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L’interruzione dei corridoi umanitari a Mariupol, le tensioni dopo l’intervento di Lavrov sulla tv italiana e le altre notizie della giornata

rifugiati Mariupol ANSA

Il racconto della giornata di lunedì 2 maggio 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La città di Mariupol e le evacuazioni dei civili dall’acciaieria Azovstal al centro del 68esimo giorno di guerra in Ucraina, mentre l’intervento del Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov su Rete 4 è diventato un caso internazionale e Israele ha convocato l’ambasciatore russo a Tel Aviv dopo l’accostamento tra Zelensky a Hitler. Il lavoro in Italia è sempre più precario, ma nel mese di marzo c’è stato un aumento di ben 100mila posti di lavoro permanenti. La nave Ocean Viking è in attesa di un porto sicuro per far sbarcare i quasi 300 naufraghi soccorsi nel Mediterraneo più di una settimana fa. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

200 civili ancora intrappolati nell’acciaieria Azovstal: interrotte le evacuazioni

La città di Mariupol e le evacuazioni dei civili dall’acciaieria Azovstal al centro del 68esimo giorno di guerra in Ucraina. Dopo la riuscita dei primi corridoi umanitari, oggi le operazioni si sono interrotte. Secondo i miliari ucraini, asserragliati nella fabbrica insieme agli uomini del battaglione Azov, nel sito siderurgico restano intrappolati circa 200 civili e 20 bambini.
Questa mattina, subito dopo la fine delle prime evacuazioni, i russi hanno ripreso a bombardare l’acciaieria, segno che le trattative tra le parti si sono interrotte. Il nostro collaboratore Luca Steinmann nei giorni scorsi ha visitato la zona dell’Azovstal:

A supervisionare i corridoi umanitari da Mariupol sono le Nazioni Unite. Riuscirà l’Onu a mediare tra le due parti, Kiev e Mosca, almeno sull’evacuazione dei civili? Da Kiev Emanuele Valenti:


 

L’esercito russo cerca di sfondare nel Donbass

Le truppe russe ormai hanno in gran parte lasciato Mariupol. L’esercito di Mosca sta concentrando da giorni le forze nelle regioni di Donetsk e di Lugansk, per cercare di sfondare nel Donbass. Il prossimo obiettivo potrebbe essere la città di Sloviansk, un’importante città che si trova nella regione di Donetsk. Secondo quanto riferito oggi dall’esercito ucraino alla Cnn, le forze russe starebbero preparando un’offensiva proprio su questa località, sulla linea del fronte tra i due eserciti.
A nord le truppe russe avrebbero bombardato anche il villaggio di Zolochiv, nella regione di Kharkiv, danneggiando case private e due scuole. Non solo il Donbass. Gli attacchi proseguono anche nel resto del paese. Oggi sono state segnalate esplosioni nella zona di Odessa e di Kherson.
Infine, ultima notizia che arriva dalle Nazioni Unite, quindi fonte ufficiale. Sono oltre 3.000 le vittime civili uccise in Ucraina dall’inizio della guerra, lo scorso 24 febbraio. L’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani però precisa: le difficoltà di verifica fanno presumere che il numero sia considerevolmente più alto.

Le parole di Lavrov su Rete 4 diventano un caso internazionale

È diventato un caso internazionale l’intervento di Sergej Lavrov su Rete 4. All’interno della trasmissione Zona Bianca, il Ministro degli Esteri russo ha accostato Zelensky a Hitler: “Come Zelensky anche Hitler aveva origini ebraiche”, ha detto Lavrov. Israele oggi ha convocato l’ambasciatore russo a Tel Aviv: “Da Lavrov gravi menzogne. Si smetta di usare la Shoah come strumento per polemiche politiche”, ha risposto il Ministro degli Esteri israeliano Lapid. Su Rete 4 Lavrov ha parlato per 40 minuti, senza contraddittorio. Il suo intervento ha suscitato diverse critiche dal mondo politico e giornalistico. Oggi Mediaset ha provato a metterci una toppa: “Da Lavrov affermazioni deliranti, ma importanti perché confermano la mancanza di volontà di Putin di arrivare a una soluzione diplomatica e servono a fotografare la storia contemporanea”, ha detto il direttore generale dell’informazione della rete Mauro Crippa. Sull’intervento di Lavrov sulla tv italiana abbiamo chiesto un commento ad Alberto Negri, editorialista del Manifesto:


 

Un primo segnale positivo sui posti di lavoro permanenti

Il lavoro in Italia è sempre più precario: nel mese di marzo è stato toccato il record di sempre di occupati a termine: sono 3 milioni e 159mila. Questo anche se nell’ultimo mese rilevato, marzo, c’è stato un aumento di ben 100mila posti di lavoro permanenti. Un segnale positivo, ma è molto presto per poter pensare a un’inversione di tendenza.

La Ocean Viking in attesa di un porto sicuro per quasi 300 naufraghi soccorsi nel Mediterraneo

Quasi trecento naufraghi soccorsi dalla nave Ocean Viking nel Mediterraneo sono ormai da più di una settimana a bordo senza aver ancora ricevuto l’assegnazione di un porto per poter sbarcare. Ci sono moltissimi minorenni, molti non accompagnati. La situazione a bordo si fa ogni giorno più difficile, sia per le condizioni fisiche di alcuni migranti, sia per la loro situazione psicologica. Valeria Taurino, direttrice generale di Sos Mediterranee, Ong a cui appartiene la Ocean Viking:


 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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    Dopo 18 ore di fermo, Ayoub è libero. A Milano il presidio solidale

    Si è concluso questa mattina il presidio organizzato davanti all’ufficio immigrazione di via Montebello a Milano per chiedere la liberazione di Ayoub. Il ventunenne di origini tunisine è stato liberato dopo quasi 18 ore di fermo. Ieri pomeriggio si trovava davanti a un bar sotto casa insieme a un amico, quando è arrivata una volante della polizia che ha iniziato a controllare i documenti dei presenti. Gli agenti gli hanno tolto il telefono e l’hanno portato in questura perché il suo permesso di soggiorno non era in regola. Ayoub, che partecipa alle attività del centro sociale Lambretta ed è seguito dalla comunità Kayros di Don Claudio Burgio, ha passato la notte in questura in attesa di un’udienza per decidere della sua espulsione dal territorio italiano. Dopo aver fatto domanda d’asilo, questa mattina Ayoub è stato liberato. Il 22 aprile dovrà presentarsi nuovamente all’ufficio di immigrazione con il suo avvocato. Secondo il centro sociale Lambretta, che ha organizzato il presidio, “quello che è accaduto non è un’eccezione: è la normalità per oltre un milione di persone senza documenti in Italia. Un sistema che criminalizza la migrazione, sospende lo stato di diritto e produce esclusione sociale”. Dopo il rilascio di Ayoub, le persone in presidio, una cinquantina, l’hanno accolto con un coro: “Tutti liberi, tutte libere”. Tra gli applausi, i ragazzi e le ragazze che lo aspettavano si sono stretti attorno a lui in un abbraccio collettivo. Chiara Manetti ha intervistato Ayoub dopo il suo rilascio.

    Clip - 18-04-2025

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    Esteri di venerdì 18/04/2025

    1) L’incubo di Gaza visto con gli occhi di una 23enne. In esteri la testimonianza da Deir el Balah: “Mi manca ballare e ridere con le amiche”. (Aya Ashour) 2) Washington potrebbe abbandonare gli sforzi per la pace in Ucraina. Marco Rubio da Parigi lancia un avvertimento che lascia più domande che risposte. (Emanuele Valenti) 3) Stati Uniti. Harvard dice no a Trump, lui congela i fondi. Lo scontro del presidente con le università americane è sempre più pericoloso. (Roberto Festa) 4) Un posto sicuro per la scienza. L’università di Marsiglia offre asilo accademico ai ricercatori in fuga dagli Stati Uniti. Quasi 300 fanno domanda in un mese. (Francesco Giorgini) 5) Messico, mentre il governo nega la responsabilità dello stato nelle sparizioni forzate, nel week end le famiglie dei desaparecidos si preparano alle giornate nazionali di ricerca delle persone scomparse. (Andrea Cegna) 6) Mondialità. La vittoria schiacciante di Daniel Noboa e la sconfitta del “Correismo” in Ecuador conferma i cambiamenti politici in corso in America Latina. (Alfredo Somoza)

    Esteri - 18-04-2025

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    quando invitiamo ad andare a esprimere il proprio sacrosanto voto alle consultazioni referendarie di giugno, poi la tiriamo per le lunghe con il ricco Antonio e infine ci occupiamo di odonomastica con la sezione reggiana delle Resistenze in Cirenaica

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    Marta del Grandi è tornata qualche giorno fa negli studi di Jack per una bella intervista a cura di Luca Santoro al cui centro c'è stato "Pet Therapy", il nuovo disco dei Mos Ensemble di cui è una delle voci, ma anche il progetto teatrale Fossick Project e i suoi nuovi progetti personali

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