà estradato negli Stati uniti. L’Alta Corte di Londra ha deciso di concedere una nuova possibilità di appello al fondatore di Wikileaks. Il ricorso infatti è stato ritenuto fondato: ricorso della difesa che si basa sulla possibilità che negli Stati Uniti non gli venga riconosciuto un giusto processo.

Ricordiamo che Assange è detenuto in Gran Bretagna su richiesta degli Stati Uniti che lo accusano di rivelazione di segreti di stato e dove potrebbe essere condannato all’ergastolo. La decisione di oggi non entra nel merito ma riconosce che le rassicurazioni arrivate da Washington non sono convincenti e dà al giornalista la possibilità di ricorrere nuovamente contro l’estradizione.

 

La strategia europea di Giorgia Meloni

(di Michele Migone)
La partecipazione – seppur in video – alla kermesse di Vox e il diverso tono nel dialogo con Marie Le Pen fanno capire come la strategia europea di Giorgia Meloni sia cambiata. Fino a un mese fa si proponeva come possibile stampella di una nuova maggioranza Ursula. Un’attenzione ricambiata dalla Von Der Layen. Che ha spesso enfatizzato il rapporto con la presidente del consiglio italiano. Ma poi sono cambiate alcune condizioni. La principale: i sondaggi hanno rivelato che dopo il voto del prossimo giugno, all’Europarlamento potrebbe esserci una maggioranza Popolari, Socialisti, Liberali e – ultimo tassello – Verdi che renderebbe superfluo il ricorso ai voti dei conservatori. I socialisti, inoltre, hanno escluso qualsiasi alleanza con i partiti di Destra, anche quelli del gruppo di cui fa parte Fratelli d’Italia. Significativo il fatto che da settimane, Von der Layen abbia congelato ogni rapporto con Giorgia Meloni. E, lei, per fare di necessità, virtù, è quindi tornata con forza verso gli antichi lidi, come ha indicato la partecipazione all’evento dei neo franchisti in Spagna. Così facendo, Meloni tiene aperte due opzioni. La prima: se i sondaggi sbagliassero e i liberali crollassero, come dicono alcuni, lei tornerebbe in gioco per l’elezione del presidente della commissione. Seconda opzione: Se i sondaggi fossero invece giusti e i voti dei conservatori fossero effettivamente superflui, lei – a capo del governo di uno dei paesi fondatori –  potrebbe diventare la leader dello schieramento della Destra Europea, anche grazie al nuovo rapporto con Marie Le Pen, la probabile vincitrice delle elezioni europee in Francia. Da quella posizione, Giorgia Meloni, coordinando con i governi amici, la scelta dei commissari da proporre, avrebbe comunque anche il modo di condizionare parzialmente le politiche del prossimo governo europeo

La settima giornata del Festival di Cannes

(di Barbara Sorrentini)
A volte nei festival succede che arrivi un film sorprendente, che lascia subito un segno forte e viene acclamato all’unanimità per il premio più importante. In questa edizione si tratta di “Emilia Perez” di Jacques Audiard. Regista noto per il suo coraggio nel cambiare sempre stile, già premiato dalla Giuria di Cannes per “Il Profeta” nel 2009 e con la Palma d’Oro per “Dheepan” nel 2015, con questo nuovo film è probabile che vinca ancora. “Emilia Perez” è ambientato in Messico, in un contesto cupo, di violenza impunita sulle donne e in cui il boss di un cartello della droga chiede, o forse è meglio dire costringe Rita, un’avvocata non corrotta, ad aiutarlo a cambiare sesso. Così il tirannico Manitas diventa Emilia, una donna onesta che cerca di dare giustizia alle persone scomparse, anche a causa del narcotraffico. Tutto questo sotto forma di musical. L’attrice Zoe Saldana è Rita, Selena Gomez è Jessi, la moglie ignara di Manitas e Manitas/Emilia Perez è l’attrice trans Karla Sofia Gascon. Il film è recitato in spagnolo e con leggerezza Jacques Audiard illumina una pagina drammatica e poco raccontata della società messicana.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 18/04 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 18-04-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 18/04 18:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 18-04-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 18/04/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 18-04-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 18/04/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 18-04-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 19/04/2025

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 18-04-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 18/04/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 18-04-2025

  • PlayStop

    Psicoradio di venerdì 18/04/2025

    Psicoradio, avviata nel 2006 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna e Arte e Salute Onlus, è una testata radiofonica dedicata alla salute mentale. Include un corso triennale per utenti psichiatrici, guidato dalla prof. Cristina Lasagni, e una programmazione che esplora temi psicologici attraverso vari registri: poetico, informativo, ironico e autobiografico. Psicoradio ha realizzato oltre 220 trasmissioni nazionali, campagne di sensibilizzazione e convegni su temi di salute mentale.

    Psicoradio - 18-04-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 18/04/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 18-04-2025

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 18/04/2025

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 18-04-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 18/04/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 18-04-2025

  • PlayStop

    Dopo 18 ore di fermo, Ayoub è libero. A Milano il presidio solidale

    Si è concluso questa mattina il presidio organizzato davanti all’ufficio immigrazione di via Montebello a Milano per chiedere la liberazione di Ayoub. Il ventunenne di origini tunisine è stato liberato dopo quasi 18 ore di fermo. Ieri pomeriggio si trovava davanti a un bar sotto casa insieme a un amico, quando è arrivata una volante della polizia che ha iniziato a controllare i documenti dei presenti. Gli agenti gli hanno tolto il telefono e l’hanno portato in questura perché il suo permesso di soggiorno non era in regola. Ayoub, che partecipa alle attività del centro sociale Lambretta ed è seguito dalla comunità Kayros di Don Claudio Burgio, ha passato la notte in questura in attesa di un’udienza per decidere della sua espulsione dal territorio italiano. Dopo aver fatto domanda d’asilo, questa mattina Ayoub è stato liberato. Il 22 aprile dovrà presentarsi nuovamente all’ufficio di immigrazione con il suo avvocato. Secondo il centro sociale Lambretta, che ha organizzato il presidio, “quello che è accaduto non è un’eccezione: è la normalità per oltre un milione di persone senza documenti in Italia. Un sistema che criminalizza la migrazione, sospende lo stato di diritto e produce esclusione sociale”. Dopo il rilascio di Ayoub, le persone in presidio, una cinquantina, l’hanno accolto con un coro: “Tutti liberi, tutte libere”. Tra gli applausi, i ragazzi e le ragazze che lo aspettavano si sono stretti attorno a lui in un abbraccio collettivo. Chiara Manetti ha intervistato Ayoub dopo il suo rilascio.

    Clip - 18-04-2025

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 18/04/2025

    1) L’incubo di Gaza visto con gli occhi di una 23enne. In esteri la testimonianza da Deir el Balah: “Mi manca ballare e ridere con le amiche”. (Aya Ashour) 2) Washington potrebbe abbandonare gli sforzi per la pace in Ucraina. Marco Rubio da Parigi lancia un avvertimento che lascia più domande che risposte. (Emanuele Valenti) 3) Stati Uniti. Harvard dice no a Trump, lui congela i fondi. Lo scontro del presidente con le università americane è sempre più pericoloso. (Roberto Festa) 4) Un posto sicuro per la scienza. L’università di Marsiglia offre asilo accademico ai ricercatori in fuga dagli Stati Uniti. Quasi 300 fanno domanda in un mese. (Francesco Giorgini) 5) Messico, mentre il governo nega la responsabilità dello stato nelle sparizioni forzate, nel week end le famiglie dei desaparecidos si preparano alle giornate nazionali di ricerca delle persone scomparse. (Andrea Cegna) 6) Mondialità. La vittoria schiacciante di Daniel Noboa e la sconfitta del “Correismo” in Ecuador conferma i cambiamenti politici in corso in America Latina. (Alfredo Somoza)

    Esteri - 18-04-2025

  • PlayStop

    Referendums

    quando invitiamo ad andare a esprimere il proprio sacrosanto voto alle consultazioni referendarie di giugno, poi la tiriamo per le lunghe con il ricco Antonio e infine ci occupiamo di odonomastica con la sezione reggiana delle Resistenze in Cirenaica

    Poveri ma belli - 18-04-2025

  • PlayStop

    Marta del Grandi tra musica e teatro

    Marta del Grandi è tornata qualche giorno fa negli studi di Jack per una bella intervista a cura di Luca Santoro al cui centro c'è stato "Pet Therapy", il nuovo disco dei Mos Ensemble di cui è una delle voci, ma anche il progetto teatrale Fossick Project e i suoi nuovi progetti personali

    Clip - 18-04-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di venerdì 18/04/2025

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

    Vieni con me - 18-04-2025

  • PlayStop

    Playground di venerdì 18/04/2025

    Venerdì 18 aprile, oggi tre festeggiamenti, Elliott Smith, David Bowie e Fugazi! E parliamo di Star Wars con Alice Cucchetti.

    Playground - 18-04-2025

Adesso in diretta