Approfondimenti

La nuova fase della guerra in Ucraina, la settimana dell’insediamento della nuova legislatura e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di lunedì 10 ottobre 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La risposta della Russia all’attacco al ponte di Crimea è arrivata alle prime ore di oggi con bombardamenti su diverse città dell’Ucraina lontane dalla linea del fronte: la guerra è entrata in una nuova fase. Negli anni di pandemia il reddito di cittadinanza che Meloni vorrebbe cancellare, ha salvato dalla povertà più di un milione e 300mila famiglie: lo rivelano gli ultimi dati diffusi dall’Istat. Intanto è iniziata la settimana dell’insediamento della nuova legislatura e Giorgia Meloni assicura che entro mercoledì sarà tutto pronto.

La Russia torna a colpire le zone lontane dalle linee del fronte

Secondo le autorità ucraine sono almeno 11 le persone morte nei bombardamenti russi che stamattina hanno coinvolto diverse zone del paese lontane dalle linee del fronte, quindi fuori dalla parte orientale e da quella centro-meridionale. Tra gli obiettivi attaccati ci sono infrastrutture energetiche: in diverse regioni è mancata la luce ed è stato annunciato un blocco delle forniture elettriche che dall’Ucraina andavano ad altri stati europei. Tra le città colpite ci sono Leopoli, Odessa, Dnipro e, per la prima volta dal 26 giugno, anche Kiev. Dalla capitale ucraina la testimonianza di Gioele Scavuzzo, che fa parte della ong Soleterre:

Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha parlato di “escalation inaccettabile” a proposito dei bombardamenti russi di oggi. Il capo della Nato Jens Stoltenberg e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden hanno sottolineato che il sostegno occidentale alle forze di Zelensky continuerà.
Dalla Francia Emmanuel Macron ha detto che i fatti delle ultime ore segnano un “cambiamento profondo nella natura di questa guerra”, dalla Germania è stato annunciato che domani si riunirà il G7 per discutere gli ultimi fatti legati al conflitto.
A Mosca Putin ha riunito il consiglio nazionale di sicurezza e ha detto che le bombe sono una risposta all’esplosione che sabato ha devastato il ponte di Crimea, per cui ieri lo stesso presidente russo aveva accusato i servizi segreti ucraini. “Se continueranno i tentativi di attacchi terroristici sul nostro territorio la risposta sarà dura”, ha detto Putin stamattina, mentre il vicepresidente del consiglio di sicurezza Medvedev ha definito gli attacchi di oggi un “primo episodio”, annunciando che ce ne saranno altri.

La guerra in Ucraina entra in una nuova fase

(di Emanuele Valenti)

I raid di oggi aprono una nuova fase della guerra. Lo sviluppo diciamo così naturale di quello che è successo nelle ultime settimane e negli ultimi giorni.
 Il successo della contro-offensiva ucraina nell’est e nel sud, la mobilitazione dei riservisti russi, le annessioni da parte di Mosca, la minaccia di Putin di un attacco nucleare. E da ultimo l’attacco contro il ponte in Crimea.
Il Cremlino non poteva non rispondere. Lo ha detto lo stesso Putin. E lo diceva il tenore delle critiche da parte del fronte più radicale dell’establishment russo. Con i bombardamenti il presidente ha lanciato un doppio messaggio. Agli ucraini – vi possiamo colpire sempre e ovunque – e agli occidentali – basta inviare armi. In sostanza: fermatevi fino a quando siete in tempo. I falchi hanno esultato. Lo ha fatto il ceceno Kadyrov ma lo hanno fatto anche molti politici, analisti, giornalisti che avevano messo in discussione la condotta della guerra. Alcuni hanno però chiesto che questo sia solo l’inizio. E il punto è proprio questo: il martellamento su infrastrutture e obiettivi civili continuerà? Oltretutto rispetto al passato i media di stato non stanno più parlando di obiettivi militari. Il Cremlino vuole che i russi sappiano che sta rispondendo a dovere. Sta cambiando anche la narrazione ufficiale. È tutto molto più duro, pesante, totalizzante. Questa nuova fase sarà ancora peggio delle precedenti. Gli ucraini andranno avanti con l’offensiva di terra? Probabilmente sì. E gli occidentali continueranno a mandare armi, ma qualcuno, forse, cercherà di riaprire canali di dialogo con Mosca. Nel frattempo, a prescindere dai movimenti sul campo, tutto il territorio ucraino sarà sempre più vulnerabile. Oggi i sistemi di difesa di Kyiv avrebbe intercettato quasi la metà dei missili russi. Non sappiamo cosa riuscirà a fare nelle prossime settimane.

Al via la settimana dell’insediamento della nuova legislatura

(di Anna Bredice)

La foto di Mario Draghi con i ministri sullo scalone di Palazzo Chigi e il comunicato di commiato che finisce con una frase dal tono un po’ triste: “I governi passano, l’Italia resta”. Rita dalla Chiesa che sbaglia giorno per iscriversi e chiede inseguita dai giornalisti da che parte può uscire per evitare le telecamere. Due immagini di una giornata importante soprattutto per alcuni momenti significativi che danno il via alla settimana dell’insediamento della diciannovesima legislatura, la prima con il taglio dei parlamentari, 400 alla Camera dei deputati e 200 al Senato. Rispetto alle altre volte, il salone del Transatlantico risulterà anche troppo ampio per il momento solenne. Oggi sono iniziate le procedure per registrarsi, fotografie, consegna della Costituzione e del regolamento delle Camera. I primi ad arrivare a Palazzo Madama sono stati due senatori di Fratelli d’Italia, forse ansiosi di cominciare una legislatura di maggioranza e di governo. C’erano deputati di prima nomina emozionati e accompagnati dai commessi a fare le foto di rito, c’era il più giovane parlamentare al Senato che sarà nel gruppo di presidenza che affiancherà Liliana Segre giovedì quando dovrà sedere alla presidenza: lei la senatrice più anziana, dovrà guidare i lavori. In quello scranno dovrebbe poi andarci forse Ignazio La Russa, nel toto nomi delle presidenze quello più sicuro. Tutto può cambiare in un attimo, visto che le due cariche, seconda e terza dello Stato, andranno alla maggioranza e quindi continuano ad essere intrecciate ai posti di governo, che nonostante la sicurezza con la quale Giorgia Meloni insiste nel dire che entro mercoledì sarà tutto pronto, presenta ancora tante incertezze.
Giorgia Meloni oggi ha visto il suo gruppo parlamentare, al quale ha regalato foulard alle donne e cravatte agli uomini, una gentilezza che ricorda Berlusconi ai tempi del partito delle Libertà. Ha invitato tutti alla sobrietà nell’abbigliamento e nei modi e poi ha mandato un messaggio: “il governo partirà dalle competenze, non c’è spazio per le questioni secondarie”. Un riferimento forse a Licia Ronzulli, considerata probabilmente questione secondaria, ma che Berlusconi insiste nel volerla in prima posizione. Giovedì si comincia, venerdì forse alla quarta votazione, quando sarà necessaria solo la maggioranza assoluta, ci saranno i presidenti di Camera e Senato, poi bisognerà decidere i capigruppo e solo nella settimana successiva le consultazioni al Quirinale.

Il ruolo chiave del reddito di cittadinanza nel tenere a galla l’Italia

(di Massimo Alberti)

Negli anni di pandemia il reddito di cittadinanza che Meloni vorrebbe cancellare, ha salvato dalla povertà più di un milione e 300mila famiglie. “Un ruolo chiave nella tenuta sociale” scrive Istat, che conferma che l’Italia arriva a questa nuova crisi con un tessuto molto fragile, con oltre 14 milioni di persone a rischio esclusione sociale.
Il rapporto Istat sui redditi conferma un sistema enormemente fragile,che ha assorbito la botta di 2 anni di pandemia grazie a ammortizzatori, bonus, e soprattutto reddito di cittadinanza, e si ritrova oggi nella stessa situazione ad affrontare la crisi che si sta già facendo sentire.
Un quinto della popolazione, circa 12 milioni, ha un reddito annuo di 10.500 euro, più basso del 60% rispetto a quello mediano. Se si aggiungono altri due parametri, l’intensità di lavoro e la deprivazione materiale, in totale oltre 14 milioni di persone rientrano nel rischio di esclusione sociale, in un paese mai ripreso dalla crisi del 2008. Nel complesso il rischio aumenta con l’aumentare del numero di figli. La situazione migliora al centro-sud, e peggiore invece al nord. Le misure di stato sociale, le varie una tantum, le integrazioni salariali, il blocco dei licenziamenti, continua Istat, hanno permesso al paese di restare a galla durante la pandemia. Ma il ruolo chiave, Istat usa proprio queste parole, l’ha avuto il reddito di cittadinanza che ha salvato dalla povertà oltre un milione e 300mila famiglie. Ne ha beneficiato una famiglia su 20 a livello nazionale, nel quinto più povero della popolazione una su 6. Poco già di 5mila euro l’assegno medio per nucleo.
Numeri che il governo entrante farebbe bene a leggere, prima di fare idiozie in questa fase di nuova, e forse più pesante crisi, dove Coldiretti stima in crescita a oltre 2 milioni e mezzo il numero di chi, per mangiare, necessitano di aiuti. Ah, a proposito di fake news e luoghi comuni sul reddito di cittadinanza: nell’ultimo rapporto della guardia di finanza, le truffe legate al sussidio sono di 288milioni. Lo 0,008% dei 34miliardi totali di frodi allo stato scoperte. Se si vuol trovare gli imbroglioni, forse si deve guardare altrove.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Edizione di sabato 23/11 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 23-11-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 22/11/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 22-11-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 22/11/2024 delle 19:50

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 22-11-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 23/11/2024

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 23-11-2024

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 23/11 07:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 23-11-2024

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 23/11/2024

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 22-11-2024

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 22/11/2024

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 22-11-2024

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 22/11/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 22-11-2024

  • PlayStop

    Psicoradio di venerdì 22/11/2024

    Psicoradio, avviata nel 2006 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna e Arte e Salute Onlus, è una testata radiofonica dedicata alla salute mentale. Include un corso triennale per utenti psichiatrici, guidato dalla prof. Cristina Lasagni, e una programmazione che esplora temi psicologici attraverso vari registri: poetico, informativo, ironico e autobiografico. Psicoradio ha realizzato oltre 220 trasmissioni nazionali, campagne di sensibilizzazione e convegni su temi di salute mentale.

    Psicoradio - 22-11-2024

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 22/11/2024

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 22-11-2024

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 22/11/2024

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 22-11-2024

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 22/11/2024

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 22-11-2024

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 22/11 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 22-11-2024

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 22/11/2024

    1) Le minacce di Mosca. “il lancio del missile ipersonico di ieri è stato un successo, continueremo i test” ha detto Putin, mentre il premier polacco Tusk avverte: il rischio di conflitto globale è serio. (Lorenzo Cremonesi - Corriere della Sera) 2) Il mandato d’arresto per Netanyahu non ferma il massacro. A Gaza 38 morti da questa mattina. Il mondo si divide su come comportarsi davanti alla decisione della corte penale internazionale, ma i paesi che la riconoscono hanno degli obblighi giuridici. (Chantal Meloni - Università degli studi di Milano) 3) Stati Uniti. Donald Trump nomina Pam Bondi procuratrice generale dopo il ritiro di Matt Gaetz per gli scandali sessuali (Roberto Festa) 4) La polizia brasiliana incrimina formalmente l’ex presidente Bolsonaro per tentato colpo di stato. Se riconosciuto colpevole, potrebbe rischiare fino a 20 anni di carcere. (Luigi Spera) 5) A Buenos Aires femministe di Non Una di Meno e Nonne di Plaza de Majo insieme contro la violenza sulle donne e le politiche del governo di Milei. (Andrea Cegna) 6) Storie Estreme. Il caso Shell e il futuro della lotta ai combustibili fossili (Sara Milanese) 7) Mondialità. Il cacao e il caffè sono ancora insostenibili (Alfredo Somoza)

    Esteri - 22-11-2024

  • PlayStop

    Putin avverte: la Russia continuerà a testare altri missili ipersonici

    Il presidente russo Vladimir Putin questa sera è tornato a parlare del missile Oreshnik lanciato ieri su Dnipro, in Ucraina. Il capo del Cremlino ha detto che il test del missile ipersonico è stato un successo ed ha avvertito che la Russia continuerà a testarne altri. Putin ha anche detto di aver ordinato la "produzione in serie" di questo tipo di missili che – ha detto - "Nessun sistema al mondo è capace di intercettare”. Il comandante delle truppe missilistiche russe ha anche detto che questi missili possono raggiungere obiettivi in tutta Europa. Queste dichiarazioni arrivano nel contesto di un’escalation del conflitto che lo stesso Putin ha definito “quasi globale”. Oggi il premier polacco Donald Tusk ha detto che le ultime ore dimostrano che la minaccia di un conflitto globale è seria e reale. Abbiamo raggiunto a Kiev l’inviato del Corriere della Sera Lorenzo Cremonesi e gli abbiamo chiesto come è stato visto il lancio di questo missile in Ucraina.

    Clip - 22-11-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 22/11/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 22-11-2024

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 22/11 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 22-11-2024

  • PlayStop

    Vieni con me di venerdì 22/11/2024

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

    Vieni con me - 22-11-2024

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 22/11 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 22-11-2024

Adesso in diretta